NO TAV, 2 ARRESTI E 12 MISURE CAUTELARI DOPO LA MARCIA AL CANTIERE DEL 27 LUGLIO

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Blitz della polizia contro antagonisti torinesi e attivisti No Tav, dopo la marcia al cantiere del 27 luglio. Mercoledì 18 dicembre la polizia ha arrestato Giorgio Rossetto e Mattia Marzuoli, storici leader del centro sociale torinese Askatasuna, impegnati da sempre nella lotta No Tav. Sono accusati di aver coordinato l’attacco al cantiere di fine luglio. Il Gip ha emesso 14 misure cautelari, con 9 divieti di dimora e un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Gli antagonisti sono accusati di resistenza aggravata a pubblico ufficiale, danneggiamento, travisamento e inosservanza dei provvedimenti dell’autorità.

Oltre a Rossetto e Marzuoli, sono stati colpiti dai provvedimenti della Digos gli attivisti E.S. ed O.F. (rispettivamente con divieto di dimora nei Comuni della Val Susa ed obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria), 7 militanti di Askatasuna (C.S., R.S., R.L., P.A., M.L., G.M. con divieto di dimora nei Comuni della Val Susa) e l’attivista G.S. con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

L’indagine della polizia, coordinata dalla procura di Torino, riguarda in particolare l’ala più “estremista” del movimento No Tav. Le misure cautelari riguardano anche altri attivisti dei centri sociali Guernica di Modena e Bocciodromo di Vicenza. Sempre nella mattinata di oggi gli uomini delle Digos di Torino, Padova, Modena e Vicenza hanno perquisito 16 persone indagate per la stessa inchiesta.

Secondo il dirigente della Digos, Carlo Ambra, “Le misure hanno raggiunto i maggiori leader dell’autonomia torinese e gli esponenti dell’ala più oltranzista del movimento No Tav che, durante la marcia dello scorso 27 luglio in Val di Susa, hanno coordinato le azioni criminose e l’assalto al cantiere di Chiomonte”.

LA REAZIONE DEL MOVIMENTO NO TAV: “CONTINUA L’ACCANIMENTO DI QUESTURA E PROCURA”

“Continua l’accanimento contro i No Tav – spiegano dal movimento – perquisizioni e obblighi di firma per la marcia del 27 luglio al cantiere sono in corso da questa mattina tra la Valle e Torino, 14 persone di ogni età coinvolte nella maxi operazione di stamattina. Tra chi sta subendo la perquisizione e le misure cautelari c’è una ragazza di 19 anni e un pensionato di 64 anni. Sequestrati i cellulari. Due No Tav (Giorgio e Mattia) portati in carcere. Per gli altri obbligo di firma o divieto di dimora in Valle e/o a Torino. La procura e la questura aprono l’ennesima stagione di caccia al notav in cerca di capri espiatori per confortare le proprie narrazioni deliranti. Ma quello che è sotto gli occhi di tutti è che il 27 luglio eravamo migliaia per i sentieri. Quella marcia è stata la risposta degna all’infame decisione del governo gialloverde di proseguire con il progetto Tav. Il 27 luglio abbiamo fatto né più né meno di quello che avevamo promesso nei giorni precedenti alla manifestazione: arrivare, tutti insieme, fino al cantiere per manifestare il nostro dissenso contro un’opera scellerata che devasterà ulteriormente il nostro territorio. Purtroppo in questo paese di buffoni e voltagabbana non c’è peggior delitto di far seguire alle parole i fatti. Seguiranno aggiornamenti su situazione degli arrestati e iniziative di solidarietà”.

 

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5 COMMENTI

  1. Conosco molte persone che pur lavorando vanno a camminare, dovrebbe farle pure lei le marce se non queste ci sono altre cause per disabili ecc. Male non fa camminare ! Meglio sarebbe che certi evitassero di comportarsi cosi.E’ stato scritto che i francesi non manifestano per paura delle forze dell’ ordine , a me non risultae di recente in altro contesto ci sono stati pure problemi mah! ALLA FACCIA DELLA DEMOCRAZIA tanti scrivono stai a casa! Va a lavorare!!!! Ecc.Nessun scrive FATTI I FATTI TUOI!

  2. Sono sempre gli stessi individui che oramai hanno un fascicolo più spesso di un volume della Treccani.Nonostante ciò sono ancora a piede libero a commettere violenze.Forse c’è qualcosa che mi sfugge…
    Comunque mi associo a Booo sul fatto che sarebbe meglio che lavorassero,magari con una palla al piede a scavare la galleria del TAV,magari gli passa la voglia di fare i rivoluzionari de noantri.
    Mi aspetto una levata di scudi da parte dell’Armata Rossa di commentatori NO TAV che ,dotati di ventose, si arrampicheranno sugli specchi del politicamente corretto per giustificare questi minus habentes.

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