BUSSOLENO / SUSA – Mercoledì 4 giugno una delegazione del Comitato “Insieme per il Rosa”, unitamente a quelle di Assemblea Scuola, degli istituti Colombatto e Curie-Vittorini e della Consulta Provinciale Studentesca, è stata ricevuta negli uffici dell’Ufficio Scolastico Regionale dal direttore Stefano Suraniti che, dopo aver ascoltato le istanze, ha garantito:
– Che l’ipotesi di accorpamento Rosa-Ferrari non è un progetto della Regione, che non ha mai menzionato il Liceo Norberto Rosa neppure nel corso delle riunioni per le ipotesi di esercizio del potere sostitutivo del Ministero tramite commissario. Ha specificato che l’Ente competente è Città Metropolitana di Torino e che, avendo questa deliberato di non perseguire l’ipotesi di accorpamento, la stessa è da considerare archiviata.
– Che il liceo Norberto Rosa per il prossimo anno scolastico sarà incluso nell’elenco delle sedi vacanti, disponibili sia per la mobilità, sia per le nuove immissioni in ruolo.
– Che diramerà una circolare per invitare i dirigenti al rispetto delle prerogative degli organi collegiali.
– Che è disponibile a incontrare docenti e comitato nel caso in cui glielo si chieda nuovamente.
“Una giornata proficua, che ha dato risposte e speranza al Liceo Norberto Rosa. Scuola che da tempo è nell’occhio del mirino. Studenti e genitori stanno difendendo a spada tratta il liceo, al fine di conservarne l’identità e l’indipendenza” spiegano dal comitato.
L’incontro tra i rappresentanti del Comitato per il liceo Norberto Rosa e l’Ufficio Scolastico Regionale si è tenuto a Torino, a seguito di una manifestazione della scuola, “in difesa della scuola pubblica e democratica”. Nel pomeriggio, circa duecento persone si sono radunate sotto la sede dell’Ufficio Scolastico Regionale (corso Vittorio Emanuele II) e poi in piazza Carlo Felice. L’iniziativa è stata organizzata dall’Assemblea Scuola Torino e dal comitato Insieme per il Rosa. A partire dalle ore 14.30 si è svolto un Flash Mob presso l’Ufficio Scolastico Regionale di corso Vittorio Emanuele II a Torino e dalle 16.30 performance, biblioteca vivente, lezioni di strada e assemblea in piazza Carlo Felice. I manifestanti sono scesi in piazza “per una scuola che istruisca ed emancipi”; “per la difesa degli organi collegiali” e per “la democrazia nelle scuole”. Un NO collettivo all’autoritarismo e all’aziendalizzazione, a dimensionamenti e tagli delle classi, al DM 32 ed infine alle nuove indicazioni nazionali.
Il Comitato Insieme per il Rosa ha partecipato alla manifestazione e commenta così la giornata: “Nonostante la pioggia, è stata una manifestazione molto partecipata in cui diverse comunità scolastiche hanno espresso la loro reciproca solidarietà nel chiedere una scuola in cui le regole di una gestione democratica e il buon funzionamento degli organi collegiali vengano rispettati anziché essere affossati dall’autoritarismo, spesso anche intimidatorio, di alcuni dirigenti scolastici che danneggia pesantemente la serena crescita culturale, civica e formativa degli studenti e la professionalità dei docenti”.
Per scioperare non si dovrebbe essere dei lavoratori?
Sant’ Ambrogio invece, per espressa volontà dell amministrazione comunale in carica ( e di quella precedente), ha ceduto l istituto comprensivo a Condove, che ben volentieri se lo è accorpato.
Studiare è a tutti gli effetti un lavoro. C’è gente che di lavoro, studia. E i risultati della sua mancanza si possono osservare facilmente.
Beati loro che hanno questi problemi.
Signor Galliano la stimo molto per i suoi commenti , in questo caso mi permetta di fare un’ osservazione ,certo logisticamente
per l’ inevitabile accorpamento forse sarebbe stato congruo Avigliana , sono comunque d’accordo con lei che la politica locale voglia apparecchiare un piccolo feudo elettorale , Condove non può essere come un tempo maniero come castello e Conte Verde antitetico competitore del Rosso , ma la città metropolitana comunque sovrana…..
Da nativo santambrogese, avrei preferito che il mio paese avesse avuto la stessa dignità e possibilità di Condove.
Dal momento che i tifosi dell’ accorpamento sostengono che entrambi i comuni ne avranno giovamento, una bella estrazione a sorte sarebbe stata elegante, democratica ed equa. Ma chissà perchè si è dato scontato che Fosse Sant’ Ambrogio ( comune più grande!) ad essere accorpato e Condove l’ accorpante. La città metropolitana ( il cui vice è il Sindaco di Condove) ha dato una bella spintarella e gli amministratori santambrogesi all’ unanimità hanno alzato la mano.
Di questi giorni i primi “aggiustamenti” sul personale. vedremo se saranno bipartisan…..
Bene, a volte capita di essere un po’ meno italiani e riuscire ad esprimere un pensiero comune.
uniti si possono cambiare le cose anche in questo Paese