VALSUSA, IL GRIDO DI DOLORE DEGLI HOTEL: “AIUTATECI”

Condividi
FacebookTwitterWhatsAppMessengerEmailLinkedIn

di ANDREA MUSACCHIO

BARDONECCHIA – “La stagione invernale è compromessa, siamo devastati”. A lanciare l’ennesimo grido d’allarme è Giorgio Montabone, presidente del Consorzio Turismo Bardonecchia, presidente di Federalbeghi Bardonecchia e assessore al turismo Unione Montana Comuni Valle Susa, intervistato questa mattina da ValsusaOggi. Con l’incognita della riapertura delle piste da sci e il paradosso di avere le strutture aperte, ma con l’impossibilità di ospitare famiglie e turisti, gli albergatori valsusini sono sempre più confusi e disperati.

Buongiorno Giorgio, siamo passati da un’estate all’insegna di una pseudo normalità ad una stagione invernale tragica per ristoratori ed albergatori. Voi del Consorzio come la state vivendo?

Siamo in un momento per il turismo devastante, mi sembra abbastanza scontato. Abbiamo fatto una buona estate, soprattutto le piccole strutture ricettive, mentre i grossi alberghi hanno faticato molto. Dopodiché c’è stata la fase in cui tutte le strutture, grazie anche al Consorzio, si sono attrezzate di sanificatori e tutto ciò che poteva servire per mettere in totale sicurezza il cliente. Il Consorzio aveva adottato, ad esempio, in accordo con il progetto del Comune di Bardonecchia “Bardo si cura”, per ogni suo consorziato, delle paline con il gel igienizzante. Il paese si era messo in ordine e in sicurezza per accogliere al meglio i clienti. Le nuove restrizioni hanno fatto si ché la parte alberghiera ed ex alberghiera prendesse una mazzata senza precedenti. I divieti e la confusione, creata per raggiungere le località montane, hanno penalizzato le prenotazioni alberghiere, mentre il raggiungimento delle seconde case è stato concesso. Un danno economico pazzesco. Abbiamo perso le vacanze di Natale, gennaio e non sappiamo neanche cosa fare la settimana prossima, senza considerare il punto di domanda sugli impianti di risalita.

La stagione invernale è compromessa? Febbraio e marzo possono essere un “salvagente”?

La stagione turistica è completamente compromessa. I mesi di febbraio e marzo sono le settimane bianche per i turisti stranieri. Certo, noi ci auguriamo che ci possa essere la possibilità di raggiungere le strutture ricettive. Ci sono tante persone che verrebbero in montagna volentieri, anche senza sciare, ma per fare passeggiate o ciaspolate. Per noi questo sarebbe importante. Ci permetterebbe di fare qualcosa nel finale di stagione. La cosa che più ci mette in difficoltà è l’assenza di una presa di posizione. Non sappiamo cosa fare il prossimo lunedì e siamo a venerdì. Pensiamo solo ai ristoranti. La mancata programmazione ci sta mettendo in difficoltà. E poi la situazione attuale legata all’indecisione sui ristori del mondo turistico, francamente ci preoccupa. I ristori per le attività ricettive non si capisce ancora quali saranno e come riceverli. Sappiamo che la Regione Piemonte ha destinato delle risorse, ma sappiamo anche che sta attendendo le decisioni nazionali per calibrare il suo intervento. Tutto corretto, ma le settimane passano. Qui si rischia di compromettere un intero sistema. Molte aziende, dipendenti e stagionali rischiano di non rialzarsi. 

Quindi state già pensando al futuro?

Il Consorzio non si arrende. Stiamo costruendo ed ipotizzando le strategie migliori per un rimbalzo. Siamo ottimisti. Vogliamo proporci come località consona e dalle caratteristiche perfette per l’outdoor e le attività all’aria aperta. Oggi è ancora più importante rispetto a prima. Bardonecchia è sempre stata una località molto forte d’estate e adesso è normale che sia ancora più attraente. Siamo in stretto contatto con la Regione Piemonte e gli altri 13 consorzi regionali riconosciuti dalla Regione stessa. Siamo totalmente coordinati. Abbiamo partecipato a fiere e manifestazioni, in presenza o da remoto. Siamo usciti con la pubblicazione Bardonecchia Magazine e ora ci stiamo preparando per l’estate. Abbiamo gestito e stiamo gestendo i bonus vacanze regionali, anche se stiamo rinviando centinaia prenotazioni, di settimana in settimana, a causa dell’impossibilità delle persone di raggiungerci.

Negli ultimi giorni si è detto che l’estate 2021 sarà molto diversa da quella del 2020. Si è parlato anche di spiagge chiuse, giusto per rendere l’idea. Nel caso le restrizioni venissero prolungate, avete già pensato ad un piano B? 

Il settore ricettivo è pronto. In particolare Bardonecchia, è pronta ad ospitare ogni persona in sicurezza. Tutti sono in grado di ospitare le persone in sicurezza: dagli alberghi più piccoli ai più grandi. Siamo pronti. Credo che la cosa più assurda sia vedere le crociere piene e gli alberghi o i residence vuoti. Pur comprendendo l’emergenza sanitaria si fa fatica a comprendere questa differenza. Facciamo difficoltà a capire queste decisione. Fatto con buon senso, con la massima attenzione e con i giusti controlli da parte delle autorità, la ricettività può essere assolutamente in piena regola. Bisogna essere in grado di saper valutare le singole situazioni. Il rischio è troppo elevato. Sono ormai due le stagioni invernali compromesse. Ci auguriamo davvero che si possa prendere in mano la situazione di un aiuto per il turismo.

State pensando ad una protesta o manifestazione pacifica?

Sì, stiamo ragionando in questi giorni per sollecitare e per far comprendere la nostra situazione. Questo settore (imprenditoria turistica, ndr) non è da piazza. Non abbiamo necessità di fare queste cose. Chiaro è che ci stiamo muovendo per fare in modo che arrivi ai piani alti le nostre esigenze e di ragionare sui numeri che questo settore muove. Se uno fa il calcolo è impressionante, parliamo di numeri da capogiro per quanto riguarda l’indotto e il numero di persone che gravitano e lavorano intorno a questo settore. Abbiamo bisogno di aiuto. Abbiamo bisogno di aiuto davvero. 

FacebookTwitterWhatsAppMessengerEmailLinkedIn
Condividi
© Riproduzione riservata

9 COMMENTI

  1. Ero interessato a leggere il “Bardonecchia Magazine” citato nell’articolo ma sembra sia disponibile gratuitamente solo nelle edicole o presso l’ufficio del turismo di Bardonecchia.
    Dico, ma visto che è gratuito, mettere un PDF scaricabile dal sito? Troppo difficile? Si raggiungerebbero troppi lettori?
    Misteri delle politiche di comunicazione, che da un lato si sperticano in fiere e manifestazioni, che costano, mentre non si avvalgono dei mezzi più semplici, e a costo zero, che raggiungerebbero molte più persone e più velocemente.

    Nota per la redazione: stupisce che pubblichiate commenti insulsi tipo quelli di Gabriele2 e di “leghista pentito”.

        • Non ha considerato che ci possa essere qualcuno interessato a leggere qualcosa di un territorio nel quale trascorre le vacanze ma che abita molto lontano, che forse a causa anche delle limitazioni degli spostamenti sia impossibilitato a visitare un’edicola di Bardonecchia o il suo ufficio turistico?
          Chiedere la pubblicazione di un file sul sito istituzionale di Bardonecchia significa “ragliare” o chiedere qualcosa degno di insulti?
          Sono comunque felice che Lei sia un “leghista pentito”. Di gente miope, ignorante, insulsa e con ristretta visione delle cose la Lega non ne ha bisogno, già gliene avanzano. Pertanto ve bene così!

          Per il moderatore: grazie per la sua attenzione e perseveranza nel contribuire all’alto livello dei commenti pubblicati.

Rispondi a leghista pentito Annulla risposta

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.