VALSUSA, IL PRESIDE PIETRO AINARDI VA IN PENSIONE: PER 30 ANNI HA GUIDATO IL DES AMBROIS CON UNA VISIONE INNOVATIVA

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di FABIO TANZILLI

OULX – Martedì 14 giugno si è tenuto l’ultimo collegio docenti dell’anno scolastico all’istituto Des Ambrois di Oulx, presieduto per l’ultima volta dal dirigente scolastico Pietro Ainardi. Il preside bardonecchiese, classe ’58, va in pensione. Per quasi 30 anni, dal 1993 al 2022, ha guidato l’istituto superiore Des Ambrois di Oulx, dandogli un’impronta progressista e soprattutto sperimentale. In curriculum ha due lauree con il massimo dei voti (in Lettere e in Pedagogia) e due diplomi di scuola superiore (Maturità Classica e Magistrale).
Il Des Ambrois di Oulx, sotto la guida di Pietro Ainardi, ha realizzato tantissimi progetti di innovazione didattica facendolo diventare – pur essendo una piccola scuola di montagna, marginale e al confine dell’Italia – una realtà didattica capofila di tante iniziative sperimentali, di cui alcune promosse direttamente dal Ministero dell’Istruzione, che poi state prese a modello dai licei e dagli istituti più “importanti”. A partire da un approccio aperto verso il mondo e l’estero, già nei primi anni ’90, a pochi anni dal crollo del Muro di Berlino: dall’insegnamento di più lingue straniere nei vari indirizzi dei licei, quando ancora non era di moda. I viaggi e gli scambi culturali con terre lontane, nei vari continenti. Dall’Europa agli Stati Uniti, dal Sud America all’Africa, fino all’Oriente. L’inserimento di materie quali economia e diritto al liceo Classico, alle sperimentazioni per renderlo più “moderno” e superare gli antichi “conflitti” e l’eterna concorrenza con il Norberto Rosa di Susa. E ancora: la nascita del Liceo Sportivo nel 2014, il potenziamento e la trasformazione del Professionale “ex Boselli” con gli indirizzi turistico, grafica, artigianato, multimedia, ecc. Tra i primi ad investire nelle tecnologie per la didattica e nelle lavagne multimediali, quando ancora non si parlava di Dad e di Did. Sono stati tanti i progetti Interreg europei realizzati, tanti i viaggi e gli scambi didattici con scuole di tutto il mondo. Anche grazie alla sua gestione e alla sua visione “aperta al mondo” e alle innovazioni, Ainardi ha evitato soprattutto negli anni passati che il Des Ambrois subisse un declassamento per il basso numero di iscritti rispetto ai grandi centri urbani, e di ridurre il Des Ambrois a semplice succursale di altri licei o istituti.
E poi le attività culturali ed artistiche per studenti e insegnanti, l’insegnamento di materie “nuove”. La continua ricerca di un equilibrio tra le innovazioni didattiche e le sperimentazioni nazionali, con la precarietà degli spazi e delle aule, quando ancora il Des Ambrois era diviso in 4/5 edifici diversi, fino all’apertura della nuova sede con le aule circolari.
Con i suoi 30 anni da preside, Pietro Ainardi ha dato all’istituto Des Ambrois di Oulx una precisa identità che lo rende una scuola unica per certi versi, con un approccio più “libero” e “progressista” per quanto riguarda il rapporto tra gli studenti e i professori, le modalità di lezione e i progetti scolastici ed extrascolastici. Che nei metodi pedagogici ha spesso messo da parte l’approccio autoritario e rigido, senza comunque perdere l’autorevolezza e la credibilità. Un preside dedito all’ascolto, a ricevere sempre insegnanti e studenti, apparentemente “morbido” nell’approccio, ma in realtà con le idee ben chiare e determinato.
Uno dei suoi punti di forza, da preside, è stato quello di dare libera iniziativa e spazio alle idee e le proposte dei docenti, così come alle iniziative degli studenti, rendendo la scuola uno spazio aperto, di sperimentazione e capace di accogliere progetti. Questo ha consentito di realizzare negli anni, all’interno del Des Ambrois, tante attività. “Ainardi è stato un grande dirigente scolastico che ha fatto dell’IISS Des Ambrois di Oulx una grande scuola, e che purtroppo va in pensione” commenta il prof Giorgio Montabone.
Sposato dal 1985 con Silvia, ha quattro figli: Giacomo, Tommaso, Mattia e Francesco. E ora si godrà la meritata pensione.
Auguri!

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