VALSUSA, AUMENTA IL PEDAGGIO AL TRAFORO DEL FREJUS: ANDARE IN FRANCIA COSTA PIÙ CARO

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BARDONECCHIA – Aumenta il pedaggio al Traforo autostradale del Frejus. Dal 1° gennaio la Sitaf, in accordo con la società francese Strf, ha rincarato il pedaggio per tutti i veicoli leggeri e pesanti.
Per le auto, attraversare il tunnel da Italia e Francia costa 52,30 € (ossia 3,50 euro in più, visto che fino al 2022 costava 48,80 euro). L’andata e ritorno adesso costa 65,30 euro (circa 5 € in più, fino al 2022 costava 60,80 euro).
Per le moto: corsa semplice: 34,60 € (2,30 euro in più rispetto al 2022, quando costava 32,30 €) – Andata e Ritorno: € 43,50 (3 euro in più rispetto al 2022, quando costava 40,50 €).
Per camper, roulotte o furgone (veicoli a due assi o più assi, la cui altezza totale sia inferiore o uguale a 3 m): corsa semplice: € 69,30 (circa 5 euro in più, fino al 2022 costava 64,50 €). Andata e Ritorno: € 87,10 (6 euro in più, fino al 2022 costava 81,10 euro).
E i mezzi pesanti?
Per i camion euro 5/6 e i bus euro 4/5/6 (veicoli a due assi la cui altezza totale sia superiore a 3 m): la sola andata costa € 190 (rincaro di 22 euro, fino allo scorso anno costava 177 euro). Andata e Ritorno: € 295,80 (aumento di 20,30 euro, fino al 2022 costava 275,50 €).
I veicoli pesanti più grandi, a 3 o più assi sempre di classe 5/6 per i camion e 4/5/6 per i bus, la cui altezza totale sia superiore a 3 metri, pagano invece la sola andata € 381,90 (26,20 euro in più rispetto allo scorso anno, quando costava 355,70 euro). Andata e Ritorno: € 599,80 (rincaro di 41,10 euro, fino all’anno scorso pagavano 558,70 euro).
I veicoli pesanti più inquinanti hanno tariffe ancora più alte: visibili sul sito della Sitaf.

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9 COMMENTI

  1. Bella porcheria… prezzi adatti alla “nobiltà” come sempre… di certo l’operaio o l’impiegato medio non va a farsi la gita in Francia a questi prezzi a meno di non stare via almeno 15 giorni…vergognoso… mi spiace molto perché ho carissimi amici oltre frontiera, avanti con gli anni, e vorrei rivederli, ma a questo punto, non resta che attendere il disgelo e utilizzare il vecchio Moncenisio…che se li paghi la Sitaf questi costi proibitivi…per un viaggio andata ritorno giornaliero, mi pare che 35/40 euro siano già un signor biglietto, a più di 60 manco ci penso, anche se ripeto, per interessi puramente affettivi, mi spiace molto.

  2. Che poi se abbassassero i prezzi, incrementerebbe un po’ il turismo estivo ed invernale e ci sarebbe un guadagno da ambo i lati della frontiera… certo bisognerebbe anche incentivare mezzi di trasporto che non inquinino come le auto elettriche, ma pure quelle hanno un prezzo adatto alla “nobilità”… non parliamo di quanto inquinano bus e tir…

  3. Gli articoli andrebbero letti senza badare sempre e solo al proprio ombelico.
    Con le limitazioni e la chiusura del tunnel del Bianco, da tempo programmate, per Sitaf è cominciata la vendemmia e non c’era altro da aspettarsi.
    Oserei dire che, con gli attesi aumenti di traffico, lasciare i prezzi invariati sarebbe stato un doppio inutile sacrificio per tutti i valligiani che questo aumento lo subiranno comunque a profitto zero.
    Che almeno ci guadagni Sitaf e possibilmente reinvesta qualcosa sul territorio.

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