SUSA, IL MARKET FA ENTRARE SOLO CHI HA MASCHERINA O PROTEZIONE: “TUTELIAMO I DIPENDENTI”

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Il cartello davanti alla panetteria di Susa

SUSA – “Ingresso consentito solo a chi indossa la mascherina. Tassativo”. L’avviso pubblicato fuori dal supermercato-panetteria Favro di Susa, in corso Stati Uniti, ha fatto il giro dei social network e suscitato parecchie reazioni. C’è chi plaude all’iniziativa e chi la critica. Dalla pagina Facebook del negozio, i titolari spiegano il perché di questa scelta: “Visto che si lamenta la difficoltà di reperire le mascherine, ribadiamo che è sufficiente qualsiasi protezione (anche una sciarpa/bandana) per evitare di “sputacchiare” alle commesse e agli altri clienti – scrivono sulla loro pagina Facebook – non pretendiamo nulla in più che un po’ di rispetto per tutti. E non pretendiamo di salvare il mondo dal pericolo del contagio ma, nel nostro piccolo, con un po’ di civiltà e buona volontà, di dare una mano per quel che si può. Grazie per la comprensione!”.

Sempre rispondendo ad alcune critiche espresse sui social network, una delle titolari ha voluto chiarire da dove nasce quel cartello per tentare di selezionare gli ingressi: “Sappiamo la difficoltà a reperire le mascherine, io stessa l’ho indossata giorni dopo rispetto alle mie dipendenti, perché ne ero sprovvista. Vi posso dire che l’ambiente lavorativo è molto teso: abbiamo caratteri diversi, c’è chi è terrorizzato, chi ha paura più che per sé, di contagiare altri, chi starebbe a casa, chi è stanco perché per soddisfare tutte le richieste di consegne a domicilio sta facendo i salti mortali… insomma, cerchiamo di tutelare il più possibile, anche psicologicamente, noi stessi e il nostro personale. Le mascherine cosiddette “chirurgiche” (ed introvabili) possono essere sostituite da mascherine di stoffa fatte in casa (come la mia, che lavo col sapone due volte al giorno e poi asciugo nel microonde – per questo motivo, e per motivi ecologici – meglio di quelle usa e getta!), il loro scopo è unicamente quello di accorciare la gittata delle nostre secrezioni salivari e quindi aumentare l’efficacia del distanziamento interpersonale – non sempre così facile da mantenere in ambienti piccoli. Se non le si trova, avere l’accortezza di mantenere la bocca coperta, quando si entra, con qualunque tipo di soluzione (dalla più classica sciarpa, alla più eccentrica vaschetta per il budino tenuta su con un pezzo di spago!) dimostra sensibilità e rispetto. Nel primo cartello avevo scritto personalmente di entrare con “la mascherina o qualunque altro mezzo che copra la bocca”, ma dopo qualche giorno ci è stato chiesto, visti i molti ingressi indifferenti alla richiesta, di essere più intransigenti. Ne approfitto per un’altra precisazione: si parla di guanti. Ecco: meglio mani ben lavate che guanti sporchi! Attenzione a considerare “il guanto” come il talismano dell’igiene: il CoViD-19 si trasmette attraverso le secrezioni salivari, non attraverso la pelle! Pelle e plastica del guanto possono, a seconda dell’uso che se ne fa, essere portatrici o meno del virus!”.

 

 

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52 COMMENTI

    • Ridicola come le sue polemiche sterili che la invito ad andare a recitare davanti a qualche malato in fin di vita in un qualsiasi pronto soccorso.
      Magari è solo una che non vuole lasciarci la pelle, meglio un’accortezza in più (e un cliente in meno) che una dipendente positiva. E comunque nel suo negozio sarà libera di decidere quel che vuole?

      • E’ un esercizio pubblico…le regole non le fanno i proprietari o gestori…dovrebbe funzionare così ..ma si sa, siamo in Italia.

        • Non è vero! Se, ad esempio, pretendo che nel mio locale sia applicato un dress code (es. cravatta) sono libero di non accettare chi non lo rispetta. Non solo, parlando di locali, sono anche autorizzato a mettere un servizio di sicurezza che non fa entrare chi non rispetta la mia decisione! Quindi, se io proprietario, decido che non si entra in un certo modo sono libero di non servirti! …tantopiù quando è solo richiesta una mascherina!

        • A proposito del “siamo in Italia”, vai in Inghilterra e cerca di entrare in un pub dove è richiesto il dress-code …vedi un po’ se ti fanno entrare in jeans, così capisci che le regole le fa il proprietario del locale anche se non è italiano…

    • Premetto che non sono parente, amica, conoscente ne tentomeno la proprietaria
      Faccio solo una riflessione, credo che in un momento come questo qualsiasi tipo di prevenzione sia tutto meno che, RIDICOLO.
      AUGURO BUON LAVORO E MASSIMO RISPETTO A TUTTI COLORO CHE STANNO LAVORANDO

    • La proprietaria del market a casa sua fa quello che vuole purchessia di buon senso come in questo caso quindi se vuoi entrare a fare la spesa da lei Mettiti la mascherina ed evita di scrivere commenti idioti…

      • Sbagli caro Matteo, si tratta di una attività commerciale quindi la proprietaria non fa quello che vuole, ma quello che la legge gli consente. E la legge non gli consente di lasciar fuori gente senza mascherine.

        • Ma chi l’ha detto??? Il titolare dell’attività può decidere se vendere o meno qualcosa al cliente per 1000 diversi motivi! Se tu non mi paghi non ti vendo nulla, se tu non hai la mascherina non ti vendo nulla!

          • Lo dice la legge, ripassala. Nessuna attività commerciale può rifiutarsi di effettuare una transazione con un cliente perché sono attività aperte al pubblico e non dei privée. Sarebbe un gesto discriminatorio. Il denaro di un bianco, un nero, un Cristiano, un musulmano o uno senza mascherina hanno lo stesso valore legale. Il tuo esempio di “Se non mi paghi non ti vendo nulla” c’entra come i cavoli a merenda. Comunque poco male, è un’attività commerciale che già prima del virus faticava ad arrivare alla fine del mese. Con questa nuova trovata l’operazione simpatia sarà completa.

    • Sei tu ridicolo e pure ignorante! Come ti permetti di criticare le scelte DI SALUTE che una titolare fa per le sue dipendenti?? Tu sei certamente uno di quegli untori irresponsabili di cui la Nazione farebbe a meno…

    • Mi auguro che il virus colpisca chi ha un livello di intelligenza basso come il suo..e ce ne sono tanti come lei..imperterriti escono tutti i giorni più volte al giorno per comprare al mattino il panino per pranzo e al pomeriggio quello per la cena..che sia fatta giustizia divina

  1. di certo chi tocca il pane non deve toccare soldi o tastierini contemporaneamente e con gli stessi guanti.
    Questa è una regola che i NAS possono verificare.
    Saluti

  2. Ha fatto solo bene a esigere un minimo di protezione, di questi tempi c’è ancora qualcuno che invoca il libero uso di mani nude e bocche e nasi scoperti? Dove siamo, nel 3° mondo? Approvo l’iniziativa.

  3. penso che Fede ha ragione
    gli alri market non hanno imposto tali restrizioni, ma adottano comunque le misure idonee per garantire il distanziamento sociale, unica arma per sconfiggere il contagio…
    suggerirei l’innalzamento di pannelli in plexiglass alle casse (come fatto in molti altri negozi/uffici) per evitare che la gente sputacchi alle commesse….
    sicuramente tale cartello invoglia poco i clienti a ritornare in negozio….scelta dei titolari….

  4. Fede,anche noi non sapevamo che tu fossi così ignorante e presuntuoso ! Ridicolo no di sicuro….c è da piangere !!!

  5. L’esercizio in questione non è l’unico a dare queste disposizioni per poter entrare. Servono realmente? È un’esagerazione? Io francamente non l’ho so ma stiamo vivendo un periodo assurdo e dovremmo cercare di smorzare un po’ i toni e cercare di dare retta alle disposizioni del governo che si spera le prenda ascoltando degli esperti e non le catene sui social media.

  6. Ti conviene chiudere! Oppure fornisci le mascherine e i guanti fuori dal negozio se sei così furbo di trovarle. D’altronde non hai mai avuto rispetto dei tuoi clienti, occasione in più per lamentarti di chi ti permette di lavorare. Metti una protezione davanti alla cassa come negli altri alimentari così le tue commesse sono tutelate.

    • Ma neanche in momenti drammatici come questo non si riesce a evitare di scrivere tanto per! Io trovo che abbia fatto benissimo a tutelare le cassiere e il personale! Anche loro come medici e infermieri sono persone più esposte e più a rischio! Chi critica forse è tra quelli che escono anche due/ tre volte al giorno incuranti del prossimo e si sentono immuni al virus

  7. Invece secondo il mio parere è giusto quanto hanno deciso, infondo la categoria alimentare con relativi dipendenti, chi li tutela? Tutti a preoccuparsi dei medici ed infermieri ed anche questo è giustissimo,
    ma qualcuno si è mai chiesto quanto anche le commesse stanno rischiando per fare il proprio lavoro e consentirci di mangiare ? No , non ci vedo nulla di ridicolo. Ridicolo o ridicoli sono quelle persone che ancora sottovalutano, criticano e giudicano….

    • Buongiorno. Questo commento lo farei valere anche per il sig. “Il ladro secondo te”. Senza offesa per un essere nobile e certamente più utile come il somaro, storicamente alleato dell’essere umano.

  8. Purtroppo i detrattori della signora sono quelli che rallentano l’annientamento del virus. Deve passare ancora una generazione perché si abbia finalmente una società migliore epurata di certa ignoranza …

  9. Che vergogna ancora vi ribellate se qualcuno vi dice di mettere la mascherina???capre ignoranti….beh c e da dire a Susa che ancora qualche infermiera dice che la mascherina non serve ….vergognatevi …..all inizio era. Stata diffusa la notizia che le mascherine non bisognava indossarle solo perché servivano al personale sanitario e non erano abbastanza…doppiamente vergogna per chi la pensa così e per chi ci va dietro …..svegliaaaaa la mascherina serve. Ma a Susa si dormeee con le capre

  10. La legge non prevede l’obbligo di utilizzare mascherine per entrare nelle attività commerciali ancora aperte. Quindi quel cartello, oltre a non valere nulla, è contro legge. Se il proprietario non è in grado di tutelare i propri dipendenti con i dovuti mezzi (come fanno altri supermercati peraltro) dovrebbe, questo Sì secondo legge, chiudere fino al termine dell’emergenza.

    • Forse oltre ai codici legislativi (che non possono prevedere TUTTO), bisognerebbe anche usare il cervello di cui, più o meno, siamo stati tutti dotati, e del relativo buonsenso che ne dovrevve scaturire

    • Forse se le persone fossero più civili e rispettassero le regole, non si vedrebbero cartelli davanti ai negozi ….vedo ancora gente che chiacchiera in strada senza mantenere le distanze …la titolare ha fatto bene …tutelando i dipendenti ma anche i clienti che rispettano le regole

      • Chi entra in un negozio senza mascherina, rispetta le regole. Un commerciante che invece tiene aperta un’attività senza tutelare i dipendenti (e mettere un inutile cartello fuori, non è certo “tutelarli”), NON rispetta le regole. È ora di finirla in questo paese di pretendere dagli altri il rispetto di regole che non esistono, salvo poi non rispettare quelle che invece esistono.

    • Le mascherine non servono a un’emerita mazza se rispetti il distanziamento sociale (come vi ha ricordato oggi molto bene anche il capo della protezione civile che, infatti, non ha mai indossato una mascherina). Ma ormai è la moda placebo del momento per tranquillizzare la massa ignorante.

  11. Coprirsi il naso e la bocca deve diventare una forma di rispetto verso il prossimo, purtroppo questo manca già normalmente…
    Può essere utile anche mettere una grossa patata in bocca, farà poco contro il virus, ma sicuramente eviterà a molti di parlare a vanvera.

  12. in una nazione che si rispetti e che soprattutto rispetti i suoi connazionali , avrebbe già da tempo dotato tutti con mascherine gratuite non a €.20 cadauna e questo a livello nazionale,regionale e comunale . Sarà anche un esercizio commerciale , ma è pur sempre casa loro ; io a casa mia un individuo che puzza sporco o senza mascherina non lo faccio entrare . Dirò di più in quasi tutti i paesi civili nelle case proprie o altrui non si entra con le scarpe che vengono lasciate fuori dalla porta (già però è vero che in italia verrebbero subito rubate)

  13. Rispetto, rispetto e ancora rispetto.. una qualità nel DNA dei bugianen….ma che si è annacquato con i tempi moderni….quindi sostengo la commerciante …….principessa della focaccia di Susa …

  14. fede, vorrei che pensassi un attimo a come ti sentiresti nel momento dell’intubamento da positivo pensando che il contagio l’hai potuto prendere dallo starnuto del tuo vicino comprando il pane. pensaci sensatamente se vuoi rispondere ben venga.

  15. Con le regole di prevenzione fai da te ,del tutto arbitrarie,si alimentano polemiche del “livello” di questi messaggi . Lo Stato,che piaccia o meno, non ha reso obbligatorio l’uso di mascherine per i cittadini ma ha dettato gli obblighi sanitari per gli esercenti,ergo,o stai aperto e ti metti in regola o chiudi.

  16. Credo che l’insulto inopportuno dei primi commenti abbia distolto l’attenzione dal reale tema sollevato dal cartello:la questione riguarda la tutela della salute del lavoratore rispetto al diritto dei singoli cittadini di reperire i generi di primissima necessità…il fatto che i DPI in questione siano introvabili penso che facciano pendere l’ago della bilancia in favore dei secondi. Il governo credo abbia agito nell’interesse dei lavoratori chiudendo tutte le attività dando la POSSIBILITÀ ad alcune considerate strategiche di restare aperte…credo che il concetto di possibilità sia fondamentale…anche quando ci dicono che i genitori possono portare i figli sotto casa già appunto dico POSSONO

  17. E’ mai possibile e che popolo di pecoroni siamo , leggo che lo Stato deve imporre lui tutte le direttive , ma il cervello nostro lo accendiamo sempre o solo qualche volta ? credo fermamente che il buon senso e l’educazione siamo indispensabili , anche quando lo stato o un governo di incapaci non ti obbligano perchè non ci arrivano o non hanno capito noi popolo italico

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