
Un bilancio dell’amministrazione 2019-2024
Mercoledì 22 gennaio si è formalmente concluso il mandato del Consiglio delle Aree Protette Alpi Cozie designato dalla Regione Piemonte nel 2019. Un quinquennio ricco di sfide e realizzazioni grazie all’impegno dei consiglieri che hanno saputo traghettare l’Ente attraverso periodi particolarmente complessi come la pandemia e l’avvicendamento di presidente
e direttore e di cui viene tracciato un bilancio.
Composizione
Durante la legislatura 2019-2024, il Consiglio delle Aree Protette Alpi Cozie, designato dal Presidente della Giunta Regionale del Piemonte su indicazione della Comunità delle Aree Protette Alpi Cozie, è stato composto da:
1) Paola Borra in rappresentanza del Parco Naturale della Val Troncea.
2) Antonio Chiadò Fiorio Tin in rappresentanza del Parco Naturale del Gran Bosco di Salbertrand.
3) Remo Tabasso in rappresentanza del Parco Naturale dei Laghi di Avigliana.
4) Roberto Totino in rappresentanza del Parco Naturale Orsiera Rocciavré.
5) Giovanni Rolle in rappresentanza delle Associazioni Agricole.
6) Franco Trivero in rappresentanza delle Associazioni Ambientaliste.
Un dato economico
A dimostrazione del lavoro svolto, spicca un dato economico quantitativo: nel corso del mandato a fronte di una sostanziale stabilità di personale, il bilancio per competenza (assestata) è infatti passato da 5.828.121,57 euro nell’anno 2019 a 8.825.370,80 euro dell’anno 2024 a cui si sommeranno ancora alcuni progetti di importi considerevoli che sono attualmente in fase di istruttoria. Tali risorse hanno una evidente impatto posotivo sul territorio dell’Ente in termini di interventi e di importanti ricadute occupazionali su larga scala. Da un punto di vista qualitativo, si sottolinea che nel corso dell’ultimo biennio il Consiglio dell’Ente ha approvato tutte le delibere all’unanimità grazie a un lavoro di coordinamento, collaborazione e mediazione da parte del Presidente e di tutti i Consiglieri.
Pianificazione
Piani d’area
Su proposta della Comunità delle Aree Protette Alpi Cozie, il Consiglio dell’Ente ha avviato la revisione oppure la redazione ex novo dei Piani d’area dei quattro Parchi Naturali. Si tratta di un impegno molto gravoso economicamente, quantificato intorno a 100.000 euro per ciascun parco, che viene affrontato tramite accantonamenti annuali di fondi in avanzo a disposizione dell’Ente e tramite un co-finanziamento da parte di Regione Piemonte. Il lavoro è iniziato nel 2022 con l’avviamento del processo partecipativo attraverso il coinvolgimento delle Amministrazioni territorialmente interessate. Nel 2024 è stata svolta la verifica di assoggettabilità alla Valutazione Ambientale Strategica per il Parco Naturale della Val Troncea ed è stata affidata a un gruppo di professionisti la sua redazione che consentirà di ottenere gli elaborati del relativo Piano d’area entro la fine del 2025. La medesima procedura verrà avviata per il Piano d’Area del Parco Naturale dei Laghi di Avigliana. L’iter proseguirà negli anni seguenti per il Parco Naturale del Gran Bosco di Salbertrand e il Parco Naturale Orsiera Rocciavré, di cui sono stati recentemente redatti i Piani naturalistici che forniscono il quadro conoscitivo completo necessario per avviare il percorso.
Piani naturalistici
I Piani naturalistici con valenza di Piano di gestione del Parco Naturale del Gran Bosco di Salbertrand e relativo sito Rete Natura 2000, del Parco Naturale Orsiera Rocciavré e relativo sito Rete Natura 2000 e il Piano di gestione del sito Rete Natura 2000 Rocciamelone sono stati redatti e sottoposti a parere della Comunità delle Aree Protette e a consultazione pubblica. L’intera documentazione è stata inoltrata a Regione Piemonte per approvazione definitiva.
Piani pastorali
Sono stati redatti i Piani Pastorali Foraggeri del comprensorio di pascolo di Montebenedetto (Parco Naturale Orsiera Rocciavré, di proprietà dell’Ente) e del comprensorio Alpe Tour (sito Rete Natura 2000 Rocciamelone) che contribuiscono a una gestione più sostenibile delle risorse pastorali e sono utili ai fini dell’aggiudicazione di contributi ai conduttori dei terreni.
Interventi straordinari
Durante gli ultimi anni del mandato, si sono aperte diverse possibilità di finanziamento per interventi straordinari a valere sui Fondi Strutturali Europei. L’Ente ha potuto aderire a numerosi bandi anche grazie all’ottimo lavoro preparatorio svolto negli anni precedenti, durante i quali sono state investite puntuali risorse per la predisposizione di progetti preliminari indispensabili al buon esito delle candidature. Pur con personale assai limitato, sono stati raggiunti importanti obiettivi che apportano oltre 3.635.000 euro di risorse, con una evidente ricaduta territoriale anche sotto il profilo del coinvolgimento di operatori del territorio per i servizi di progettazione e realizzazione degli interventi. Si elencano di seguito i principali progetti aggiudicati o in fase di avanzata candidatura.
– Riqualificazione fluviale del torrente Chisone. Ampio e innovativo progetto, che si inserisce nell’ambito della recente Restoration Law europea, sviluppato dall’Ente come capofila di un partenariato con Comune di Pragelato, Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea, Città Metropolitana di Torino e in seguito sostenuto anche dalla Compagnia di San
Paolo. Aggiudicato per un importo totale di 1.200.000 euro. Inizio dei lavori nell’anno 2025.
– Sistemazione dissesti sulla Strada per il Colle della Vecchia (Parco Naturale Orsiera Rocciavré) e sul Sentiero dei Franchi (Parco Naturale Gran Bosco di Salbertrand). Fondi FESR aggiudicati per un importo totale di 499.393 euro. Intervento sul Sentiero dei Franchi concluso, mentre al Colle Vecchia i lavori sono previsti nell’anno 2025.
– Sistemazione della strada che conduce al rifugio Selleries (Parco Naturale Orsiera Rocciavré). Fondi FESR aggiudicati per un importo totale di 385.500 euro. Inizio dei lavori nell’anno 2025.
– Sistemazione del sentiero a partire da Fontana Gerpula (Parco Naturale Orsiera Rocciavré, Comune di Bussoleno). In corso di esecuzione progettazione preliminare, in attesa di assensi. Fondi FESR per un importo totale di circa 300.000 euro, da candidare nel 2025.
– Efficientamento energetico delle sedi dell’Ente. Predisposto progetto sulle sedi di Avigliana e Salbertrand. Fondi FESR per un importo totale di 1.392.829 euro, in fase di istruttoria.
– Progetto di miglioramento di zone umide e pascoli nel Parco Naturale Gran Bosco di Salbertrand. Fondi CSR per un importo totale di 157.497 euro. Avvio dei lavori nell’anno 2025.
– Rifacimento Bivacco Clapis: risorse accantonate con avvio dei lavori nell’estate dell’anno 2025.
Progetti di ricerca e gestione ecologica
Al fine di perseguire la principale finalità dell’Ente, cioè il miglioramento dello stato di conservazione di habitat e specie, sono stati attivati numerosi progetti europei in partenariato con altri enti regionali e con le confinanti regioni francesi.
– Alcotra Italia-Francia “Biodivtouralp”. Un progetto volto all’analisi e gestione degli impatti delle attività turistiche sulla biodiversità. Sul territorio dell’Ente, in particolare, si lavora sulla Strada dell’Assietta e sugli impatti della pratica dell’heliski sulla fauna. Budget totale per l’Ente: 498.750 euro.
– Alcotra Italia-Francia “Aclimo”. Un progetto volto a indagare gli impatti del cambiamento climatico sulla biodiversità, con particolare riferimento alla gestione della risorsa acqua, anche mediante analisi e supporto delle attività di alpeggi e rifugi. Budget totale per l’Ente: 364.375 euro.
– Progetto Life “Predator”. Un progetto finalizzato al contenimento del pesce siluro nei Laghi di Avigliana. Il silurus glanis è una specie esotica invasiva introdottasi nei Laghi di Avigliana per causa antropica che ha fortemente condizionato la qualità ecologica degli ecosistemi acquatici. Budget totale per l’Ente: 138.139 euro.
– Progetto Life “WolfAlps EU”. Un ampio progetto a cui l’Ente ha lavorato molto per la gestione della specie lupo sia dal punto di vista della conservazione che del supporto agli allevatori e alla gestione dei conflitti. Il progetto si è svolto tra il 2019 e il 2024 ma l’Ente e tutti gli altri partner si sono impegnati per proseguire alcune azioni per ulteriori cinque anni.
– La carta europea sulla biodiversità. È nata in seguito alla positiva collaborazione tra partner italiani e francesi nell’ambito del progetto denominato “Pitem Biodivalp” per creare un tavolo permanente di confronto tra tutti i partner anche in previsione di ulteriori candidature a progetti Alcotra.
Monitoraggio delle componenti ambientali
– Monitoraggio ai sensi ex art. 17 Direttiva Habitat. La collaborazione tra l’Area Vigilanza e la neonata Area Biodiversità ha permesso l’incremento e l’estensione a tutti i Siti Natura 2000 gestiti dall’Ente delle attività di monitoraggio obbligatorio previste dalla Direttiva Habitat, permettendo in tal modo una migliore definizione dello stato di conservazione di molte componenti e talvolta confermando la presenza di specie non segnalate da tempo (Triturus carnifex e Austropotamobius pallipes ad Avigliana).
– Censimenti faunistici di ungulati. Con la collaborazione dell’Area Biodiversità, nel quinquennio 2019-2024 è proseguito il lavoro ormai decennale dell’Area Vigilanza nell’ambito dei censimenti degli ungulati, con particolare riferimento a capriolo, camoscio, stambecco e cervo.
– Monitoraggio avifauna. Tra le numerose attività come Centro di Referenza “Avvoltoi e rapaci alpini”, il personale di vigilanza ha organizzato le edizioni annuali della “Giornata Internazionale del Gipeto”, coordinando personale e numerosi volontari sul territorio dell’Ente. Ha inoltre partecipato alle attività di monitoraggio degli uccelli acquatici che si tengono annualmente, in collaborazione con altri EGAP e sotto il coordinamento di ISPRA. Infine, nell’ambito delle attività come Centro di referenze “Tipica fauna alpina”, l’Area Vigilanza e l’Area Biodiversità hanno portato avanti i consueti monitoraggi annuali di pernice bianca, coturnice e gallo forcello.
– Progetto “Monitoraggio della biodiversità animale in Ambiente Alpino”. Il progetto monitora una serie di gruppi animali, con l’obiettivo di identificare e documentare i cambiamenti che possono avvenire nel corso del tempo, come conseguenza dei cambiamenti globali. Le attività di progetto sono ripetute per un biennio ogni quattro anni, a partire dal 2007, l’Ente ha nuovamente collaborato con le attività degli anni 2018, 2019 e 2024, insieme ai Parchi nazionali partner di progetto (Enti Parco Gran Paradiso, Dolomiti Bellunesi, Stelvio e Val Grande).
– Progetto “Aree Protette delle Alpi Cozie” su piattaforma I-Naturalist. Il progetto di citizen science attivo sulla piattaforma I-Naturalist conta 138 membri, rappresentati da dipendenti dell’Ente, molti collaboratori e volontari. Nato nel 2016, ad oggi raccoglie ben 83.240 osservazioni per più di 4.000 specie, a testimonianza dell’incredibile biodiversità del territorio gestito dall’Ente e della sentita partecipazione di pubblico e personale.
– Carabus cychroides. L’attività con il progetto Alcotra-Pitem ha permesso di effettuare uno studio approfondito su questa specie stenoendemica del territorio gestito dall’Ente, dunque di grande valore conservazionistico, individuando le linee gestionali e contribuendo alla definizione degli obiettivi di conservazione di Siti Natura 2000 in cui è presente. L’attività scientifica ha inoltre permesso l’inserimento della specie all’interno della Lista Rossa IUCN relativa alla regione europea, ponendo così l’accento sulla necessità di tutelarla.
– Censimento delle falene del Sito del Gran Bosco di Salbertrand. Su iniziativa del personale dell’Area Vigilanza, si è svolto, nell’area del Gran Bosco di Salbertrand, il censimento di questo gruppo poco conosciuto. L’attività ha portato alla realizzazione di due poster didattici e del pieghevole “Ali di luna”, una particolarità nel panorama divulgativo della
Regione Piemonte.
Gestione del patrimonio
Durante il mandato si sono forniti vari indirizzi alla Direzione dell’Ente per una gestione più oculata dell’ampio e diversificato patrimonio che l’Ente ha in proprietà oppure in concessione.
– Certosa di Montebenedetto. Oltre a redigere gli strumenti di pianificazione pastorale, i terreni e i locali della Certosa sono stati dati in affitto al fine di un loro utilizzo come alpeggio e come foresteria. L’Ente ha inoltre avviato la ricerca fondi (80.000 euro stanziati dalla Regione Piemonte per il 2025) per apportare migliorie e per mettere in sicurezza alcune componenti (es. arco correria).
– Gestione beni immobili. A seguito di una puntuale valutazione costi/benefici, si è deciso di dismettere la struttura presente al campeggio di Pian dell’Alpe (Usseaux) e quella presente all’Argiassera (Bussoleno) che sono state restituite ai relativi Comuni. Al contrario sono state apportate migliorie al bivacco del Beth ed è proseguita la collaborazione con l’Associazione Maffeo per la ricostruzione del bivacco Clapis che potrà essere eseguita nell’anno 2025.
– Manutenzione del territorio. È proseguita negli anni l’attività di miglioramento della sentieristica grazie al lavoro degli operai dell’Ente talvolta in collaborazione con altre realtà associative territoriali. In particolare, si sono concentrate le energie nelle seguenti attività:
1) Esecuzione di puntuali interventi di manutenzione.
2) Garanzia di formazione specializzata per il personale e fornitura di dpi e attrezzatura necessari.
3) Sottoscrizione di Convenzioni con Città Metropolitana, Enti Locali, Associazioni e gestori di rifugi per gestire le segnalazioni e le diverse necessità;
4) Partecipazione a specifici progetti, in particolare il progetto di cammino attraverso il pinerolese “Strade dei Forti” sostenuto dalla Fondazione San Paolo.
Si segnala che l’Ente ha destinato risorse per l’assunzione di personale stagionale in modo da potenziare l’organico per tali attività sopperendo alle carenze in dotazione organica.
Cultura e fruizione
Anche nell’ambito della promozione culturale e della fruizione l’Ente ha notevolmente incrementato e migliorato le attività.
– Ecomuseo Colombano Romean. Sono proseguite le attività di organizzazione visite e di pubblicazione dei Cahier sugli aspetti più significativi della cultura tradizionale del territorio. Dal 2019 fino al 2024 sono stati stampati e presentati quattro nuovi titoli.
– Eventi culturali. Nonostante un’interruzione nell’inverno 2023-2024, prosegue con grande successo l’iniziativa Chantar l’Uvern che ha saputo superare la stagione della pandemia e continua a registrare un incremento di appuntamenti (superata quota cento nel 2025). Relativamente alla stagione estiva, continua a crescere la rassegna presso la Certosa di
Montebenedetto con mostre e spettacoli, oltre alle iniziative di divulgazione scientifica gestite dal personale delle Aree Protette nei periodi di maggiore frequentazione turistica delle valli. Da segnalare, inoltre, la fattiva collaborazione avviata nel 2023 e 2024 con il Sestriere Film Festival che ha consentito di organizzare due serate e proiettare materiale filmato prodotto dall’Ente in occasione della manifestazione e del Festival delle Foreste di Bergamo, organizzato dalla medesima associazione.
– Elenco guide. Nel 2020 è stato costituito il gruppo delle Guide ufficiali dei Parchi Alpi Cozie tramite una selezione per valutare i profili dei candidati. Poiché la validità dell’elenco è triennale, nel 2023 è stato rinnovato il gruppo con il coinvolgimento di un’apposita commissione di valutazione in cui sono stati coinvolti anche i rappresentanti delle principali associazioni di categoria. Attualmente l’elenco comprende ventuno accompagnatori naturalistici a cui vengono affidate tutte le attività di accompagnamento, sia quelle rivolte alle scuole, sia quelle rivolte al pubblico generico. In generale, con l’istituzione del nuovo elenco, è aumentato notevolmente il numero di proposte e il numero di persone che partecipano alle iniziative. Grazie a fondi provenienti dai progetti europei, è in corso una generale riorganizzazione del catalogo di attività rivolte alle scuole.
– Servizi ai fruitori. Dall’estate 2023, è aumentata la presenza di personale nei punti informativi e di maggior frequentazione sul territorio per fornire un servizio di accoglienza ai fruitori delle Aree Protette tramite l’assunzione a tempo determinato di sei persone (prevalentemente guide ufficiali dei Parchi Alpi Cozie) a coprire i mesi da giugno fino a settembre. Nelle giornate di chiusura alle autovetture della Strada dell’Assietta (mercoledì e sabato nei mesi di luglio e agosto), si è garantita la presenza di personale qualificato nei punti di sbarramento sia a presidio dell’area, sia a scopo informativo per i frequentatori. Grazie alla presenza di personale assunto stagionalmente e a personale dell’Ente, è stata ampliata la partecipazione promozionale a fiere e manifestazioni sul territorio.
Gestione dell’Ente
Durante il mandato è stato necessario affrontare la sostituzione del Presidente a seguito di dimissioni e la sostituzione del Direttore a seguito di quiescenza. Si è proceduto inoltre con una riorganizzazione operativa dell’Ente tramite la creazione di un’area di lavoro definita “Area Biodiversità”, nata da una costola dell’Area Tecnica per una gestione più mirata delle attività di conservazione ecologica. È stato poi costruito un nuovo sistema per la gestione della performance dell’Ente e sono stati approvati tutti i principali strumenti e regolamenti per la gestione delle attività richiesti dalla vigente normativa ma ancora mancanti. Infine, si da atto che, nonostante i noti pesanti incrementi di costi che l’Ente ha subito nel corso degli ultimi anni per l’approvvigionamento di forniture e servizi e il ridotto ammontare del contributo regionale annuale per la gestione, l’Ente, grazie ad economie di scala e al recupero di risorse alternative, ha mantenuto un costante e corretto andamento economico-patrimoniale.
Regolamento e statuto
In relazione al Regolamento delle Aree Protette, come previsto dalla L.R. 19/2009, è stato svolto un intenso lavoro di redazione delle bozze anche mediante l’istituzione di uno specifico gruppo di lavoro con membri nominati dalle diverse amministrazioni. Purtroppo non è stato possibile giungere alla conclusione di questo percorso per mancanza di accordo all’interno della Comunità. È stato invece rinnovato lo Statuto dell’Ente sulla base dei nuovi modelli predisposti dalla Regione Piemonte. Il nuovo Statuto è stato approvato dal Consiglio e dalla Comunità, ma attualmente risulta ancora in attesa di approvazione da parte della Regione Piemonte.
Le dichiarazioni del Presidente Alberto Valfrè
“Quando venni incaricato della Presidenza delle Aree Protette Alpi Cozie, mi dissero che sarei finito in una polveriera. Dico solo che oggi il Parco assomiglia più ad una miniera, piena di natura, attività, finanza, progettualità, additata ad esempio dal sistema regionale. Ritengo che ci sia ancora da lavorare per migliorare ulteriormente il nostro Ente, ma che le potenzialità ci siano. E sono convinto che i miei sforzi non avrebbero potuto produrre frutto se non avessi avuto dalla mia parte la direzione del Parco, il personale con cui mi sono interfacciato in questi anni, l’intero consiglio di amministrazione ed i sindaci del territorio: tutte figure competenti, cui posso soltanto dire grazie”.
Le dichiarazioni dei consiglieri
Paola Borra
“Devo innanzitutto complimentarmi con la presidenza e la direzione dell’Ente per aver avviato un progetto ambizioso e necessario come la riqualificazione del Torrente Chisone nel Parco Naturale della Val Troncea. Un ottimo risultato ottenuto anche grazie al lavoro di un Consiglio dell’Ente particolarmente disponibile e collaborativo”.
Antonio Chiadò Fiorio Tin
“Il clima di ascolto e collaborazione con il territorio è l’aspetto secondo me più significativo del mandato che si è appena concluso, incentrato su un sentimento di empatia e di condivisione delle responsabilità e delle competenze. Questo approccio, insieme alla ridefinizione dei Piani d’Area, lascerà un segno indelebile sugli assetti dell’Ente Parco nel futuro”.
Remo Tabasso
“Al di là delle finalità di un Ente Parco definite per legge, ritengo che in questo quinquennio abbiamo lavorato molto bene nel delineare una nuova strategia di convivenza tra esseri umani e natura. Sia a livello di gestione, sia di tutela ambientale abbiamo creato un patrimonio di conoscenze sempre più prezioso, per fronteggiare gli effetti del cambiamento climatico”.
Roberto Totino
“Non sono stati cinque anni facili, se pensiamo alla pandemia che ci ha colpiti a pochi mesi dal nostro insediamento e ai cambiamenti che hanno investito prima la presidenza e poi la direzione dell’Ente Parco. Ma siamo stati in grado di affrontare le difficoltà e di lavorare sempre con grande concordia, come testimoniano le numerose deliberazioni approvate
all’unanimità da tutto il consiglio”.
Giovanni Rolle
“Durante questo mandato abbiamo cercato di lavorare in maniera unitaria con l’obiettivo di tenere insieme tutela ambientale e sviluppo del sistema economico locale. Operiamo in un quadro di risorse limitate, e occorre necessariamente darsi priorità e fare delle scelte; sono convinto che la revisione dei piani d’area potrà aprire nuovi spazi ed opportunità anche per le imprese agricole che lavorano nei nostri parchi. Un grazie infine al Direttore (anzi ai Direttori) e a tutto il personale dell’Ente, per la competenza, l’impegno quotidiano nel proprio ruolo, l’attenzione e la disponibilità dimostrate”.
Franco Trivero
“Come rappresentante delle Associazioni Ambientaliste, ho perseguito l’obiettivo di cercare una sintesi tra le esigenze di tutela ambientale e di sostegno alle attività del territorio come agricoltura e turismo. Grazie alla condivisione e alla collaborazione con gli altri consiglieri, con il Presidente e con il Direttore, abbiamo portato a conclusione un lavoro di alto profilo”.












VEDREMO POI I RISUKTATI…
Una quantità di progetti. Vedremo i risultati per valutarli.
Interventi manutenzione sul territorio ricadente in Comune di OULX? Interventi a salvaguardia ambientale?? Vedremo….. in proposito sono molto scettica.