CHIUSA L’ALCAR DI VAIE, OPERAI A CASA: “SITUAZIONE CRITICA”

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VAIE – Una doccia fredda: da lunedì 12 ottobre lo stabilimento dell’Alcar resterà chiuso. Tutti i lavoratori rimarranno a casa, “salvo comandati”: fino a questa settimana gran parte dei dipendenti era ancora in cassa integrazione, ma l’attività della fabbrica non era mai stata interrotta completamente. Ora circa 160 dipendenti rischiano il posto di lavoro.

Invece adesso è arrivata la comunicazione ufficiale da Lecce, dove c’è la sede legale. L’azienda ha problemi di liquidità per comprare materiale e riavviare la produzione. Dopo l’arresto dei proprietari viene amministrata da un giudice, che non ha autorizzato gli ultimi investimenti per acquistare le nuove forniture e riprendere l’attività in fabbrica. “Siamo molto preoccupati – spiegano i sindacati – abbiamo richiesto un incontro con i prefetti di Torino e Lecce in modo da sbloccare la situazione e far ripartire la produzione..ma non è facile”.

Il 17 luglio i vertici dell’azienda hanno presentato un’istanza di concordato preventivo in bianco al tribunale fallimentare di Lecce. L’obiettivo è quello di trovare un nuovo proprietario che possa salvare gli stabilimenti di Vaie e Lecce.

La situazione all’Alcar era già difficile da tempo, ma è precipitata a metà giugno con l’arresto di Roberto Ginatta, del figlio Matteo Orlando Ginatta e della segretaria Giovanna Desiderato per varie ipotesi di reato: riciclaggio, autoriciclaggio e bancarotta fraudolenta.

Il giudice aveva disposto il sequestro preventivo dell’intero complesso aziendale della holding Mog srl di Matteo Orlando Ginatta, che controlla indirettamente la Alcar Industrie srl con sedi in Valsusa (a Vaie) e a Lecce. La società sequestrata è stata affidata a un amministratore giudiziario.

La comunicazione del sindacalista Toni Inserra: “Il giorno 9 ottobre è stato convocato, su richiesta Aziendale e con carattere di urgenza, un incontro sindacale in tele conferenza a cui hanno partecipato per parte sindacale FIM CISL e FIOM CGIL di Torino e Lecce unitamente alla RSU di stabilimento. In questa sede l’azienda ha comunicato l’impossibilità temporanea all’approvvigionamento di parte dei beni e dei servizi utili alla produzione. Situazione derivante dal provvedimento autorizzativo del tribunale di Lecce. Atto che limita ad importi di spesa minimi per singolo fornitore. Inoltre l’azienda ha dichiarato che pur essendo in presenza di liquidità finanziaria, tale atto preclude di fatto la continuità aziendale. Annunciando che già da lunedì 12 ottobre fermava le linee produttive in attesa di rettifica del provvedimento del tribunale di Lecce. A fronte di queste dichiarazioni verbali da parte dell’azienda, le organizzazioni sindacali di Torino e Lecce si sono immediatamente attivate richiedendo un incontro urgente ai Prefetti di Torino e Lecce espimendo forte preoccupazione per le possibili conseguenze su gli oltre cinquecento lavoratori di Vaie e Lecce” spiega ancora Inserra della Fiom Cgil.

Comunicato Aziendale Alcar Vaie

 

 

 

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7 COMMENTI

  1. Eh si, questo avviene spesso quando per fare soldi gli imprenditori commettono reati.E va bene che un’imprenditore di una nota azienda col monopolio non e’ stato arrestato altrimenti in tutta Italia ci sarebbero moltissime persone con lo stesso problema. Il reato questo imprenditore l’ ha fatto ma e’ stato definito reato solo nel 2015 e le contestazioni riguardano anni precedenti .

  2. visto che TELT ha sempre affermato (e molti sindaci avvallato) che con la costruzione della linea TAV si sarebbero creati migliaia di posti di lavoro è giunta l’ora di metterla in pratica.
    LI ASSUMA TELT

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