VALSUSA, “I TRENI SEMBRANO CARRI BESTIAME”

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di ALBERTO MARTINI

VALSUSA – Buongiorno, persiste la situazione di disagio e di pericolosità in caso di emergenza dei viaggiatori pendolari della Valle di Susa. Si cerca di pazientare sulla qualità delle carrozze con continui guasti di tutti i tipi (porte guaste, vetri guasti, aria assente o bollente) ma negli ultimi mesi non capiamo perchè abbiate deciso di fare questi 2 treni (10303 – 10324) molto corti rispetto all’affluenza di passeggeri che trasportano. Nelle stazioni di Avigliana, Alpignano, Collegno, Grugliasco non si riesce nè a salire nè a scendere, talmente vi è gente nei corridoi e negli atri davanti alle porte. Ma in caso di emergenza… Come la gestite? Ci sono così tanti passeggeri che le carrozze diventano un carro bestiame con aria totalmente irrespirabile; le persone che viaggiano su questi treni vanno a lavoro ed arrivano già stremati solo per il viaggio. Mi chiedo: i vostri controllori, che da metà tratta spariscono visto che non riescono più a percorrere il treno, non vi avvisano? Sono sconcertato. Il treno a due piani, ottimale in questi orari, non è mai presente.

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10 COMMENTI

  1. E poi quando è tutto intasato che non si riesce nè a scendere,
    il treno non può ripartire per cui accumula ritardo.
    E ogni poi capita che qualcuno si sente male e bisogna aspettare i soccorsi.
    Ma andremo a lavorare a Lione in meno di mezz’ora in extra comfort!!!!

  2. Trovare un posto sul 10303 ad Avigliana è impossibile. Si può tranquillamente viaggiare senza biglietto, tanto il controllore non riesce a passare.

    • I controllori su quei treni passano (eventualmente, perché comunque passano pochissimo a controllare i biglietti) nella tratta chiomonte-bardonecchia e viceversa, cioè quando il treno viaggia con poche persone, praticamente mai tra Torino e bussoleno.

  3. Basta non far salire la gente quando il treno è pieno, così come è successo per gli abbonamenti dell’alta velocità Torino-Milano. Così la piantano di lamentarsi per ogni cosa su un servizio che loro pagano solo per un terzo sul loro abbonamento.

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