AVIGLIANA, OSTERIA SOSPENDE L’ASPORTO A CENA PER AIUTARE RISTORANTI E PIZZERIE

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Alessandra Dileo, proprietaria della caffetteria osteria Avilius

di ANDREA MUSACCHIO

AVIGLIANA – “La solidarietà è l’unico investimento che non fallisce mai”. Attraverso le sagge parole di Henry David Thoreau, noto scrittore e filosofo statunitense, vi raccontiamo un bel gesto di solidarietà che vede come protagonista l’Avilius di Avigliana. Con il passaggio del Piemonte in zona arancione, l’osteria caffetteria valsusina ha deciso di sospendere l’attività di asporto serale. Una decisione che ha spiazzato un po’ tutti e che va in controtendenza rispetto alla maggior parte delle pizzerie e ristoranti piemontesi, che proprio affidandosi sui servizi di asporto e domicilio a cena proveranno a non affondare definitivamente.

Ma qual è il motivo alla base di questo gesto? A spiegarlo ci pensa direttamente la titolare dell’attività valsusina, Alessandra Dileo. “Abbiamo deciso di non essere ulteriori concorrenti per i poveri ristoratori che di giorno non possono aprire e lavorano solamente alla seraspiega a ValsusaOggi – Per questo motivo il servizio d’asporto serale non verrà attivato né in zona arancione né in zona gialla. Ho tanti ristoratori come amici, con loro mi rapporto quotidianamente e mi hanno spiegato che sono tanto in difficoltà. Ristoratori che fanno fatica ad andare avanti. Fortunatamente noi quando siamo in zona gialla siamo aperti tutto il giorno, lavoriamo tanto e anche bene. Abbiamo deciso di non essere concorrenti con loro, faremo asporto soltanto fino alle 18. Facciamo un passo indietro con la speranza di poterli aiutare“.

Un gesto che fa onore all’attività di Avigliana, specie dopo l’ennesimo giro di chiusure a causa del passaggio in zona arancione. “Per noi chiudere è una mazzata – continua Dileo – Nelle settimane di zona gialla abbiamo guadagnato il necessario per riparare i danni della zona arancione. I ristori purtroppo non arrivano. Siamo in attesa di capire se gli aiuti promessi dal Comune di Avigliana arriveranno oppure no, ma se devo essere sincera abbiamo deciso di farcela con le nostre stesse mani. Ormai siamo abituati a cavarcela da soli. Se fosse per me cederei i ristori a chi ne ha più bisogno”.

In attesa di un ritorno in zona gialla, Alessandra ed il suo staff studieranno e parteciperanno a nuovi corsi di formazione per sorprendere nuovamente la loro clientela. “Ora abbiamo più tempo per studiare e formarci – conclude Alessandra – Cercheremo di portare qualche novità all’interno del locale“.

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23 COMMENTI

  1. Sarebbe ora di applicare una bella solidarietà a carico degli statali, così magari si muoverebbero un po’ con i vaccini che sono l’unica via per non morire da fame in alternativa al (rischiare di) morire di covid.

          • Beh, provo spiegarti: se si somministrassero i vaccini si potrebbe uscire da questa situazione che porta alcuni alla fame. Quindi la solidarietà tra chi non ha piu nulla e magari fa la coda per i pasti e chi ci sta rimettendo nulla, magari pure stando a casa, dovrebbe essere anzitutto un dovere civico.
            E poi bisognerebbe anche accendere un po’ di fuoco sotto le sedie, visto che se i vaccini non sono tutti i previsti, non si stanno somministrando nemmeno tutti i pochi che ci sono (dati gov poco più di 2/3)
            E poi non tutto si può capire nella vita.

          • Stupido ma Mica Tutto …..ma abbastanza disinformato….ed anche confusionario.
            Ma che senso ha correlare i ritardi dei vaccini con il lavoro statale ? Non sarà mica tutta una colpa degli statali se mancano le dosi ? Non sarà mica tutta una colpa degli statali se la macchina organizzativa non è partita ? No ? Stupido mica tutto ma abbastanza disinformato……ed anche confusionario…..

          • Beh, Fabry, allora dicci tu che sei informato chi deve impostare la campagna vaccinale: i campagnini delle langhe? i bancari ?
            E quindi a chi bisogna accendere il fuoco sotto la sedia?
            A chi ci sta già rimettendo?
            Le dosi sono scarse ma, come certamente sai, non sono nemmeno state tutte somministrate. Infatti il dato nazionale dice che sono state sommonistrate poco più dei 2 terzi. Cioè su 3 dosi disponobili ne sono state somministrate solo 2 mentre 1 è rimasta in frigo. Se fossero arrivate tutte le dosi previste, la parcentuale sarebbe ancora più tragica.
            Ora, visto che sei ben informato e hai le idee chiare, invece di sole invettive (anche un po’ maleducate) snocciola un po’ di dati e ragionamenti che così ci informi e illumini. Grazie

          • PS
            in ogni caso sarebbe appena equo che chi non ci sta rimettendo nulla (responsabile o no della situazione) desse un contributo per chi non ce la fa (e magari cambierebbe anche un po’ il punto di vista)

          • Sicuramente non devono impostarla gli Statali a cui chiedi in continuazione un contributo (e non sono uno statale per intenderci).
            Il vero problema dei vaccini e che non ci sono. E’ stata un’altra dimostrazione dell’incapacità Europea a gestire la situazione, sbagliando sia sulla stesura dei contratti verso i big farma, sia non prevedendo la fabbricazione all’interno dell’europa stessa (solo adesso se ne parla).
            Non dimentichiamo la stessa miopia europea nel gestire la crisi economica dl 2008 (risolta in america in due anni, ancora in corso in europa).
            Poi c’è il problema organizzativo, ma non dipende dagli infermieri cattivi o medici lavativi, il problema è più a monte….e qui si aprirebbe un fronte discussione ampio che implicherebbe centinaia e centinaia di righe scritte……

    • Sarebbe ora, gli statali a fare i vaccini sono veloci e terminano alle 23.00 di sera , ma che vaccini vuole fare se poi non ne arrivano più! In Lombardia non han chiamato gli anziani perche’ c’ e’ stato un ritardo.

    • Un po’ come sarebbe ora che certe categorie la piantassero di evadere le tasse. Che a te piaccia o meno, gli statali, nonché tutti i lavorati dipendenti privati, pagano e hanno sempre pagato le tasse dovute fino all’ultimo centesimo. Considerando che la maggior parte dell’evasione fiscale in Italia arriva proprio da quelle categorie che oggi piangono miseria a causa del Covid, direi che i soldi che si sono intascati e non hanno versato all’erario per anni siano più che sufficienti per compensare le perdite di un’annata andata storta.

      • Sarebbe anche ora che molti dipendenti pubblici e statali non facessero un secondo (e terzo) lavoro in nero evitando così non solo d’evadere le tasse, ma anche di fare concorrenza sleale a quei lavoratori autonomi che devono subirli poichè quelli nessun finanziere li controlla, nè controllerà mai. E sarebbe inoltre ora che andassero anche loro in pensione dopo almeno quarant’anni di lavoro (lavoro si fa per dire…) e non con cifre che spesso superano i duemila €. mensili e liquidazioni che sembrano vincite all’Enalotto.

        • La differenza sostanziale tra la tua affermazione e la mia è che i dati sull’evasione fiscale delle categorie che ho citato sono forniti dall’agenzia delle entrate e dall’istat, mentre i secondi e terzi lavori in nero degli statali non risultano in nessuna statistica di rilievo. Il lavoro nero in Italia è Sì un grosso problema, ma come PRIMO e unico lavoro, e principalmente nel mezzogiorno, come mostrano le statistiche. Per cui condivido senz’altro con te che chi lavora in nero dovrebbe finire nelle mani di equità e pagare tutte le tasse con i relativi interessi. Ma gli statali, come i dipendenti, non sono lavoratori in nero e le tasse ne pagano già a sufficienza. Il tuo gioco del “siamo tutti evasori quindi nessun evasore” non funziona quando si abbandona il qualunquismo e si guardano i dati oggettivi.

          https://www.panorama.it/news/economia/evasione-fiscale-in-italia-dove-come-quanto-sommerso-fisco-governo
          https://www.panorama.it/economia/lavoro-nero-ecco-quanto-e-diffuso-italia

  2. Questo e’ un articolo che parla di un gesto altruista che dovrebbe dare l’ opportunita’ ai clienti di aiutare i ristoranti in difficolta ma non mette i nomi di coloro che han bisogno.Incomprensibile visto che a Avigliana c’e’ ne piu’ di 1 di ristorante.

  3. Siamo proprio mal messi, mi auguro politici, che possiate avere sulla vostra coscienza, tanti pensieri che non vi facciano dormire di notte. Ma vi rendete conto che siamo tutti alla fame, ve ne rendete conto?. Siete veramente cattivi, insensibili, potevate farci chiudere a Ottobre, quando i contagi stavano crescendo, ma probabilmente c era già un disegno premeditato per rovinarci. COMPLIMENTI, speriamo che anche i vostri figli possano fare una fine di m…. come noi, i vostri figli, nipoti, parenti. Un giorno anche voi dovrete rendere conto dei vostri misfatti

  4. I vaccini iniettati su base nazionale sono meno del 70% delle dosi disponibili
    E mica sono solo albergatori e partite iva a tirare cinghia.
    Ma qualcuno crede veramente che se lo stato incassase più soldi darebbe più servizi?

  5. Gesto veramente encomiabile. Per quanto legittimi ho trovato i commenti quanto meno inopportuni ed estranei alla vicenda.

  6. Un apprezzamento per Alessandra che ha deciso di non smettere di essere un’imprenditrice vincente.
    Oltretutto con un’attività appena avviata che si è trovata a navigare nel più tempestoso dei mari che la sua categoria professionale abbia mai dovuto affrontare.

  7. La condivisione della situazione dovrebbe essere la normalità, non un atto eroico eccezionale.
    Ma qui non si condivide e ci si adagia nei locdaun, che tanto vanno nel posteriore degli altri

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