SUSA, ANZIANO MUORE D’INFARTO MENTRE FA LA SPESA: AGGREDITO VOLONTARIO DELLA CROCE ROSSA

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SUSA – Venerdì 10 agosto, al mattino, un anziano di 82 anni è morto per infarto mentre faceva la spesa nel supermercato “Favro”, di fronte alla stazione dei carabinieri. L’uomo era alle casse, ma all’improvviso ha avuto un arresto cardiocircolatorio. Anche la figlia, che era con lui nel negozio, ha avuto un malore dopo aver visto il papà perdere conoscenza. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e la Croce Rossa di Susa con due ambulanze. All’arrivo, i soccorritori sono stati presi di mira da alcuni clienti e criticati per essere arrivati troppo tardi rispetto alla chiamata effettuata al numero unico delle emergenze 112. Dalla Croce Rossa invece precisano di essere partiti subito dalla sede con le ambulanze, non appena il 112 li ha avvisati dell’urgenza (anche perché il centro operativo si trova alla stazione ferroviaria, a meno di 1 chilometro dal supermercato). La chiamata al 112 sarebbe avvenuta alle 8.13 e l’arrivo delle ambulanze sarebbe avvenuto alle 8.19. C’è stato poi il litigio tra un parente della vittima e uno dei soccorritori della Croce Rossa, che è stato aggredito e si è preso un pugno: sono dovuti intervenire i carabinieri per dividerli.

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10 COMMENTI

    • Sono pienamente d’accordo. Da quando hanno istituito il 112 come numero unico di emergenza, da quello che si sente, sembra che gli interventi avvengano con maggior tempo. Non era meglio lasciare i precedenti numeri (112, 113, 115 e 118), almeno una persona chiamava DIRETTAMENTE l’assistenza di cui aveva bisogno. Grazie.

  1. Ci sono momenti in cui la ragione non prevale rispetto al nervoso e dove la cultura personale esplode dimostrando il suo massimo di capacita’. Anche sono in vacanza, midispiace per quanto avvenuto a Susa, sia per la persona deceduta che per il volontario di croce rossa aggrredito, il quale sono straconvinto che ha fatto il massimo del suo dovere. Quindi piena solidarietà per tutti. Ma ricordo a tutti che è necessario ragionare prima di agire!

  2. Il sistema va, probabilmente, migliorato ma alle squadre di emergenza deve essere consentito di intervenire e semmai in un secondo tempo criticato per i modi e i tempi dell’intervento.

  3. I tempi sono registrati. E sono corretti. Con le botte e gli insulti non hanno risolto nulla. Io mi vergognerei a vita di un gesto simile. Cambierei regione. Il lutto non scuserá mai le botte e gli insulti.

  4. Mah… ovviamente l’aggressione è da condannare, però non credo che si sia trattato di persone violente e irragionevoli a tal punto! Se si sono lasciate “andare” a questo genere di attacco, non penso sia stato per quei 6 minuti di ritardo… L’articolo parla di 6 minuti, ma ragioniamo un attimo: nessuna persona, per quanto violenta ed irascibile, si sarebbe mai arrabbiata per così poco! E’ un tempo ragionevole, questo!
    L’articolo sottace sicuramente elementi importanti: magari al PS è arrivata la chiamata 6 minuti prima, ma la figlia ha chiamato il numero unico 20 minuti prima! In che sarebbe grave!

  5. Il giudicare ora mai l operato di chi fa il soccorritore o altri mestieri al servizio del pubblico senza essere competente in materia e’ entrato nel DNA di noi italiani, ignoranti, arroganti ed egoisti pieni di boria, spero solo che l’avventore che ha sferrato il pugnio all’operatore sella Croce Rossa paghi cosi’ la prossima volta meditera’ prima di fare certi atti.
    E a voi che cronometrate il tempo documentatevi prima di dire sciocchezze.

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