NO TAV VALSUSA: 4 ARRESTI PER GLI ATTACCHI AI CANTIERI DI CHIOMONTE E SAN DIDERO

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COMUNICATO DELLA QUESTURA DI TORINO

VALSUSA – Giovedì 10 marzo, a seguito di un’articolata indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Torino, la Polizia di Stato della Questura di Torino ha eseguito 13 misure cautelari (di cui 2 in carcere, 2 arresti domiciliari e 9 misure cautelari tra obblighi di firma e divieti di dimora a Chiomonte e Giaglione), nei confronti di due leader (Umberto Raviola e Giorgio Rossetto ndr.) e alcuni militanti di Askatasuna, accusati dei reati di resistenza aggravata a pubblico ufficiale e violenza privata aggravata, commessi sia a Torino che durante alcune manifestazioni contro la Tav in Val di Susa. In merito ai ripetuti attacchi ai danni dei cantieri Tav di Chiomonte e San Didero, il materiale video-fotografico ed i sequestri effettuati sui luoghi hanno consentito di raccogliere elementi per dimostrare l’utilizzo di artifici pirotecnici, materiale infiammabile, pietre e bulloni, fionde, frombole, tubi da lancio per razzi e altri strumenti da lancio artigianali. Tutti gli indagati sono da considerarsi non colpevoli fino a sentenza di condanna divenuta irrevocabile.

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11 COMMENTI

    • Visto la loro esperienza in atti di guerriglia, vedi possesso di artifici pirotecnici, materiale infiammabile, pietre e bulloni, fionde, frombole, tubi da lancio per razzi, ecc. perché non mardarli a combattere i russi ???

  1. Ma adesso che il comune di Chiomonte ha raggiunto il vero scopo della protesta ed incassa 14 milioni, quale motivo avrebbero di continuare ad attaccare i cantieri? Ora in giunta sono tutti contenti, devono pensare a come spendere i soldi,
    gli animi si calmeranno…

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