TURISMO E SACRA DI SAN MICHELE, SANT’AMBROGIO TAGLIATA FUORI: “SIAMO SEMPRE PIÙ UN GHETTO”

Condividi
FacebookTwitterWhatsAppMessengerEmailLinkedIn

LETTERA DEL COMITATO “OSARE PER RISALIRE”

Gentile ValsusaOggi,
vi invio in allegato la lettera che il concittadino Mauro Galliano (giocattoleria via Umberto I, Sant’Ambrogio) ha scritto in occasione dell’evento “Battaglia delle Chiuse”. Con Mauro e altri amici della nostra cittadina, abbiamo formato il Comitato “Osare per risalire”, con l’obiettivo di lavorare per una riqualificazione del centro storico – ormai ridotto, nell’indifferenza generale, a una sorta di Ghost Town – e ri-promuovere l’accesso di S.Ambrogio alla Sacra…
In tanti siamo rimasti perplessi per la decisione di Avigliana di garantire una navetta (e fermata treno) per la Sacra, che bypassa la stazione di S. Ambrogio (e pure quella della Chiusa).
Stesso discorso per la “ciclovia francigena” che, di nuovo, taglia fuori la nostra cittadina: ieri abbiamo fatto un giro seguendo il tracciato che dalla Chiusa va ad Avigliana, passando tra orti e muraglioni da film dell’orrore, che escludono la già esistente e carina ciclabile di S. Ambrogio.
Se non avete fatto il tour, vi invito a farlo, seguendo le indicazioni stradali (dei mini-cartelli, tra l’altro, mal posizionati e scarsamente visibili), e avrete di fronte scenari degni di un racconto a metà tra il distopico e il jumanji, con stradina di cemento che si infila tra fronde e vegetazione invasiva e che poi costeggia orridi muri post-industriali e ferrovia…
Oltre al cattivo gusto estetico (che bel biglietto da visita della Valle!), sembra che ci sia anche un “disegno politico” che vuole fare di S. Ambrogio una cittadina tagliata fuori dal turismo e dalla visibilità: una cittadina da boicottare, da lasciare abbandonata a se stessa e resa sempre più ghetto. A tanti di noi tutto ciò non va bene.

LA LETTERA DI MAURO GALLIANO

Con non poco dispiacere ho deciso di tenere chiuso il negozio sabato 25 giugno, in occasione dell’evento “Battaglia delle Chiuse”. Da alcune settimane la stazione dei treni di Avigliana è stata inserita nel pacchetto turistico ferroviario che prevede il biglietto cumulativo con la navetta che sale alla Sacra di san Michele.
Tale pacchetto, oltre a vederla inserita come stazione ferroviaria di riferimento per la Sacra nei siti ufficiali e nelle biglietterie alla voce di destinazione “ Sacra di San Michele”, prevede anche uno sconto al biglietto di ingresso per la visita del monumento.
La stessa cosa, purtroppo, NON accade per lo sfortunato turista che decide di scendere a Sant’Ambrogio per affrontare la salita tramite la ferrata o la mulattiera!
Tutto ciò è frutto di una ingiusta e discriminante decisione, irrispettosa della storia, delle tradizioni , dell’ architettura e della religiosità!
Ciò che doveva essere un monumento da condividere al punto da rinunciare a tutti i diritti storici, territoriali, paesaggistici e non ultimi spirituali è invece diventato facile bottino per chi non si è fatto troppi scrupoli e, pur non avendo NESSUN legame di spessore con il monumento, ne ha fatto diventare un business a suo uso esclusivo.
Un po’ come se la paternità dei laghi o del centro storico aviglianese venisse scippata da un altro comune, in totale silenzio.
Il nostro paese non ha troppe opportunità né gode dei molti privilegi di molte cittadine limitrofe. Non si pagano IMU da capogiro perché non ci sono centinaia di ville signorili disseminate fra le sue dolci colline.
Né ha incassato negli anni fior di oneri di urbanizzazione per svariati centri commerciali e supermercati.
Ognuno ha quello che il destino gli ha concesso oppure quello che si merita.
Il destino è stato molto generoso con la comunità santambrogese, privilegiandoci di una dolce ombra che accompagna le nostre vite.
Ma chissà per quale strano mistero alchemico gli eventuali “vantaggi ” della Sacra invece devono essere spartiti!
Forse Avigliana condivide il suo grasso bilancio con la comunità santambrogese spartendo IMU, oneri urbanistici e incassi turistici sulle rive del lago?
Da troppi anni , a forza di “ condividere” e “fare sistema”, rinunciamo a quello che la storia, il destino e la spiritualità popolare ci ha generosamente consegnato .
Amo troppo il mio paese per vederlo puntualmente messo nell’ angolo nel silenzio e nell’ indifferenza generale.
Spero che questa mia “serrata” crei un serio e vivace dibattito in modo da rimettere totalmente in discussione il percorso e il capolinea della navetta, l’ufficialità della stazione ferroviaria e le agevolazioni sul prezzo del biglietto per l’ ingresso alla Sacra.
Chiedo scusa ai clienti, agli amici e ai numerosi visitatori che questa sera si aspettavano di trovare aperto questo negozio. Vi aspetto tutti nuovamente a partire da martedì mattina.
Un caloroso abbraccio e buona festa a tutti .
Mauro Galliano

FacebookTwitterWhatsAppMessengerEmailLinkedIn
Condividi
© Riproduzione riservata

13 COMMENTI

  1. Ma…se S.Ambrogio è una ghost town e la ciclabile vi passa in mezzo, che differenza fa coi baracconi dell’altra pista? Alla fine tutto lo spiegone moralista…perché non ci sono turisti e giro economico. Se volete quel tipo di giro di affari dovete, paradossalmente, mettere un trenino al posto del sentiero e una seggiovia al posto della ferrata. Gli investimenti vanno dove passa la gente, il turismo faticoso ne porta poca. Ma forse Curiosità, odiatore dei frequentatori di sentieri e ferrate potrebbe finanziarvi i lavori….

    • Marcello, sei quello bello? Potresti fare tu da attrazione? O forse tu potresti essere uno di quelli che riesce nell’incredibile impresa di perdersi in zona?

  2. La navetta da Avigliana alla Sacra di San Michele costa euro 2,20 andata e ritorno, la sua gestione stagionale costa ben di più dell’introito ricavato dai passeggeri, percorre l’unica strada di accesso all’abbazia nel suo tragitto più breve, sottrae autovetture ai pochi posteggi in loco.
    Uno sconto sull’ingresso all’abbazia (che non è un monumento) per chi se ne avvale è assolutamente plausibile, qualcuno dimostri il contrario.
    Le ville signorili ovunque non pagano un centesimo di IMU perché sono abitazioni principali in categoria A7 villini.
    Gli oneri di urbanizzazione di Sant’Ambrogio del decennio d’oro del boom edilizio sono stati investiti nel recupero del castello abbaziale a monte del paese (oggi ristorante di nicchia a gestione privata).
    La Sacra ed i Rosminiani, che l’hanno in affidamento dai tempi di Re Carlo Alberto, sono vivi e vegeti e non sono spoglie (neanche fossero cadaveri) da spartire.
    Vantaggi e svantaggi (che non sono mancati, qualcuno ricorderà la vita quasi ascetica ed in ristrettezze economiche di Padre Alotto) non sono di competenza dei territori circostanti e tantomeno delle loro cicliche amministrazioni.
    Fortunatamente non esiste un “ius soli” della religiosità, della cultura e, perché no, dello svago anche quando è distratto e frettoloso che autorizzi dazi, prebende, creste, tangenti o quant’altro da spartire tra chi questo suolo lo governa.
    Non è del tutto trascurabile ricordare che la Sacra è un bene demaniale, quindi di tutti gli italiani come le poche rimaste spiagge libere.
    Spero di aver dato costruttivamente avvio al serio e vivace dibattito auspicato dall’autore della “serrata” che ha così gravemente punito l’annuale rievocazione storica santambrogese.

    • Eccellente analisi, sig. Shahrazād!
      Il turismo “mordi e fuggi”, poi, non ha di certo incentivato la permanenza in luoghi artistici, ancorché meravigliosi come i nostri….
      In tal senso, ci stiamo “giapponesizzando”, con i cellulari, anziché la Nikon o Yashika d’altri tempi…. Per avere più nulla in mano…
      Mala tempora….
      Buona giornata!

    • Spettabile Sig. Shar…ecc.ecc.
      1) la navetta costa €. 4,60 andata e ritorno. La prossima volta si informi meglio
      2) Durante la messa la Sacra è un’ abbazia infatti non si paga il biglietto. Il fatto che non sia un monumento dal momento che si paga il biglietto è un suo punto di vista suggerito solamento dal suo modestissimo ” buon senso”
      3) Le ville signorili categoria catastale A8 pagano tutte l’ IMu anche se sono prima casa prima casa. Le categoria A7 sono abitazioni in villini .Io nella mia lettera ho scritto ” Ville Signorili” quindi travisare quello che ho scritto è sempre frutto del suo discutibile ” buon senso”
      Io non sono Dottore Commercialista ma prima di scrivere numeri a casaccio mi informo.
      Avrei fatto a meno di metterla sul personale e di risponderle se si fosse limitato a commentare anche criticando come è lecito MA se avesse evitato la chiosa finale . Ma come lei ben sa io non sto zitto ne tantomeno scondizolo difronte a chi crede di potere tutto forte del suo denaro o del cognome che porta. Ridicolizzarmi, sfottendo la scelta di tener chiuso il MIO negozio scrivendo : ” l’ autore della serrata che ha così gravemente punito l’annuale rievocazione storica santambrogese” è tipico della sua persona che sopravvive nel far soffrire gli altri e quando può lo fa anche di nascosto evitando di metterci la faccia come in questo caso. Dico bene signor Bruno ?

  3. Sant Ambrogio aveva un progetto di trasporto verso la Sacra. È stato affossato soprattutto negli ultimi anni.
    Peccato.
    Comunque non è che Avigliana stia meglio, in estate è vero che vi è gente che scende dal treno e prende il pullman, ma li finisce.
    Corso Laghi e il centro storico sono città fantasma.

    La gestione del turismo in media e bassa valle è terribile, tolta Rivoli.
    Poi c è Giaveno ma è altra storia e altra valle.

  4. Capisco che il turista preferisce prendere la navetta invece di fare la mulattiera ma il problema è un altro : non esiste nessun punto di informazione a s.ambrogio che spieghi come arrivare e che attrezzatura portare per salire sulla mulattiera … Io tante volte incontro persone alla stazione che mi chiedono : scusi per la mulattiera? ed io rispondo di andare dietro la Chiesa dove inizia la salita … 2 domeniche fa io e mia moglie siamo saliti alla Sacra, e durante il tragitto abbiamo incontrato tantissime persone perche era il giorno della maratona della via francigena … c’erano anche tante altre persone che hanno deciso di salire ma che a metà strada erano seduti a terra perche stremati dalla salita … e diverse persone mi hanno chiesto: scusi manca ancora tanto? ed io ho risposto che per arrivare in cima ci mancava ancora almeno una altra ora … e la risposta è stata: se sapevo che era cosi non avrei portato il mio bambino piccolo … purtroppo dispiace dirlo ma s.ambrogio potrebbe vivere solo di turismo e invece sta decadendo sempre di piu … i negozi chiudono … la gente va via … di chi è la colpa ? dell’Amministrazione ? sicuramente … è colpa dei cittadini che non fanno nulla per pubblicizzare il proprio territorio? certo … e allora cosa si fa? bisogna cambiare mentalità … a partire dall’amministrazione … bisogna investire sul territorio ( e non solo sulla fontana dinanzi al comune ) … bisogna che chiunque arrivi a sant’ambrogio veda il cartello “benvenuti nella città della Sacra” , veda i vari itinerari per salire sulla mulattiera … insomma veda che è un paese vivo … !

  5. Per rispetto della verità tre brevi repliche al risentito Galliano sono necessarie:

    1) la navetta costa €. 4,60 andata e ritorno. La prossima volta si informi meglio
    Replica:
    Euro 2,20: tariffa consultata su internet in mia presenza, sabato 25 giugno alle ore 21,35 in Piazza Conte Rosso,
    da due turisti brasiliani alloggiati a Torino e priva di automobile. Dopo questa non ho cercato altre fonti.

    2) Durante la messa la Sacra è un’ abbazia infatti non si paga il biglietto. Il fatto che non sia un monumento dal momento che si paga il biglietto è un suo punto di vista suggerito solamente dal suo modestissimo ” buon senso”.
    Replica:
    Treccani e Devoto Oli la pensano diversamente e “monumento” rimane più appropriato per una statua equestre di Giuseppe Garibaldi piuttosto che di una vitale e affatto statica abbazia anche se molto antica. Chi reputa la Sacra solo un monumento probabilmente non l’ha mai visitata.

    3) Le ville signorili categoria catastale A8 pagano tutte l’ IMU anche se sono prima casa prima casa. Le categoria A7 sono abitazioni in villini .Io nella mia lettera ho scritto ” Ville Signorili” quindi travisare quello che ho scritto è sempre frutto del suo discutibile ” buon senso”.
    Replica:
    Tra Susa, Rivoli ed anche scantonando nell’eldorado giavenese le ville signorili che pagano l’Imu saranno poche decine.
    Tra i tanti difetti dei medio ricchi, quasi ricchi e ricchi senza ostentazione manca quello di essere fessi e quando costruiscono le loro ville badano sin dal principio al futuro classamento catastale, che ben di rado supera la citata categoria A7.

    Sul resto شهرزاد, Shahrazād replica con un bonario sorriso.
    Non nutre ambizioni superiori al raccontare storie, storie che cercano di essere semplici e vere, sennò non sarebbero in grado di raggiungere il loro scopo: salvarle la testa ogni sera dopo aver toccato il cuore (e il cervello) del re, lasciando ogni volta la conclusione al giorno successivo.

    • Non sono risentito. Accetto le critiche anche da un anonimo che non ha il coraggio di firmarsi . Agli gli sfottò invece ripago con la stessa moneta. Questo è il mio di buon senso.

Rispondi a Mauro Galliano Annulla risposta

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.