VALSUSA, APRE UN NUOVO ASILO NIDO A BUSSOLENO

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Nell’ambito della funzione associata in capo all’Unione Montana Valle Susa per la gestione degli asili nido comunali di Avigliana, Sant’Antonino di Susa e Susa, la Giunta dell’Unione, con l’Amministrazione Comunale di Bussoleno, annuncia con grande soddisfazione la realizzazione di un nuovo asilo nido a Bussoleno, in Via Barges 4, presso la struttura “Tetti verdi”. Il nuovo asilo nido, di cui è prevista l’apertura nel settembre 2025, avrà una capienza di circa 30 bambini di età compresa tra i 3 e 36 mesi.
Per informare la cittadinanza, l’8 febbraio 2025, dalle ore 10.00 alle ore 12.00, presso la scuola d’infanzia “Tetti Verdi”, è previsto un open day nel quale si forniranno tutte le indicazioni sulla modalità di gestione del servizio offerto.
L’Assessore all’Istruzione Elisabetta Serra sottolinea che: “L’asilo nido non va inteso solo come strumento di supporto a sostegno dei genitori che lavorano, ma come un luogo di crescita per i piccoli. Ad oggi, numerosi studi dimostrano che i bambini che frequentano gli spazi educativi in epoche precoci sviluppano una maggiore autostima, presentano capacità relazionali più raffinate e minore tendenza all’abbandono scolastico. Sembrano buone ragioni per iscrivere un bambino all’asilo nido. L’inserimento al nido appare particolarmente consigliato e utile in presenza di problematiche connesse ai processi di separazione dalle figure genitoriali, ritardi nello sviluppo linguistico, cognitivo e sociale: tutti processi che vivere il nido, con le sue sperimentazioni sensoriali e di gioco, può contribuire a riavviare.”

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1 COMMENTO

  1. Gli studi cosa dicono relativamente alla salute dei bambini che a 3 mesi sono già all’asilo e quindi nutriti con latte in polvere invece che allattati? Secondo il mio modesto parere, ok fare socializzare i bambini, ma un bimbo dovrebbe poter passare almeno il primo anno di vita con i genitori, poi gradualmente andrebbero inseriti in questi ambiti…e ovviamente bisognerebbe favorire di più le mamme lavoratrici invece di licenziarle o dare loro mansioni minori quando rientrano dalla maternità.

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