VALSUSA, IL BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ DI ACSEL: GLI STAKEHOLDER E L’ANALISI DELLA MATERIALITÀ

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SANT’AMBROGIO DI TORINO – ACSEL è un’azienda fortemente radicata sul territorio e con un elevato livello di riconoscibilità fra la popolazione, grazie al fatto che eroga quotidianamente un servizio di pubblica utilità destinato a circa 100.000 cittadini. Ogni giorno l’azienda cerca di migliorare i risultati del proprio impegno sui temi della raccolta differenziata, del decoro urbano, così come nella gestione degli ecocentri, nella gestione del canile consortile così come per gli importanti impianti di energia rinnovabile realizzati nel territorio dei comuni serviti. Le politiche di responsabilità sociale d’impresa sono, per ACSEL, uno strumento fondamentale per includere, nelle decisioni e nelle strategie aziendali, le aspettative legittime delle diverse categorie di interlocutori. Il dialogo con loro e la cura delle relazioni sono elementi fondanti del governo della sostenibilità da parte di ACSEL spa. Attraverso l’analisi di materialità (con il coinvolgimento dei diversi stakeholder) sono state identificate e valutate le tematiche prioritarie per tutti i portatori di interesse dell’azienda. Il processo ha coinvolto molte categorie di stakeholder quali il consiglio di amministrazione, il collegio sindacale, l’organismo di vigilanza, i dipendenti dell’azienda, gli amministratori dei comuni serviti, gli uffici tecnici dei comuni serviti, un campione significativo di utenze domestiche ed un campione significativo di utenze commerciali. I temi materiali individuati riguardano: E – Environmental (fattore di sostenibilità ambientale); S – Social (fattore di sostenibilità sociale); G – Governance (fattore di governo aziendale). I temi individuati in forma partecipativa sono stati successivamente oggetto di un questionario di indagine rivolto sia all’interno che all’esterno di ACSEL ed è stata affidata ad un soggetto esterno la rilevazione rivolta sia agli utenti dei servizi di ACSEL, sia alle amministrazioni comunali dove ACSEL svolge i suoi servizi. Per le utenze, sono state contattate sia utenze domestiche (71,9%) che utenze commerciali (7,9%), ottenendo 801 risposte rappresentative dell’ambito territoriale di competenza di ACSEL; per le amministrazioni comunali, sono state condotte 52 interviste (27 Responsabili Uffici Tecnici e 25 Sindaci o Assessori). “Una rilevazione importante –affermano il Presidente Alessio Ciacci ed il Direttore Marco Avondetto- che ha permesso di far emergere ancora una volta le priorità dei soci, dei dipendenti, della cittadinanza e delle imprese per migliorare continuamente la qualità dei servizi, la sostenibilità sociale ed ambientale che l’azienda costruisce sul territorio. Ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato e lavorato a questa importante rilevazione importante per avere un quadro aggiornato delle priorità su cui lavorare assieme a tutti i vari interlocutori.” In allegato le tabelle 1, 2 e 3 ed il grafico 4 che rappresentano e descrivono il processo intrapreso da ACSEL per l’individuazione ed il coinvolgimento dei diversi stakeholder:

Figura 1: I principali stakeholder coinvolti e le modalità del loro coinvolgimento.

Figura 2: I temi materiali

Figura 3: Le priorità individuate dai diverti stakeholder

Figura 4: La rappresentazione grafica delle priorità individuate dai diverti stakeholder

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1 COMMENTO

  1. Cavolo, quante parole, tabelle e percentuali. Da brivido.
    Le amministrazioni comunali e l’ acsel , se volessero, potrebbero abbattere notevolmente gli abbandoni di rifiuti fuori dagli spazi consentiti e le irregolarità nel conferimento dei rifiuti differenziabili. Ci sono metodi molto semplici a basso costo che danno ottimi risultati. Ciò ridurrebbe notevolmente i passaggi straordinari per ripulire gli abbandoni abusivi e aumenterebbe la % di raccolta differenziata con il conseguente calo del costo in bolletta ! E non mi riferisco alle inutili e costosissime telecamere. Ma a nulla sono servite le molteplici segnalazioni e i consigli in merito. E’ evidente che hanno i loro ” buoni motivi” per fare in modo che tutto rimanga come è. Se non peggio. Un vero peccato.

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