VALSUSA, I SINDACI SCRIVONO AL MINISTRO: “LA LINEA STORICA È DA VALORIZZARE”

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di PAOLO DE MARCHIS (SINDACO DI OULX) E FRANCESCO AVATO (SINDACO DI BARDONECCHIA)

OULX/BARDONECCHIA – Alla cortese attenzione:

  • Sen. Danilo Toninelli, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti

  • Sergio Chiamparino, presidente Regione Piemonte

  • Paolo Foietta, commissario straordinario di Governo Asse ferroviario Torino Lione

  • Sindaci della Valle di Susa

Stim.mo Ministro, Sig. Presidente,

alla luce delle vostre recenti dichiarazioni, al question time sulla realizzazione delle grandi opere Torino-Lione e Terzo Valico e all’assemblea dell’Unione Industriali di Torino, in qualità di sindaci dei Comuni di Bardonecchia e Oulx, stazioni internazionali di confine prima del Tunnel del Frejus, riteniamo utile condividere con voi alcune considerazioni di carattere generale sul tema “Linea Storica Ferroviaria” anche evidenziando il percorso fatto in questi anni.

I nostri comuni sono situati in alta Valle Susa, hanno vissuto la splendida esperienza delle Olimpiadi Invernali Torino2006 e, come voi ben sapete, proprio in questi giorni stanno cercando di raggiungere l’obiettivo della candidatura italiana per il 2026, il tema quindi è anche quello di lavorare tutti insieme con una progettualità condivisa e coordinata.

Se il tema è quello della valorizzazione della tratta di valico della linea storica, ci sembra opportuno riconsiderare alcune scelte che contrastano con l’impianto finora discusso e condiviso.

La settimana scorsa abbiamo partecipato ad una riunione dalla C.A.H.V. Conferenza della Alte Valli, assemblea transfrontaliera che comprende nel versante francese le Communautés de Communes du Briançonnais, du Pays des Ecrins, du Guillestrois, du
Queyras (nel territorio del Département de Hautes-Alpes) ed il Syndicat du Pays de
Maurienne (nel territorio del Département de Savoie); nel versante italiano, le Unioni Montane Comuni Olimpici, Alta Valle Susa, Val Susa e Val Cenischia, Val Sangone, Valli Chisone e Germanasca, Val Pellice e Pinerolese Pedemontano (nel territorio della Provincia di Torino). Presenti i referenti di TELT (Tunnel Euroalpin Lyon Turin) ci è stato illustrato lo studio dell’articolazione per i trasporti del territorio Valsusa.

TELT sarà il futuro gestore d’infrastruttura della linea nuova, ma anche della linea storica tra Saint Jean de Maurienne e Bussoleno. Si è parlato di capacità della nuova linea, di aumento della capacità sulla linea storica, nella tratta di valico non più gravata dal traffico dei treni merci, di ottimizzazione dei tempi grazie alla complementarietà tra le due linee.

Anche in questo caso riteniamo di portare alla vostra attenzione le seguenti considerazioni, peraltro condivise da tutti i sindaci italiani e francesi presenti:

1) Situazione attuale

I treni a tratta regionale, transfrontaliera e internazionale rispondono ai bisogni dei pendolari con Torino, agli studenti giornalieri provenienti a Oulx da tutta la valle, ai turisti provenienti da parte italiana e francese. Esiste un collegamento via gomma con le località turistiche invernali della Via Lattea e dei comprensori francesi di Monginevro e di Serre Chevalier mentre Bardonecchia risulta direttamente raggiungibile con il treno. Risulta di non buona qualità il collegamento con l’aeroporto di Caselle tanto che molti turisti stranieri raggiungono le nostre località con un’ora e mezza di taxi.

2) Situazione prospettata da TELT

Il punto di arrivo finale saranno due stazioni internazionali una a Saint Jean de Maurienne e l’altra a Susa con collegamento intermodale (percorso di complementarietà) via gomma con tutte le stazioni sciistiche e turistiche più in generale.

3) Richieste delle amministrazioni comunali di Bardonecchia e Oulx

  • Rivedere la localizzazione della stazione internazionale a Susa. L’attuale progetto
    non consente l’interscambio diretto con la Linea Storica Ferroviaria e quindi con i
    treni regionali esistenti ed i possibili treni “turistici della montagna”. Nel progetto
    attuale non c’è funzionalità rispetto ai fabbisogni della Val di Susa. Auspichiamo
    una soluzione che utilizzi una stazione già esistente (ad esempio la vicina stazione
    di Bussoleno) o l’abolizione totale di un progetto di stazione internazionale
    consentendo inoltre una rilevante riduzione di costi.

  • Realizzare un efficace servizio di collegamento della valle con l’Aeroporto di
    Caselle – Torino – Chiomonte – Oulx – Bardonecchia.

  • Realizzare un efficace servizio di collegamento tra la Valle della Maurienne e le
    stazioni internazionali di Bardonecchia e Oulx.

  • Stipulare accordi tra i gestori ferroviari delle tratte italiana e francese al fine di permettere bigliettamento e movimenti ferroviari per passeggeri da tutti i potenziali punti di partenza a tutte le possibili stazioni di arrivo sulla tratta Milano – Parigi.

Noi in questi anni non siamo stati fermi. Nel 2016 abbiamo intrapreso un’azione politica insieme ai sindaci francesi di Modane e Fourneaux finalizzata a limitare i disservizi presenti sulla linea storica:

1) L’inutilizzo da oltre 10 anni della linea storica internazionale per trasporto dei
passeggeri

Nonostante la linea internazionale in questione esista da più di un secolo e abbia sempre garantito il collegamento tra due Stati europei, favorendo con ciò scambi commerciali e culturali tra gli stessi, oggi questa linea ferroviaria ha perso la sua importante funzione diventando paradossalmente un limite e un problema per i collegamenti transfrontalieri. Il servizio locale è stato interrotto nel 2002, per consentire i lavori di adeguamento di sagoma del vecchio tunnel e non più ripristinati.
La linea Torino-Modane è quindi ora troncata in due parti: a causa delle limitazioni di
esercizio introdotte per l’attraversamento della Galleria del Frejus il servizio
metropolitano/regionale ha ora termine a Bardonecchia, mentre l’attraversamento del
valico è affidato ad un servizio di autobus (attraverso il tunnel autostradale) che, non essendo più considerato come il naturale proseguimento del viaggio presenta un numero ridotto di corse con un costo superiore del biglietto. Ad oggi, grazie all’intervento della Regione Piemonte e del Commissario di Governo, il collegamento internazionale locale è ripristinato, ma solo nei giorni festivi di sabato e domenica.

2) Chiusura totale dei servizi di biglietteria di Bardonecchia e riduzione drastica del medesimo servizio nei Comuni di Modane ed Oulx con prospettive di chiusura totale, con conseguente stato di abbandono di alcuni locali.

La chiusura totale della biglietteria e la sostituzione della stessa con un’apparecchiatura automatica è di ostacolo per una larga fascia di utenti residenti e turisti, all’acquisto dei titoli di viaggio e ad un umano e doveroso servizio di informazione. A questo si aggiunga l’impossibilità per le persone diversamente abili di accedere alle tariffe a loro riservate. Va rilevato, per di più, che non è in alcun modo stato previsto personale che garantisca assistenza agli utenti e che verifichi con regolarità il funzionamento delle biglietterie automatiche. Ad oggi RFI, grazie alla mediazione della Regione Piemonte, ha presentato un piano di restyling delle stazioni internazionali ed ha avviato un piano di recupero.

3) Difficoltà di accesso ai servizi internazionali TGV presenti nella tratta Milano-Parigi Bardonecchia e Oulx sono fermate della linea Milano-Parigi.

La differente gestione italiana e francese delle società ferroviarie nazionali, le diverse modalità di esercizio, di tariffazione e di bigliettamento hanno aumentato in questo ultimo decennio i disservizi per gli utenti. Fino al 2012 le Ferrovie Italiane e le Ferrovie Francesi, con la società Artesia, avevano un’unica gestione della tratta minternazionale. Ad oggi i TGV (4 coppie di treni al giorno) sono gestiti da SNCF con l’impossibilità di usare il TGV, da fermata a fermata, sulla tratta italiana.

I problemi che Vi abbiamo qui rappresentato hanno trovato ascolto e condivisione dal
Commissario di Governo, che legge per conoscenza, e sono stati approfonditi nel recente
documento dell’Osservatorio “Verifica del modello di esercizio per la tratta nazionale lato Italia – Fase 1 -2030”, in particolare nell’allegato 4 “Approfondimenti sulla connettività alte valli – utilizzo a regime della tratta di valico della linea storica”.

In attesa di un vostro cortese riscontro, ribadendo la vitalità di questa nuova prospettiva di lavoro “valorizzazione della linea storica”, vi invitiamo in alta Valle Susa a parlare con gli amministratori locali, veri presìdi del territorio e conoscitori delle problematiche in questione.

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1 COMMENTO

  1. Cari Amministratori locali per far valere le Vs. ragioni provate a ritoccare il lessico.

    “Storica”:
    aggettivo femminile singolare per screditare l’attuale ed unica linea internazionale lasciandone sotto intendere un’inesistente obsolescenza ed inadeguatezza.
    In Europa quale altre infrastruttura perfettamente funzionante è definita con questo svilente aggettivo?

    “Valorizzare”:
    verbo all’infinito per definire un comportamento apparentemente virtuoso che spesso non lo è affatto.
    Tremonti Giulio usò il medesimo verbo per avviare la svendita mediante cartolarizzazione del patrimonio immobiliare pubblico.

    Per chi avesse poco memoria, “Cartolarizzazione”:
    dare un valore ad un bene per farci subito un debito in attesa di tempi tecnici e momenti migliori per venderlo.

    “Restyling”:
    Rifacimento di facciata senza vera sostanza, inganno visivo per fruitori superficiali, disattenzione per le vere esigenze dell’utenza e in particolare di quella svantaggiata.
    L’ultima ristilizzazione delle stazioni in Alta Valle risale al 2006 e, a sentire gli “esperti”, dovrebbe essere parte di quei gioielli custoditi con grande cura di cui sia millanta il riutilizzo olimpico nel futuribile 2026.

    “Inutilizzo da dieci della linea “storica” internazionale per trasporto dei passeggeri”:
    “Svalorizzazione” consapevole e meditata dell’infrastruttura, perseguita per fini estranei nel completo disprezzo delle comunità interessate, dei suoi AMMINISTRATORI e dei ritorni economici e turistici che ne sarebbero derivati.

    Dell’affidamento della futura gestione a TELT preferisco non fare cenno per evitare di accostare francesismi troppo coloriti ai richiami lessicali di cui sopra.

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