ROSTA, IN ARRIVO UN NUOVO AUTOVELOX SULLA STATALE 25

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di FABRIZIO PASQUINO

ROSTA – Anche Rosta avrà il suo autovelox. Il nuovo impianto di controllo della velocità sarà posizionato lungo la statale 25 all’ingresso del paese, dopo la storica azienda Sirena, nella zona industriale dove, nonostante la realizzazione di un nuova rotonda e dello spartitraffico centrale new jersey, alcuni veicoli raggiungono velocità ben oltre il limite consentito di 70 chilometri orari, creando, purtroppo, ancora incidenti. L’amministrazione comunale a fine anno ha messo in bilancio ulteriori 24mila euro, oltre ai 25mila già stanziati all’inizio del 2017, a cui si sommano i maggiori introiti derivanti dalle sanzioni al codice della strada (circa 100mila euro) ottenuti l’anno scorso.

Un bel bottino che l’amministrazione comunale ha deciso di investire procedendo a revisionare l’attuale impianto di videosorveglianza, ormai ritenuto obsoleto rispetto alle nuove tecnologie, e a posizionare, appunto, nuove telecamere sul territorio capaci di leggere le targhe automobilistiche nell’ottica di un miglioramento della sicurezza stradale. In questi giorni il responsabile del servizio di Polizia locale sta procedendo all’affidamento della fornitura e dei servizi connessi per cercare di essere pronti con l’installazione del nuovo autovelox già questa primavera. Una scelta, quella di installare il primo autovelox in assoluto a Rosta, presa in accordo con il comune di Buttigliera (che da settembre ne ha già uno, sempre sulla statale 25, all’incrocio semaforico con via dei Comuni) e con le forze dell’ordine. E se sarà necessario l’amministrazione comunale è pronta ad installarne altri ai varchi di ingresso del paese. Automobilisti avvertiti!

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10 COMMENTI

  1. Come al solito si sceglie la via più facile e remunerativa, con la scusa della sicurezza!
    La sicurezza si ottiene con la presenza sul territorio, con i controlli….

    • Basta rispettare i limiti, e non sarebbe remunerativo per loro e si otterrebbe già un elevato livello di sicurezza. Quindi la colpa è del comune ma non di chi sceglie deliberatamente di scambiare una strada pubblica, per il rettifilo di Monza?

      • ma quale rettilineodi Monza , quello davanti a me ha inchiodato follemente che quasi causava un incidente. E’ questa la sicurezza di cui parliamo? se fai gli 80Km/h (80kmh…non 200) ti becchi 137 euro di multa, se paghi in 5 giorni, che diventano 189 se superi i 5 giorni. Anche questo fa parte della sicurezza, il comune ti viene “incontro”…

  2. Un’amministrazione comunale che mette a bilancio i futuri introiti delle sanzioni è un’amministrazione che agisce in malafede. Purtroppo lo fanno tutte e ciò significa solo che sono tutte in malafede. La ragione è semplice: se un autovelox deve (come DEVE) avere una funzione deterrente la sua efficacia dovrebbe far auspicare in introiti ZERO per le sanzioni. Prevedere a bilancio gli introiti di centina di sanzioni significa ammettere a priori l’esito fallimentare dell’operazione e lasciare il dubbio che l’operazione sia finalizzata a generare introiti anziché a tutelare la sicurezza stradale. I proventi delle contravvenzioni andrebbero considerati solo a consuntivo, in quanto tutte le persone che ci tengono alla sicurezza della circolazione dovrebbero auspicarne di non incassarne mai. Almeno questa è la mia opinione.

  3. Purtroppo chi prende le multe e non è proprietario ne di immobili, ne di stipendio fisso ma lavora in nero, non paga e non succede niente. Lo stesso impegno che mettete per posizionare autovelox, mettetelo per dare una pena certa per tutti.Se no i soliti furbetti la fanno franca.

  4. Della sicurezza dei cittadini gliene frega un caààà. Interessano i soldi per le ” risorse ” .

  5. Riflessione:
    100,000 € di proventi derivanti dalle multe 2017 per un comune di neanche 5000 anime e per giunta senza autovelox presenti sul proprio territorio.
    Mica male!

  6. E’ l’ennesimo modo di fare cassa senza metterci la faccia! L’alternativa, sicuramente meno costosa, sarebbe quella di aggiornare l’attuale impianto semaforico e fare scattare il rosso quando si superano i 70 km/h: in valle ne sono stati installati parecchi e adempiono alla funzionalità. Ci sono altre “faccende” importanti: sarebbe più proficuo reinvestire i soldi nel sistemare / adeguare alcune strade come quella a S, A, di Ranverso utilizzata da mezzi pesanti che occupano più di mezza sede stradale al loro passaggio; far rispettare divieti di sosta completamente ignorati, soprattutto in centro a Buttigliera, che ormai sono divenuti un diritto mai punito da chi dovrebbe effettuare i controlli.

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