VALSUSA, CROLLA UN PONTEGGIO IN PIAZZA AD AVIGLIANA

Condividi
FacebookTwitterWhatsAppMessengerEmailLinkedIn

AVIGLIANA – Nel pomeriggio di venerdì 7 marzo, in piazza del Popolo ad Avigliana, è crollato il ponteggio della ex caserma della guardia di finanza: si tratta del cantiere per riaprire l’ex Casa del Popolo, realizzato dal Comune con i fondi europei Pnrr. Fortunatamente sotto il ponteggio, in quel momento, non passava nessuno. L’incidente ha causo forti rallentamenti al traffico. Le ragioni del crollo sono ancora da confermare ufficialmente: una delle ipotesi è che sia stato causato dalla rimozione prematura dei punti di ancoraggio e fissaggio. Potrebbero essere stati tolti per ripristinare i fori sulla facciata, senza un adeguato smontaggio progressivo del ponteggio: quindi la struttura ha perso stabilità e ha ceduto. “Questa procedura andrebbe fatta gradualmente, smontando il ponteggio in sicurezza e ripristinando i fori man mano, proprio per evitare rischi di crollo. Probabilmente c’è stata una mancanza di coordinazione o una valutazione errata dei tempi di lavoro” spiega a ValsusaOggi un tecnico esperto di cantieristica.

FacebookTwitterWhatsAppMessengerEmailLinkedIn
Condividi
© Riproduzione riservata

16 COMMENTI

  1. Ci rendiamo conto che affidiamo lavori ad imprese del brusacoeur. E le paghiamo con soldi nostri. Probabilmente questa impresa non esisterà più

  2. Un ponteggio dovrebbe essere ancorato alla stessa struttura del palazzo…. basta il cedimento del terreno o il vento per coricarlo verso l’ esterno , poi lo so già che qualcuno dirà che è colpa della manodopera straniera ,che statisticamente è possibile e le assicurazioni garantiscono i danni ,per fortuna nessuno si è fatto male consideriamolo un monito per tutti e specialmente per chi gestisce i beni dello Stato.

    • Cosa viol dire manodopera? Ci sono precise figure responsabili!
      Quale carico potrà mai gravare sul terreno di fornte alle case ?

  3. Un’impresa mi ha detto che , trattando il lavoro, è stata invitata varie volte a produrre ulteriori ribassi. Alla fine quel lavoro all’impresa costerà 1/3 del prezzo che riceverà per il lavoro svolto. Ciò significa che i due terzi sono utile di i impresa. I lavoratori, assicurati davvero, assicurati per finta, non assicurati.. ricevono la metà di quanto servirebbe a sfamarli. La questione non è dei lavoratori extracomunitari, perchè quel tipo di nero è molto diffuso in Italia e produce guadagni immensi a chi lo pratica. Purtroppo spesso a commissionare i lavori sono piccoli proprietari, che si sentono titolati a praticarlo perchè nello stato ” tutti rubano” . A rubare sono anche i committenti. Nei lavori pubblici l’enorme guadagno non va ai piccoli proprietari, ma a una cosa che in vari casi si chiama mafia, o tangente, o rimborso a impiegati n” malpagati” . C’è chi da e chi prende, e cosa è sicuro c’è un governo che sta facendo di tutto per evitare di pulire i colletti bianchi legati all’operazione, e cioè i diretto ri lavori, i direttori della sicurezza, i committenti disattenti o pronti a dire che la colpa è di qualcun altro. PER ME LA COLPA E’ DI QUELLI CHE PRATICANO IL NERO, OVVIAMENTE NON SOLO IN EDILIZIA MA ANCHE NELLE LIBERE PROFESSIONI. La colpa è di quelli che criticano il nero quando lo praticano altri, ma si autoassolvono quando lo praticano loro . Comunque calma, ci sarò un’indagine che colpira marginalmente il fenomeno, per non impedirlo.
    CC di Avigliana.

  4. Dato che il nido sull’albero a destra nelle foto ha mostrato ottima stabilità, anche dopo le giornate di vento, consiglierei l’Amministrazione di interpellare il pennuto in qualità di consulente per i progetti, la prossima volta!

Che cosa ne pensi? Scrivici la tua opinione

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.