VALSUSA, BOTTE TRA STUDENTESSE A SCUOLA: RAGAZZA FINISCE ALL’OSPEDALE

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Venerdì 15 novembre sono dovuti intervenire i carabinieri e l’ambulanza in una scuola superiore della Valsusa. Le protagoniste del fatto sono entrambe minorenni. In classe c’è stata una lite tra due studentesse del primo anno, una 16enne e una 14enne: la contesa riguardava il banco dove volevano sedersi entrambe per affrontare la verifica.

Ma la semplice lite, all’improvviso, è sfociata in violenza: la ragazza più grande ha colpito al volto la compagna, facendole sbattere la testa contro il muro. La giovane è stata trasportata in ospedale a Susa: i medici le hanno dato sette giorni di prognosi. La famiglia ad oggi non ha presentato denuncia ai carabinieri, ma quasi sicuramente la scuola prenderà dei provvedimenti disciplinari.

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26 COMMENTI

    • A bè, a quanto ho sentito va lì chi non ha voglia di studiare… sarà per quello che a 16 anni sono in prima?? che vergogna… vergogna per i genitori che non hanno saputo educare le pargole, soprattutto la più grande, vergogna per l’insegnante che non si sa dove fosse e cosa facesse e vergogna per queste 2 giovani prepotenti che si ammazzano per un posto a sedere, voglio sperare che in classe ci siano banchi e sedie per tutti… è una società basata solo sulla prepotenza, perchè se un genitore rimprovera un figlio e gli tira un ceffone, intervengono i servizi sociali, se un’insegnante mette una nota sul diario o sospende uno studente, i genitori picchiano l’insegnante e così via, e intanto “piccoli delinquenti crescono”…

  1. Società civile solo per modo di dire. La violenza, ľaggressività e la prepotenza sono all’ordine del giorno . Ci dovrebbero essere degli arbitri, ma sono stati delegittimati. Anni di mala politica, di edonismo, di egoismo e di culto del successo ad ogni costo, magari a discapito degli altri, la cultura del furbo che sgama le regole ed è sempre davanti hanno fatto danni immensi. Salviamo i giovani, per poter avere un mondo un poco migliore.

        • Oggi, come in passato, esistono bulli e studenti modello, così come genitori bulli e genitori modello. Questa ricostruzione di fantasia secondo cui in passato ci fossero solo studenti modello o genitori presenti è risibile e lontana anni luce dalla realtà. Così come prendere un caso di cronaca singolo e generalizzarlo è altrettanto ridicolo.

  2. Ma l’insegnante dov’era in considerazione che hanno litigato per la postazione di un banco in attesa di compito in classe????????? Doveva intervenire prima in modo da non lasciare degenerare in violenza fisica!!!!!! I provvedimenti disciplinari sicuramente saranno duri, ma all’insegnante cosa viene proposto?????
    Fin quando gli insegnanti non avranno AUTOREVOLEZZA IN CLASSI CON DIFFICOLTA’ DI RISPETTO DELLE REGOLE la scuola sarà la peggiore maestra di vita. Possibile che ci siano insegnanti lunatici che un giorno sono gentili e il giorno dopo maltrattano verbalmente gli alunni e altri che invece per il quieto vivere lasciano fare………!!!!!!!!!!!!!!

    • Come la mettiamo quando un insegnante con AUTOREVOLEZZA viene preso a calci in culo da genitori idioti per il solo fatto di aver ripreso un alunno un po’ “vivace”?

    • Come al solito la colpa non è mai personale… è di terzi… della scuola…della società…e i genitori probabilmente sosterrannno il comportamento!!!!!

    • La prima istituzione che deve insegnare e’ la famiglia, ma se i genitori vanno incavolati dagli insegnanti perche’ i figli ricevono un 4 mica e’ responsabilita’ della prof.Almeno non nel caso che conosco io.

    • Prima del compito in classe vuol dire probabilmente durante il cambio d’ora, quando gli insegnanti non possono essere contemporaneamente presenti in due classi… inoltre, se un insegnante dovesse accorrere per ogni esplosione di risate/urla ci vorrebbero 10 insegnanti per classe! L’insegnante non può essere presente ogni secondo della giornata e nelle vicinanze di ogni allievo! Dall’urlo al pugno passa meno di 1 secondo …difficile intervenire in tempo, molto più facile scrivere retoricamente “dov’erano gli insegnanti?”

    • Oltretutto… praticamente cosa intende con “intervenire”? Tentare di separarli rischiando un pugno? Può esplicitare meglio la Sua frase, per favore?

  3. cara Paola gli o le insegnanti ci sono ma si guardano bene da intervenire per non prendersi una denuncia da genitori incapaci del loro ruolo , per avere impedito la libera espressione dei pargoli/le . Hai miei tempi erano sberle da parte degli insegnanti e poi dai genitori e questo forse era eccessivo ma abbiamo imparato a stare al mondo e che la violenza , la sopraffazione e la mala educazione sono cose pessime . Basterebbe poco ai legislatori ovvero rintrodurre la patria podestà ( se i figli sono minorenni e sbagliano o eccedono nei comportamenti ne sono responsabili i genitori in primis ) e quindi responsabilizzare i genitori al loro ruolo di educatori cosa che non sanno e non vogliono più fare . La democrazia è un bene irrinunciabile ma bisogna meritarsela e saperla utilizzare –

  4. trattandosi di minori l’omissione della localizzazione della scuola era necessaria per la tutela degli stessi,
    poi la smania del pettegolezzo ha prevalso…

    dei giganti, niente che dire…

  5. E’ molto semplice trincerarsi dietro non me ne frega io vivo in pace e non voglio prendermi denunce o ritorsioni di qualunque genere!!!! Ecco il mio pensiero infatti a forza di fare così, del buonismo a tutti i costi i risultati si vedono……..SE NON SI INSEGNA AI GIOVANI LE REGOLE E CONSEGUENTEMENTE LA DEMOCRAZIA STIAMO CREANDO UNA SOCIETA’ DELL’ IO E BASTA!!!!! Ecco il perché del mio pensiero finale LA SCUOLA DEVE ESSERE MAESTRA DI VITA E GLI INSEGNANTI EDUCATORI

    • Non è proprio così! Gli insegnanti non possono sostituirsi ai genitori per l’educazione dei ragazzi, semmai li possono coadiuvare! I genitori hanno il DOVERE di mandare a scuola figli EDUCATI e pronti ad apprendere, la scuola NON è una casa di correzione…. Un insegnante di matematica o altra materia non è tenuto ad avere anche la laurea in psicologia o avere il brevetto da …domatore!
      Lei scrive così perchè non è evidentemente un’insegnante e non sa cosa vuol dire beccarsi una denuncia da un genitore deficiente….

  6. certamente Paola , ma in primis c’è e ci deve essere la famiglia overo i genitori che negli ultimi anni latitano molto nel loro ruolo primario e fondamentale

  7. La famiglia dell’infortunata finita in ospedale deve esporre denuncia di sicuro… che carriera, a 16 anni in prima superiore, la carriera degli asini… e pure manesca… Facciamo una cosa, bocciamo la 16enne, e venga spedita alle serali con gli adulti, lì forse non oserà alzare le mani, non è giusto che i genitori debbano mandare a scuola i figli con delle iene molto più vecchie e violente… inoltre, un bel richiamo pure all’insegnante, perchè è suo compito vigilare che fatti simili non accadano…

  8. Purtroppo nell’articolo non viene specificato che la ragazza più grande è di colore ed in confronto alla vittima è un armadio di statura, e che come se non bastasse il primo colpo al volto ha continuato a terra dopo che la vittima aveva perso i sensi per esser stata presa per capelli e sbattuta contro il muro. Adesso la quattordicenne ha ancora un’altra prognosi di 30 gg e ha problemi di tipo neurologici perché non riesce a camminare dritto oltre che a traumi alla colonna vertebrale e alle vertebre. Vergogna !!! Ho saputo di questa vicenda dai diretti coinvolti e ho faticato per trovare questo articolo sul web , se si fosse trattato di una persona di colore picchiata allora si sarebbe parlato subito di razzismo e l’avremmo visto in tutte là salse sui media e per diverso tempo . Spero che la bambina di rimetta in sesto e senza danni permanenti .

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