VALSUSA, 2 BIMBI SI PERDONO NEL BOSCO: RITROVATI DAI VIGILI DEL FUOCO

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RUBIANA – Nella serata di domenica 25 luglio, intorno alle ore 22, due bimbi (di età compresa tra i cinque e i sette anni) si sono persi nei boschi di Rubiana nei pressi della borgata di Pomaretto. Sono tutti di nazionalità tedesca, in vacanza estiva con la famiglia in Valsusa. I due fratellini si sono allontanati nei boschi per giocare con la sorella più grande, ma con l’arrivo del buio hanno perso l’orientamento. Per fortuna la bambina è riuscita a rientrare a casa da sola e ha avvisato i genitori, che hanno chiamato i soccorsi.

Sul posto sono intervenute alcune squadre dei vigili del fuoco di Almese e Torino con i nuclei Saf e sommozzatori, oltre al 118. La bambina ha aiutato i soccorritori nelle ricerche, accompagnandoli nel bosco e poco dopo tempo i due bimbi ancora dispersi sono stati ritrovati: erano vicino al torrente Messa. Avevano paura ed erano infreddoliti, ma stavano bene. I vigili del fuoco li hanno riaccompagnati a casa dai genitori.

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24 COMMENTI

  1. Non so, lasciarli giocare soli nel bosco? 30 anni fa circa a Asiago e’ sparita una ragazza si parlo’ di tratta delle bianche, e allora piu’ di adesso quando si andava in montagna si trovava tranquillita’. Il pericolo era legato a cadute e incidenti del luogo. Quindi se capita ai grandi di non tornare o farsi male, con che logica questi genitori li hanno lasciati li nel bosco?

    • Quante storie signora Elisabetta!! dai 6 anni in su andavo con le mie amichette a Borgone da San Didero in bicicletta dalla strada interna, d’estate, il venerdì mattina, per il mercato… più o meno dalla stessa età andavamo insieme a giocare nei castagneti, con il mio cagnolino… stessa età: da dietro casa di mia nonna c’era un sentiero DI MONTAGNA che percorrevo DA SOLA, unico compagno il cane fedele, salivo fin oltre la chiesa in cerca di viole e altri fiori… e non mi sono mai persa… e c’erano molti meno pericoli di oggi in internet dove i bambini in tenera età vengono accalappiati dalla pedofilia e altre porcherie indicibili, e anche solo i videogiochi a cui molti affidano i bambini, li imbottiscono di violenza fin dall’infanzia…
      Molto meglio quando giocavamo nei boschi da soli, c’erano meno rischi, e ci si svegliava prima, adesso senza il tom tom non sanno arrivare da una parte all’altra del paese…
      Questi bambini da adulti avranno un’avventura da raccontare, che per fortuna è finita bene, è questo quello che conta, i genitori perfetti non esistono, o meglio, ci sono quelli che pensano di esserlo perchè i loro bambini passano dalla TV al cellulare non correndo il rischio di perdersi letteralmente ma di perdersi in un mondo virtuale a volte più pericoloso di quello reale… e con questo non dico che i figli vadano cresciuti nell’abbandono, anzi, devono essere seguiti, educati, amati, ma non soffocati come molti genitori italiani purtroppo fanno, crescendo quelli che qualcuno neppure troppo simpatico chiamava “bamboccioni”… auguri piccoli bimbi tedeschi, buone vacanze, magari rientrate a casa un po’ prima del buio, è più sicuro!!

      • Heidi , questi bambini che avventura avrebbero raccontato se fosse finita diversamente? Anche io da piccola coi fratelli andavo in giro , ma non certo in zone che non conoscevo. Loro non abitano qui sono in vacanza e’ diverso.E non concordo con lei, i miei erano preoccupati nel sapere che eravamo in zone diverse da quelle comunicate.Non si chiamano storie , ma responsabilita’ genitoriale, ma sentito parlare??? Certe cose le capirei se fossimo negli anni 50′. Dove si era ignoranti per scarsa comunicazione mediale , ma Nel 2021 non mi pare. Una volta i maniaci ,signora, telefonavano ansimando orgasmi.E quando capito’ da noi c’ era mia nonna che mi chiese se avevo un fischietto, ma non l’ avevo , c’ era il flauto , mi disse di prenderlo e fare un suono molto forte.E cosi’ feci e nessuno chiamo’! Poco di li ci fu il boom di droga in giro per il quartiere e anche li ci prepararono nel non toccare siringhe , non prendere caramelle che potevan non essere caramelle e cosi’ via. Ogni epoca ha i suoi pericoli! I pericoli ci sono sempre stati.Sempre meglio una prudenza in piu’ che in meno.

          • Grazie per avermi fatta sorridere! 🙂
            Non voglio essere rivale di nessuno… trovo solo che i genitori di oggi, italiani in particolare, siano iperprotettivi… anche i miei genitori mi mettevano in guardia e infatti quando ho trovato il maniaco di passaggio in macchina, ho pedalato con la bicicletta verso casa a tutta velocità, non mi sono di certo fermata ad aspettarlo… però non si possono proteggere i figli da tutto, i pericoli vanno spiegati, ma non si possono tenere sotto una campana di vetro. Io sono felice della mia infanzia libera nei boschi e nei prati, e la verità è che nè io nè le mie amiche raccontavamo sempre per filo e per segno a casa dove eravamo state… non perchè facessimo qualcosa di male, ma perchè magari certi posti erano un po’ troppo lontani da casa e non approvati dai genitori, come la volta in cui presi la bicicletta grande di mia madre, pur sapendo che non voleva, e il risultato fu una caduta rovinosa con conseguente sgridata… nessun bambino al mondo non commette mai qualche stoltezza, e non per questo i genitori sono per forza dei cattivi genitori, fa parte della crescita sbagliare. Una cosa è certa, noi da piccoli avevamo molta più indipendenza e senso dell’orientamento, adesso i bimbi sanno tutto di cellulari e tablet, ma ogni tanto mi sembrano un po’ inebetiti da questi mezzi sopravvalutati e utilizzati come “tata”. Bei tempi quando con un telo e 4 pali (appuntiti, quindi bocciati da Elisabetta), facevamo una tenda degli indiani, o costruivamo una capanna tra le canne di bambù, rifugio di bambole e orsacchiotti, o ci inerpicavamo fino alle frazioni di montagna eppure tornavamo a casa…questi bimbi hanno avuto due fattori contro di loro: il buio che calava e il non conoscere bene la zona. Magari i genitori si sono fidati un po’ troppo della figlia più grande, ma tutto è bene ciò che finisce bene: buone ferie in Italia!!

        • Ah già, Elisabetta… ho dimenticato la volta in cui, all’Isola d’Elba, i miei genitori e dei nostri amici, nel camping, montavano le tende… io e 2 figli di amici ci siamo persi nel camping… abbiamo girovagato, girovagato, alla fine un po’ spaventati…fortuna che abbiamo ritrovato mamma e papà da soli, senza allertare nessuno, e i nostri genitori, che stavano finendo di preparare l’accampamento, non hanno neppure capito che ci eravamo persi, perchè sapendo che saremmo stati sgridati, ce lo siamo tenuti per noi… eppure siamo diventati tutti 3 adulti…

  2. Scommetto che si chiamano Cappuccetto Rosso e quindi nessun problema è mai esistito per la loro incolumità . Cara Elisabetta che io amichevolmente chiamerei Le dita più veloci sulla tastiera della Valle di Susa ; penso che tu non sia mamma perchè il sottoscritto che è papà e anche nonno ha sperimentato che non c’è nulla di più facile che il o i pargoli ti lascino solo sul posto ed anche facendo la massima attenzione riescono sempre a fregati .Ovviamente dove esiste un pericolo immediato come strade cittadine corsi d’acqua ecc. l’attenzione è raddoppiata ,ma quando si è in montagna e i pargoli sono con la sorella maggiore è questo un momento dove potersi rilassare , quindi non scaglierei anatemi sui genitori ma mi rallegrei per il lieto fine

    • No no io ero e sono sorella , cugina, zia e mamma di due splendide creature e furbe.Ma e’ perche’ sto molto attenta che Luana mia cugina quando avevo 15 anni non e’ finita dentro il TESINA.Qui non parliamo Carluciu di esperienza di casa( luogo dove si vive), ma di esperienza in vacanza, servono anche delle limitazioni. Anche i miei genitori nel bosco del parco Querini ci facevan giocare liberi a freccette ( gioco dove uno traccia a terra una freccia e l’ altro lo deve raggiungere) .Ma nel parco no in montagna! Le mie zie e i miei zii manco a pregarli in ginocchio ci lasciavan correre in giro per campi o boschi lontani.Ecco l’ unica cosa che mia zia mi faceva fare a 8 anni e andare giu’ in paese al casolin, ma dovevo tornare subito.Ma sono cambiati i tempi .I bimbi di 8 anni di allora non sono quelli di adesso! E comunque serve attenzione, questi non mi risulta gliel’ abbian fatta sotto il naso, mi pare che eran la a giocare nel bosco e poi si sono allontanati. Mi dispiace ma un discorso e’ essere d’ accordo e un discorso che un figlio si allontana cosi! Loro eran d’ accordo se non ho letto male! Non voglio dire che hanno sbagliato i genitori, piuttosto hanno sottovalutato la situazione.Di certo non lo faranno piu’ ! Mi dispiace anche per loro , perche’ a volte non si pensano alcune cose e TAC che capitano! Meglio pensarne una in piu’ e ne capita una in meno.Comunque tranquillo che e’ da quando sono piccola che seguo la prole e quand’ ero a custodire i bimbi per i genitori che facevan la spesa , senza cancelletto nel gioco, nemmeno uno e’ scappato via e a volte ne avevo piu’ di 20 dai 4 ai 10anni. Certo arrivato il cancello andavo meglio pero’ li restavan, non si allontanavano con me!

    • Carlociu tu mi definisci una che scrive senza pensare , se non ho capito male(le dita piu’ veloci della tastiera) , ma tu che mi giudichi senza conoscermi come ti auto definisci? Se ho espresso il dubbio sulla scelta e’ perche’ non l’ avrei fatta.Se un figlio sfugge dalla vista di un genitore e’ una cosa , se va in un luogo dove ci sono comunque pericoli d’ accordo con mamma e papa’ e’ un’ altra cosa. Sono stati un po’ sprovveduti, staranno attenti la prossima volta, visto che e’ andata bene.Pazienza ,per fortuna lo possono raccontare !

  3. I tedeschi come il resto degli europei esclusa l’italia, lasciano libertà ai loro figli non li tengono aggrappati alle gonnelle fino a 30 anni e oltre. I nostri bamboccioni non vogliono neanche prendere la patente di guida, intanto ci sono i genitori che li scorrazzano di qua e di la…………………………………Naturalmente e fortunatamente non sono tutti così, ma ce ne sono molti. Auguri Italia.

  4. Sono sportivi. Noi italiani forse siamo un po’ piu mammoni, ansiosi. Chissà. Personalmente, però vedo in giro genitori che sarebbe stato meglio non avessero mai avuto figli però, che dire? Noi della mia generazione, settantenne, eravamo più presenti, la famiglia era importante, adesso vedo, purtroppo e con grande tristezza che i rapporti umani e famigliari, sono inesistenti. Pazienza
    Vedo figli senza empatia, vedo una generazione tristemente anafettiva, sarà che le priorità per loro sono le vacanze, i vestiti, il parrucchiere, ecc
    La colpa probabilmente è anche nostra che non gli abbiamo mai negato niente anche a costo di annullarci, di privarci di tutto pur di dare loro il superfluo
    Un mea culpa va anche fatto

    • E’ un po’ sfortunata , che ambienti frequenta? Io bimbi ne ho seguiti tanti e le garantisco che ne ho trovati di tutti i tipi. Le liberta’ si lasciano a seconda delle eta’ , in questo caso meglio lasciarle dalle proprie parti. Insomma la vacanza deve essere sicura e tranquilla, non preoccupante.

    • Italiani pizza , mafia, mandolino e bamboccioni.E siccome gli italiani sono cosi’ , gli stranieri tutti vengono qui perche’ si trovan bene. Ma loro che vengono anche a vivere qui ,secondo voi allora sono normali? Da persone libere e sportive a pizza , mafia, mandolino e bamboccioni….pero’ che salto di qualita’! Ma per piacere! E santo cielo che difficolta’ che avete nel dire che hanno sottovalutato la situazione. E capita! Non si nasce genitori .Fare il genitore e’ un lavoro impegnativo e chi non sbaglia non lavora! Sbagliando se impara,in sta vale sto detto nol ghe se’ mia?

  5. Tutto è bene quel che finisce bene,ma speriamo che anche al loro paese ci siano squadre efficienti come le nostre valsusine per ritrovare i bimbi italiani

  6. forse lei non ha mai giocato nei boschi……….sapesse quante belle e anche brutte esperienze si è persa!!!!!!

    brava la sorella con un grande senso dell’orientamento e che i fratellini siano sani e salvi.

  7. Scusate chi paga l’intervento dei squadre dei vigili del fuoco (Almese e Torino) con i nuclei Saf e sommozzatori, oltre al 118???????? Così l’incoscienza o la troppa sicurezza (scis!!!!) in un posto nel bosco che non conosci lasci andare dei bambini. Ma smettiamo di chiamare i nostri figli, nipoti: BAMBOCCIONI emulando Monti o la Fornero, cominciamo dal tenere presente che molti giovani, basta guardare i video ad es. delle transumanze, sono impegnati in montagna senza mettersi in evidenza, lavorando sodo e soprattutto in silenzio………se abbiamo una rinascita dell’agricoltura è proprio grazie a loro ai nostri Bamboccioni!!!!!!!!!!
    Spero che questo mio commento venga pubblicato.

  8. Non è questione di nazionalità. Il punto è che questi bimbi sono in vacanza in un posto che non conoscono e in cui oltretutto si parla una lingua che non comprendono.
    Lasciare i bambini liberi va bene, ma nel limite del buon senso… penso che i genitori di tutti noi, quando eravamo piccoli, facevano attenzione a dove andavamo, soprattutto in luoghi a noi non famigliari.
    Heidi, l’hai detto tu stessa, percorrevi in bici strade che conoscevi, c’erano meno pericoli di oggi e soprattutto lo facevi con la luce del sole. Dov’è quindi il paragone?

  9. I tedeschi, per indole, hanno sempre dato più responsabilità ai bambini di noi italiani. Qualche volta accade anche a loro che i figli si trovino in difficoltà, ma parliamo di bimbi tra i 5 e 7 anni, e gli serve per fare esperienza.
    Noi italiani, invece, riprendendo pure ciò che altri hanno scritto, teniamo sempre i figli attaccati alle gonne delle mamme fino a 40 anni …non stupiamoci dunque se proprio su questo giornale ci si ritrova a leggere che ventenni e trentenni nostrani si perdono dietro al campo da tennis oppure sull’isoletta del Cenischia perchè non sapevano cosa fare e chiamavano l’elicottero col cellulare!!! A questi bambini tedeschi, l’elicottero glielo ha sicuramente fatto vedere il padre con le mani…. e non si perderanno più. Come ai miei tempi, insomma, forse gli stessi di Giovanna ed Heidi di più sopra.
    La mia non è opinione, comunque, ma un dato di fatto molto evidente…

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