AOSTA / MATTIE – È stato firmato ad Aosta un accordo di collaborazione tra il Rassemblement Valdôtain e il Movimento Zone Franche Montane, volto a consolidare una collaborazione politica e programmatica in difesa delle rispettive comunità alpine. “L’intesa, frutto di una visione condivisa e di una comune sensibilità verso i temi della giustizia territoriale, dell’autonomia e dello sviluppo sostenibile delle aree interne, punta a promuovere congiuntamente il riconoscimento legislativo e attuativo delle zone franche montane, tanto in Valle d’Aosta quanto nelle altre Regioni interessate” spiegano dal movimento delle Zone Franche Montane. “Questa firma rappresenta un passo concreto verso una nuova idea di montagna: viva, autonoma e protagonista” ha dichiarato il Presidente del Rassemblement Valdôtain Stefano Aggravi.
“Difendere i nostri territori significa anche dare risposte nuove in termini di fiscalità, servizi e libertà di scelta per chi decide di vivere e investire nelle zone alpine”. L’accordo prevede l’istituzione di un tavolo permanente di coordinamento politico, iniziative pubbliche comuni, attività di formazione e confronto, nonché la possibilità di partecipazione congiunta a future competizioni elettorali. Il Movimento Zone Franche Montane ha sottolineato come la collaborazione con Rassemblement Valdôtain rappresenti “una naturale convergenza tra realtà che hanno a cuore la sopravvivenza e il rilancio dei territori montani, superando logiche centraliste e promuovendo modelli di sviluppo rispettosi delle specificità locali” ha spiegato il presidente del Movimento Zone Franche Montane, Marina Pittau (sindaco di Mattie).
Tra i principi fondanti dell’accordo figurano l’autodeterminazione delle comunità locali,
la difesa della libertà individuale e dell’impresa, la lotta al centralismo burocratico e
l’equilibrio tra economia, territorio e coesione sociale. L’accordo costituisce un primo tassello di una rete più ampia di soggetti territoriali impegnati a rilanciare con coraggio l’autonomia e la libertà nelle terre alte.
Bla bla bla bla , i Valdostani l’ autonomia cel’hanno noi solo propaganda , a cominciare da quelli della Lega che da quando si sono fusi con l’ estrema destra e i centristi destrorsi non parlano più di autonomia , il serbatoio marca 9 e non
30 % e così altri fenomeni promettono improponibili agevolazioni ,certo che ne avremo parecchio bisogno in questa Torino e provincia martoriata dalla crisi .
Se la suonano e se la cantano. D’altronde il mondo politico italiano è in mano a illusionisti ….blocco navale antimmigrati ( mai stati tanti sbarchi in 2 anni), togliere legge Fornero ( stanno pensando alla pensione a 70 anni), pensione minima a 1000 euro, togliere accise ( sono aumentate), contrari al ponte sullo stretto ( ora vogliono farlo), togliere bollo auto ( hanno tolto il superbollo alle auto dei ricchi ), pensiamo alle famiglie ( hanno aumentato l’ iva sui pannolini e latte in polvere), eppure per i boccaloni va bene così.
Prova a dirlo al Merovingio.
Più tonno e più contento del merovingio trovi solo chiamare le cose …..
come piace a lui.
Esportiamo qualità!
Se volete l’autonomia pagatevi la sanità. Poi vediamo quanto andate avanti con cerotti infusi e santini. Bancarella pre elettorale preparata con cura.
Rio Mare, se non sbaglio il nome da tonno ce l’hai tu. Poi da cosa desumi io sia favorevole all’accordo è chiaro solo a te.