di MARCO PRINETTO
VILLAR FOCCHIARDO – Sabato 14 giugno, con la mia compagna, ho effettuato una escursione partendo dalla Certosa di Montebenedetto (Villar Focchiardo) fino al rifugio Geat Val Gravio per poi rientrare a Certosa via borgata Adrit percorrendo un anello immerso nei boschi, molto caratteristico per la varietà di vegetazione presente. Abbiamo sempre camminato sui sentieri benché in alcuni punti fossero stretti e con erba alta.
La sera, a casa, ci siamo accorti di avere addosso diversi esemplari di zecca dei boschi e ci siamo recati al polo ospedaliero di Avigliana per la rimozione e i controlli del caso. Ho pensato di portare l’attenzione alla vicenda per segnalare i potenziali rischi lungo i sentieri del Parco Orsiera Rocciavrè, anche perché non mi è sembrato di vedere cartelli informativi che segnalassero questo pericolo. Come confermato dal presidio ospedaliero in questi casi è sempre bene farsi visitare da personale medico, in quanto le zecche dei boschi possono essere portatrici della malattia di Lyme che in alcuni casi può avere effetti anche molto gravi.
Per attenuare il rischio di morso di zecca è sempre bene indossare pantaloni lunghi, calzettoni e scarponcini, meglio se cosparsi di specifici repellenti acquistabili in commercio. Spero che questa testimonianza possa essere utile a tutti gli appassionati dell’outdoor in Valsusa in modo che possano prendere le opportune precauzioni.
Mi associo a questa segnalazione per informare che anch’io mi sono ritrovato addosso alcune zecche nell’ escursione di sabato 14 giugno. Io però ero nella zona tra Grange della Valle e la Cima Quattro Denti. Probabilmente il problema riveste un’area molto più estesa. O forse è solo una coincidenza.
La valle ne è piena. Poi fra poco ci sarà il festival di Venaus. Un infestazione!
Per favore… battuta di spirito del tutto fuori luogo, l’argomento della segnalazione è serio e da non prendere sotto gamba.
Gwen, sei una zecca?
Sono un essere umano e non mi piace il sarcasmo a sproposito su argomenti molto seri. Comunque non ho l’abitudine di chiamare zecche le persone che possono avere opinioni di viario argomento diverse dalle mie. Si chiama educazione.
Da quando le zecche hanno opinioni?
La diffusione e’ aumentata anche oltre 2000 metri, laddove circolano animali, il parco di per sé non è una causa, ce ne sono ovunque anche al moncenisio, monginevro, ecc. Possibilmente non portare cani in erba alta, controllarli accuratamente ogni ora e al ritorno.Usare prodotti repellenti naturali e consigliati da veterinario.
Ci sono anche zecche di paese nel comune di San Giorgio di Susa!
Grazie, a me era capitato anni fa in Grecia dove ero andata a vedere delle tartarughe selvatiche nell’erba alta… le zecche sono molto pericolose, per chi ce li ha, è necessario assolutamente dare il repellente ai cani quando le temperature vanno dai 18 gradi in su… e poi per noi, come dice il signore, scarpe chiuse, calzettoni, pantaloni lunghi, e se si passa sotto gli alberi sarebbero consigliabili anche maniche lunghe e un cappello, anche se mi rendo conto che con queste temperature non è affatto facile…
Sicuramente a causa dei cambiamenti climatici si trovano zecche anche a quote più alte del solito, ma è noto a chiunque vada in montagna che le zecche in questa stagione possono attaccarsi.
L’importante è informarsi su come ci si deve preparare per le escursioni.
Non improvvisare!
Ma sono decenni (o forse anche millenni) che ci sono le zecche eh…
Vedete forse all’inizio dei sentieri dei cartelli che segnalano la presenza di rami? o di sassi? o di erba? Grazie tanto che ci sono, è un ***** di bosco.
Se non si vuole rischiare di trovarle o si va sopra i 1900m, o si va a passeggiare al valentino e non nella natura.
Non è proprio così… c’erano anche prima, ma sono aumentate a causa del cambiamento climatico, me l’ha spiegato il veterinario, una volta si dava il repellente ai cani nei mesi estivi, ora sarebbe consigliabile utilizzarlo anche nei mesi invernali perchè di fatto l’inverno non esiste più… e inoltre, ci si deve vestire adeguatamente e purtroppo soffrire il caldo.
Comunque, bene hanno fatto i signori dell’articolo a farsi guardare subito dai medici, perchè trasmettono malattie potenzialmente mortali, c’è poco da scherzare, e non è detto che non ci siano anche al Valentino. Cordiali saluti.
Aumentano ogni anno. Una volta il problema era quasi nullo. Sarà il cambiamento climatico? Sarà il proliferare di animali selvatici agevolato dell’abbandono delle zone montane ? Chissà. Fondo pnrr per taglio vegetazione erbacea lungo i sentieri mediante decespugliatore. Si darebbe lavoro a operatori locali.