CHIOMONTE, I FRANCESI GESTIRANNO LE PISTE DI SCI A PIAN DEL FRAIS

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L’incontro del 30 ottobre a Chiomonte tra i rappresentanti di Val Cenis e il Comune (foto dal sito “I love Ski”)

di FABIO TANZILLI

CHIOMONTE – Arriveranno i francesi dal Moncenisio a gestire gli impianti sciistici di Pian del Frais, una volta che il Comune li avrà acquistati dal privato. Durante la riunione tenutasi nella frazione il 18 gennaio, il capogruppo in consiglio comunale Carlo Vigliano ha annunciato questa ipotesi. Ci sono stati già degli incontri tra il Comune e la società francese di Val Cenis per la futura gestione del Frais: “Per quanto riguarda la futura gestione degli impianti, una volta risolto il problema della compravendita di quelli privati – viene scritto nel verbale – Vigliano ha dichiarato che, negli incontri avuti dal Comune con la società francese Val Cenis, è apparso un chiaro interesse da parte di questa società per occuparsi di quelli del Frais”.

Il 30 ottobre 2019 il Comune di Chiomonte ha avviato una prima collaborazione con il Comune di Val Cenis e l’amministrazione comunale di Chiomonte, con il sindaco Garbati, ha incontrato i francesi per avviare la partnership turistica: un “accordo di solidarietà”. Erano presenti Jacques Arnoux, sindaco della Val Cenis, Paul Chevallier, presidente della società degli impianti della Val Cenis e il direttore della stazione Yves Dimier. Secondo quanto riporta il quotidiano francese “Le Dauphinè”, “il primo cittadino di Val Cenis, Jacques Arnoux, ha parlato inizialmente di assistenza tecnica a beneficio della piccola località italiana. In seguito si vorranno sviluppare queste riflessioni per andare oltre, con una collaborazione tra le due stazioni sciistiche”.

I francesi della Société d’Economie Mixte du Mont-Cenis, gestiscono e commercializzano l’area sciistica della Val Cenis, con 125 km di piste e 29 impianti, ad un’altitudine tra i 1300 e i 2800 m, nell’Alta Maurienne Vanoise, ai piedi del Moncenisio.

La Sem du Mont Cenis è una società per azioni in attività da 12 anni. Il presidente è Paul Chevallier. Secondo i numeri del bilancio 2019 ha avuto un fatturato di circa 12,8 milioni di euro, con un utile netto di 133mila euro, dando lavoro a 72 persone.

Prima di arrivare ai nuovi gestori bisognerà comprare gli impianti dalla Dedalo, che da quest’anno ha riaperto le piste di Chiomonte. A tal proposito c’è un accordo scritto fra il Comune e la Dedalo sulla compravendita che prevede, secondo quanto emerso nella riunione di sabato al Frais, “la realizzazione di un’ulteriore perizia finale asseverata a compendio di quelle già esistenti, fra cui una sulle piste che prevede solo i costi per la realizzazione a nuovo delle stesse”. Sarà nominato anche un garante dal Politecnico di Torino, che supporterà il Comune nel valutare la perizia finale. L’accordo prevede anche la fine di tutti i contenziosi che da anni riguardano il Pian del Frais: dalla questione dell’usucapione dei terreni alle cause con gli ex gestori della Pdf, ecc.

Bisogna però trovare i soldi pubblici per la compravendita: nell’incontro al Frais, il capogruppo Vigliano ha sottolineato che “il Comune sta cercando le risorse finanziarie per l’acquisto degli impianti, innanzitutto presso la Regione Piemonte”. A tal proposito, il sindaco Garbati ha precisato che “al momento non c’è nessun accordo scritto che impegna la Regione a stanziare i soldi” per consentire al Comune di comprare gli impianti privati della Dedalo: “Solo parole e buone intenzioni”. A tal proposito, un ulteriore aiuto economico potrebbe arrivare dalla vendita di alcune proprietà pubblica, “come l’azienda elettrica municipale e la partecipazione azionaria in Valle Dora Energia”. Tornando agli impianti, il Comune ha ribadito la volontà di “completare la manutenzione della seggiovia Frais-Sauzea e di avviare quanto prima quella della Chiomonte Frais, per la loro possibile fruizione in corso dell’anno”.

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8 COMMENTI

    • ma prima di dire inesattezze leggete i giornali e informatevi meglio FCA cosa centra e una fusione tra due colossi dell’automobile non una cessione sveglia

      • è una cessione con maggioranza francese in consiglio di Ammnistrazione. Quindi comanda chi ha la maggioranza …o no?…….sveglia

  1. mi sorge spontanea una piccola questione non insignificante………………… e se DEDALO alias Cerutti non vendesse i suoi impianti come ha fatto negli ultimi 15 anni , giocando a rimpiattino con le amministrazioni comunali ?????

  2. Bene per il Frais, figurone per il sistema sci in Valsusa.
    Ed iniziare a pensare ad una gestione congiunta degli impianti da sci presenti in valle??
    Stagionale unico che comprenda Bardonecchia, Melezet, Jafferau, Via Lattea, Frais, Pragelato (dopo aver sostituito gli impianti di risalita),
    riapertura del settore di Genevris, potenziamento impianti su Pariol, riapertura dell’ area di Grangesises, magari impianto di collegamento da Oulx verso Salice (tipo Aosta – Pila).

    Insomma, ragionare alla grande per arrivare ad essere uno dei migliori comprensori in Europa. A due passi da Torino e con panorami mozzafiato. Non mi pare che sia così disdicevole lavorare con il turismo invernale!

    Ma purtorppo hanno persino messo in dubbio il servizio della seggiovia di CLotes!!!!!

  3. Sale il dubbio: 30 Ottobre riunione Sindaco e AD della Moncenisio impianti.
    Sino all 8 dicembre si sapeva niente del futuro del Frais, mentre invece, come riferito da questo articolo vi erano giá degli incontri a porte chiuse.
    Ma che cosa sta realmente succedendo al Frais?
    Associazioni che vogliono gestire gli impianti, usando donazioni pubbliche e di privati,
    Un Comune che spreca soldi per affidare ulteriori perizie ad aziende/persone di loro diretta conoscenza (quando ve ne son state giá in passato con l amministrazione precedente).
    Progetti di riposizionamento impianti e costruzione di uno nuovo.
    Un comune che stando a voci non ha i soldi per acquistare la totalitá degli impianti a fune della Dedalo.
    Una strada d accesso alla località parzialmente ignorata, priva di manutenzione…. .

    Sarebbe realmente il momento che si facesse chiarezza sul reale stato delle cose. Non nascondendo continuamente il marcio.

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