VALSUSA, CHIUSURA DI TECNOSITAF E LICENZIAMENTI: “VOGLIAMO CERTEZZE”

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COMUNICATO DEI SINDACATI DEI LAVORATORI TECNOSITAF CGIL – CISL – UGL

SUSA/TORINO – Oggi la delegazione sindacale ha incontrato la controparte per gli aggiornamenti sullo stato di avanzamento delle attività di liquidazione Tecnositaf, presenti il liquidatore, Salvatore Sergi e Unione Industriale.
Nonostante il liquidatore abbia comunicato l’assenza di criticità e la continuità con i fornitori, l’affido della valutazione economica societaria ad una Società terza di revisori, il mantenimento della flotta dei veicoli assegnati, oltre alla garanzia della continuità della commessa ADF fino a termine, nonostante tutto questo le OOSS (Organizzazioni Sindacali), pur prendendo atto delle comunicazioni aziendali, non ritengono soddisfacenti le risposte ricevute, poiché prive delle garanzie dei livelli occupazionali già richiesti nel precedente tavolo.
Ribadiamo la necessità di avere dati puntuali già richiesti nell’incontro precedente e dei quali non abbiamo avuto alcun riscontro. Resta incerto, inoltre, il tema della garanzia occupazionale di tutto il personale dipendente, tema che per le rappresentanze sindacali è il principale punto di interesse e del quale chiediamo garanzia immediata.
Allo stato attuale gli organici Tecnositaf restano pressoché invariati rispetto all’ultimo incontro: a parte l’uscita di due colleghe tra il personale diretto ed un collega tra i somministrati, la restante forza lavoro resta immutata.
Le OOSS, chiarito il principio per il quale non si ritiene ipotizzabile né opportuno anche un solo esubero, ribadiscono al liquidatore ed ai presenti di parte datoriale la necessità stringente ed immediata di condividere da subito la disponibilità all’assorbimento all’interno del gruppo SITAF di colleghe e colleghi che non dovessero rientrare nell’ipotizzata attività di cessione di ramo d’azienda, come dichiarato dalla controparte.
Le OOSS rigettano immediatamente l’ipotesi che qualcuno possa rimanere fuori da una qualsiasi attività che sarà messa in campo, riteniamo infatti non ci sia alcuna ragione economica, organizzativa, deontologica, etica, morale e sociale tale per cui si possa anche solo ipotizzare tale scenario.
Proprio per il mantenimento di tutte e tutti abbiamo proposto di procedere immediatamente con un accordo di salvaguardia dei livelli occupazionali all’interno del gruppo Sitaf, inoltre non è chiaro quale potrebbe essere il criterio oggettivo che pregiudicherebbe la continuità occupazionale degli attuali dipendenti Tecnositaf. Competenze? Se così fosse, quali? Anzianità? Carichi di famiglia? Oppure, dobbiamo temere, rapporti personali consolidati?
Pare evidente a tutti che non esista certezza per nessuno!
Teniamo inoltre a precisare che qualsiasi sia, tra questi, il criterio di scelta che azienda e liquidatore dovessero scegliere, il risultato sarà comunque distante dalle richieste portate al tavolo, ossia che non accetteremo alcun esubero, mentre l’azienda dichiara che una ricollocazione del 90% del personale sarebbe da loro considerata un enorme successo.
Non crediamo di dovere ulteriormente sottolineare che allo stato attuale dei fatti è a rischio la continuità occupazionale di chiunque. Pretendiamo da subito che il gruppo si faccia carico della richiesta fatta dalle OOSS e che, prima dell’ultimo incontro calendarizzato con il liquidatore, si programmi un tavolo per definire un accordo di intenti per la continuità occupazionale di tutto il personale attualmente in forza.
Se a strettissimo giro di posta non avremo riscontri ci attiveremo aprendo uno stato di agitazione con conseguente mobilitazione.
Non intendiamo arrivare al fondo del percorso dei 90 giorni per sentirci dire che il piano presentato al socio prevedrà esuberi….da subito dovremo attivarci tutte e tutti per garantire la nostra occupazione e quella dei nostri colleghi. Il lavoro è dignità, non potranno essere i lavoratori a pagare il conto di scelte economiche spregiudicate. Non lo permetteremo. UNITI SI VINCE.

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5 COMMENTI

  1. Fino a qualche mese fa i dipendenti tecnositaf andavano a bollare e poi si facevano gli affari loro usando mezzi e materiali della ditta …. Ecco cosa succede a tirare la corda

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