VALSUSA, ADDIO AL PROF BASTIANINI: IN LUTTO IL GALILEI DI AVIGLIANA

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di ANDREA MUSACCHIO

AVIGLIANA / CASAL BORGONE – Il Galileo Galilei di Avigliana perde un totem della sua storia recente. Nella giornata di ieri, venerdì 3 settembre, è morto il professore e diacono Ettore Bastianini, insegnante di estimo e geopedologia, amato e ben voluto da tutti nel corso della sua lunga carriera nell’istituto valsusino. Stroncato da un malore, Bastianini lascia la moglie, i figli e nipoti all’età di 67 anni.

Seppur residente nel comune di Casal Borgone, paese dove lavorava nella sua azienda agricola La Peracca, Bastianini è stato per molti studenti e colleghi una guida e una luce. Un padre ed un amico. Soprattutto per il sottoscritto. Pertanto viene difficile parlare di lui al passato. Viene molto difficile salutarlo per l’ultima volta. Lo faremo, lo farò, dedicandogli parole che escono, come sempre, dal profondo del cuore, proprio come lui ci ha insegnato a fare.

Il Bastia (così lo chiamavano tutti, ndr) è stato il classico professore capace di incutere timore durante le interrogazioni o i compiti in classe a tutti i suoi studenti: pignolo, intransigente e severo. Ma anche il classico insegnante in grado di togliersi i panni del prof. ed indossare quelli dell’alunno dell’ultimo banco, del bidello, del cugino o del tuo migliore amico. Perché lui riusciva a capire chiunque, perché a lui piaceva ascoltare. Tutti si confidavano con lui, a prescindere dal suo ruolo di diacono, di cui molti non erano a conoscenza. Tutti sapevano che in quella figura così paterna e armoniosa sarebbe arrivata un consiglio, una soluzione.

Personalmente sarò sempre grato ad Ettore Bastianini. Lui, più di tutti, ha saputo credere in me nel momento più buio della mia carriera da studente. Mi ha accolto in casa sua, nella sua famiglia, nonostante fossi ancora un suo alunno. Mi ha dato la possibilità di lavorare nella sua azienda agricola, facendomi capire quanto è bello ed importante piantare un seme e vederlo crescere. Una metafora della vita che porterò sempre con me. Bastianini mi è sempre stato vicino. Anche quando l’ultimo messaggio scambiato su WhatsApp risale ai giorni di Pasqua. I suoi aneddoti, i nostri aneddoti, hanno sempre fatto del mio quotidiano e continueranno ad esserlo.

Tutte le persone venute in contatto con Bastianini potrebbero tagliare ed incollare queste parole, facendole proprie. Inutile dire quanto mancherà alla comunità. Inutile dire quanto sarebbe bello che il Galileo Galilei gli dedicasse uno dei suoi laboratori, dove la maggior parte del tempo portava i suoi ragazzi a fare lezione. Perché lui, il Bastia, lezioni normali non ne ha mai fatte. Lui non aveva bisogno di libri, non aveva bisogno di lezioni frontali e statiche. Lui aveva dalla sua l’esperienza, i suoi sogni e i suoi desideri. Con l’entusiasmo di un bambino ci parlava del suo mondo, a noi così distante, fatto di stalle e noccioleti, immergendoci totalmente con la sola forza della passione. Chi si scorderà mai la gita all’Eima di Bologna, una delle più grandi esposizioni di macchine agricole in Europa. Sveglia all’alba e ritorno in tarda serata per vedere dei trattori. A nessuno di noi interessava particolarmente. Tutte le altre classi andavano in giro per l’Europa, mentre noi a Bologna a vedere una mietitrebbia. Sapevamo, in cuor nostro, che quella gita serviva più a te, caro Bastia, che a noi. Una sfacchinata incredibile, eppure il ricordo non può che essere dolce, a tratti comico.

Era andato da qualche anno in pensione. Una notizia fantastica per lui, che ha passato l’intera carriera da insegnante a dividersi tra alunni e terreni da zappare. In questi ultimi anni ha potuto finalmente dedicarsi completamente alla sua azienda, che col tempo continuava a crescere e a espandersi. Ha potuto dedicarsi alla nipotina, ai suoi figli e alla moglie, che tanto amava.

Ora non sappiamo dove sia andato. Sicuramente si è perso un uomo di altri tempi. Una persona per bene che amava fare del bene. Ti ricorderemo con il sorriso, quel ghigno che negli anni è stato il tuo ritratto migliore. Non siamo pronti a salutarti per l’ultima volta, ma lo faremo nei migliori dei modi, omaggiandoti come la tua storia merita, lunedì 6 settembre nel Centro Pastorale di San Sebastiano alle 15.

Ciao Bastia, riposa in pace.

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2 COMMENTI

  1. “Ora non sappiamo dove sia andato” testimonia il dramma dei nostri tempi: non si sa perchè si vive e dove si vada a finire.
    Ma il Prof. era un diacono e quindi aveva chiara la meta e la via.

  2. ho conosciuto il professore bastianini dal giorno in cui prese servizio al Galilei era una persona che stimavo molto mi spiace molto sapere che non c’è piu purtroppo non potrò andare al funerale per motivi di salute

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