TURISMO IN VALSUSA, PREVISIONI POSITIVE PER NATALE E CAPODANNO: INCOGNITA SUI TURISTI STRANIERI

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COMUNICATO DI FEDERALBERGHI TORINO

Stagione sciistica, Natale e Capodanno. La partenza della stagione sciistica nelle Valli Olimpiche è stata lenta, ma incoraggiante con buoni risultati soprattutto nei weekend. L’assenza di un ponte dell’Immacolata, caduta quest’anno di mercoledì, ha certamente frenato le prenotazioni. Le sensazioni e le previsioni per il Capodanno sono positive ma lontane da un quadro di tutto esaurito, con una netta prevalenza dei turisti italiani. Sul turismo straniero, solitamente concentrato nelle settimane bianche di gennaio e febbraio, pesa l’incertezza derivante dall’andamento della pandemia in Europa. A Torino, ferma restando la tradizionale flessione attorno a Natale, le previsioni per il Capodanno sono incoraggianti sebbene la tendenza continui ad essere quella di prenotare sotto data. Le nuove misure introdotte e quelle allo studio potrebbero tuttavia determinare ulteriori cancellazioni di prenotazioni.

Ordinanza restrizione ingressi e aiuti al comparto. Il comparto turistico-ricettivo è ancora fortemente condizionato dalle restrizioni agli spostamenti che di volta in volta si susseguono causa riacutizzazione della pandemia. Le imprese del turismo hanno sostenuto e continuano a sostenere sforzi importanti per adeguarsi alle nuove indicazioni, per mantenere livelli occupazionali adeguati al servizio atteso dai clienti, per manutenere gli immobili e per proteggere le proprie aziende, ma anche alla luce della proroga dello stato di emergenza, abbiamo necessità che le nostre imprese continuino ad essere sostenute (p.es. esonero seconda rata IMU e credito imposta affitti; proroga cassa integrazione e proroga moratoria mutui – finanziamenti; sgravi su TARI, COSAP ed altre tasse locali).

Calo delle presenze – 45%. Gli ultimi mesi del 2021 non sono bastati a salvare un anno ancora fortemente segnato dal Covid-19 per il comparto turistico-ricettivo torinese. Il confronto con il 2019 rivela un calo del 45% nelle presenze e i primi sei mesi, caratterizzati dalle zone gialle, arancioni e rosse oltre che dalle restrizioni agli spostamenti interregionali, sono andati addirittura peggio del 2020. Complessivamente la somma dei fatturati del 2020 e del 2021 non si avvicina neanche al fatturato del 2019.

Il turismo nel 2021. L’anno che si avvia alla conclusione è stato caratterizzato da un andamento a due velocità. I primi cinque mesi sono andati peggio rispetto allo stesso periodo del 2020: gennaio e febbraio, prima dell’esplosione dell’emergenza sanitaria, erano infatti andati bene contro gli stessi mesi del 2021 segnati invece dalle restrizioni a viaggi e spostamenti. A Torino e nella prima cintura il tasso di occupazione delle camere non è andato oltre il 10% per tutto il periodo; in montagna, la mancanza della stagione sciistica, ha determinato il crollo totale dei flussi. Le riaperture e il rapido avanzamento della campagna vaccinale hanno dato, nella seconda parte dell’anno, slancio ai flussi turistici. L’estate, tradizionalmente periodo di bassa stagione per Torino, ha visto la sorpresa di agosto – negli anni pre-Covid19 uno dei mesi peggiori per il turismo – con buoni flussi e il ritorno degli stranieri. Il ritorno degli eventi in presenza – Salone del Libro, Nitto Atp Finals, Coppa Davis, Tff – ha determinato un aumento delle presenze: 60% a settembre (- 20% sul 2019), 70% a ottobre e novembre (rispettivamente – 15% e – 10% rispetto agli stessi mesi del 2019).

Il fatturato 2020-2021 e i dipendenti. Secondo i dati raccolti da Federalberghi Torino la somma dei fatturati del 2020 e del 2021 non si avvicina neanche al fatturato realizzato dal comparto nel 2019. Nel 2020, inoltre, il settore turistico-ricettivo della Provincia di Torino ha perso il 23,8% dei dipendenti (Fonte INPS – elaborazione a cura del Centro Studi Federalberghi). Un dato che per certi versi sorprende poiché la stragrande maggioranza del personale è assunto a tempo indeterminato e, per almeno la metà del totale, l’impiego è a full time. Oltre al fatto che ci si trova in un regime di blocco dei licenziamenti e di cassa integrazione, rivelando quindi come una quota del personale sia volontariamente uscita dal comparto, optando probabilmente per altre professioni.

 

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4 COMMENTI

  1. Infatti non so chi dice che l economia è in netta ripresa, tanto siamo abituati a farci prendere in giro, ma quale ripresa, che solo ad affacciarsi alla finestra non vedi manco un gatto
    Fa comodo allo Stato convincerci in questa maniera veramente assurda, fra non molto saremo tutti alla Caritas, sempre ammesso che ci dia ancora

  2. E, come mai i vaccinati e super vaccinati si contagiano?
    Dicci Speranza, facci sperare, e, non dateci le solite insulse frasi fatte, che veramente ci stanno a fracassare……
    E non diteci nemmeno colpa dei no vax, devo per assurdo pensare, che quando sarete a corto di idee, ci direte forse che è colpa dei si vax??????
    Auguri ai si vax ai no vax e a tutti quelli a cui questa costituzione non è più costituita, vale a dire, diritti nulli per tutti e poi vai a capire qual è questo stato civile nel 2021
    Eppure la storia insegna…….
    Ma, in ogni caso bisogna seguire l onda anomala, se non la segui sei finito
    durante le guerre vissute, purtroppo, dai nostri genitori, dai nostri nonni la gente si prodigava nel mutuo soccorso, ora vergognosamente, stanno mettendo gli uni contro gli altri, veramente bestiale, al di la del vaccino giusto, è veramente una cosa obbrobriosa
    Ci saranno stati anche allora i delatori ma ora e veramente schifoso il comportamento di taluni individui era meglio una guerra che questa pandemia e sicuramente si arrivera a qualche rivolta sociale perché anche i vaccinati ne hanno le scatole piene, prima era il vaccino poi ora i tamponi obbligatori e poi cosa ancora, ma qualcuno ci ragiona sopra?
    Intanto non si sta risolvendo un tubo, ma proprio niente e se questa situazione e davvero grave e non ho motivo di credere il contrario si chiuda tutto, lasciate solo i servizi essenziali, come hanno fatto certi stati europei, perche se chiuderete dopo le feste e un po come dire “” “chiudere la stalla quando i buoi sono scappati” “è proprio ora che bisogna agire e adesso che i contagi sono in picchiata, capisco che poi dovrete dare qualcosa in cambio alle attività che partiranno le chiusure, però, non siete sempre li a pontificare che la salute e priorità assoluta?
    L anno scorso avete fatto chiudere per un bel po, quindi dovete assolutamente chiudere o sarà il peggio per tutti
    Pensateci seriamente
    Perche siamo tutti super stanchi di questa cosa solo chiudendo forse ottimizzeremo un po
    E pazienza se la gente si farà le vacanze a casa, meglio sarà per tutti di

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