VALSUSA, INCIDENTE DEL TIR: MA L’AUTOSTRADA NON DOVEVA TOGLIERCELI DALLE STRADE?

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di CLAUDIO GIORNO

BORGONE – Poteva essere una tragedia. Nella mattina di giovedì 5 maggio un autoarticolato HB Bussmann Logistik che trasportava pesantissimi coils ha perso rovinosamente il carico. È accaduto presso la rotonda di Borgone che porta dalla provinciale 24 alla statale 25: nell’affrontare la rampa in direzione di Susa ha perso uno dei rotoli di lamiera di acciaio che trasportava; evidentemente non era stato bene assicurato alle cosiddette “culle” che, poste sul pianale del semirimorchio, dovrebbero evitare un simile gravissimo rischio. Per una volta la buona sorte ha voluto che il pesantissimo rullo terminasse la sua corsa di fianco al portoncino della casa dove inizia la pista ciclopedonale, di fronte al cancello di ingresso delle scuole primarie del paese dove oltre ai bimbi delle elementari si recano periodicamente anche i ragazzi delle medie che usufruiscono della palestra posta nello stesso piazzale; una folle corsa di oltre dieci metri che per fortuna non ha trovato sulla sua strada né gli studenti, né i passanti che utilizzano quotidianamente quel breve ma frequentatissimo percorso per recarsi nei numerosi esercizi commerciali posti subito dopo la rotonda. Nel registrare una volta tanto una buona notizia (ma che avrebbe potuto essere gravissima) resta da chiedersi con quali autorizzazioni (e di chi) viaggino mezzi che non così di rado perdono il trasportato; (e del cui sovraccarico si parlò anche in occasione della tragedia del Ponte Morandi di Genova)…rotoli in grado di schiacciare un’auto che si trovasse malauguratamente dietro o al fianco del semirimorchio…inoltre del perché possano essere usati dei furgonati che è legittimo ritenere siano adibiti prevalentemente a ospitare altri e meno pericolosi carichi. Così come non ci si spiega perché per “oggetti” che oltre che a rischio è molto improbabile che abbiano origine e destinazione in Val di Susa si voglia risparmiare il pedaggio autostradale che garantirebbe pendenze, raggi di curvatura ecc. certamente più idonei alla sicurezza, ma soprattutto senza sfiorare abitazioni, scuole e negozi. Qualcuno non più giovanissimo forse ricorda gli slogan con cui fu imposta l’autostrada ai valsusini: “VI toglieremo i TIR dai paesi”…

Ultimo ma non ultimo resta da registrare il lavoro gravoso, oneroso e certo non privo di rischi di Vigili del Fuoco attrezzati con mezzi pesanti, Polizia Municipale, dipendenti Anas ecc. che hanno lavorato ore per mettere prima in sicurezza il rotolo (che era rimasto in bilico), e poi caricarlo temporaneamente sul camion (che aveva una parete sfondata) in attesa dell’arrivo di mezzi – si spera meno precari – per portarlo a destinazione (si spera non a spese della collettività).

P.S.: è tutt’altro che casuale che eventi che hanno concretamente a che fare con le politiche dei trasporti accadano proprio nel piccolo paese dove sono nato e abito, Borgone Susa; un fazzoletto di terra costretto tra pianura e roccia a metà strada tra Torino e il confine ridisegnato dopo il secondo conflitto mondiale (quello perso con la Francia dopo la “consegna della dichiarazione di guerra nelle mani dell’ambasciatore”)… Anche nelle nostre mani è stata consegnata una dichiarazione di guerra: è successo nel 2005 quando un intero popolo era sceso dalla stesse montagne di Annibale per dire No Grazie alla ennesima infrastruttura di trasporto da calare nell’esiguo fondovalle dopo aver perforato (sta volta a quota assai più bassa) il Massiccio d’Anbin. Ma assai prima del Tav – quando ci si oppose a lungo all’autostrada del Frejus – il nostro territorio fu definito da un professore del Poli “a contratto”, (si ma con la concessionaria Sitaf…) un “corridoio plurimodale monitorato via satellite”. E allora, proprio come adesso con la ferrovia, la promessa autostradale (non mantenuta perché non mantenibile) fu la stessa: Vi togliamo i TIR dai paesi”. Bene, oggi uno di quei “TIR” ci ha graziato, transitando – in spregio alle più elementari disposizioni di sicurezza – in mezzo al paese, venti metri dal piazzale delle scuole, cinquanta dal viadotto autostradale; un itinerario verosimilmente scelto con lo scopo di evitare il pedaggio oggi di quell’autostrada che avrebbe dovuto “ospitarlo” domani di quella ferrovia che dovrebbe sostituirlo; è infatti difficile che il suo carico rischioso abbia origine/destinazione in una valle pioniera (suo malgrado) della de-industrializzazione ed è di questi giorni la notizia di decine di licenziamenti in casa Sitaf quell’autostrada che proprio come il Tav avrebbe dovuto garantire posti di lavoro per sempre…

Lo so, oggi dovremmo preoccuparci di altri e più spaventosi pericoli, ma visto come siamo stati trattati noi per avere come unico torto quello di conoscere, amare e volere difendere la nostra terra, permettetemi di dichiarare un sano e onesto scetticismo.

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16 COMMENTI

  1. Quante banalità!
    Per cominciare, le aziende non hanno un accesso diretto dall’autostrada…quindi è impossibile annullare i passaggi sulle strade.
    Poi, l’autista può anche sbagliare strada….

    E poi, il signore dà il buon esempio prendendo sempre l’autostrada? Così inquina meno….o o costi sono irrilevanti solo se li devono sopportare gli altri?

    • È solo uno dei pochi NoTav rimasti in valle. Gente che deve ricondurre ogni banale fatto di cronaca al Tav, ammorbandoci con un pippone su ValsusaOggi. Una risata li seppellirà tutti, uno a uno.

    • Banalità, si fa in fretta a definire banalità.

      Ricordo che l’autostrada avrebbe dovuto essere gratuita per i residenti in valle. Bufala.
      Ricordo che l’autostrada avrebbe dovuto veramente togliere i trasporti dalle statali. Bufala.
      a proposito del camion che ha perso i rotoli, mi pare di vedere che non abbia targa italiana, per cui ha prelevato un carico molto probabilmente destinato all’estero.

      Io uso l’autostrada, la pago, a differenza magari di coloro che parlano di banalità…

      • Veramente le bufale le stai dicendo te e anche grosse.

        Che “l’autostrada doveva essere gratuita per i residenti” è una balla
        colossale. C’è chi a suo tempo ha provato a mettere la questione sul tavolo delle trattative per le compensazioni, ma è stata respinta al mittente fin da subito. E comunque, anche se non è gratuita, nelle trattative hanno ottenuto uno sconto enorme sugli abbonamenti per i residenti.

        L’autostrada doveva abbattere il trasporto pesante sulle statali e lo ha fatto eccome. I più di 3000 TIR al giorno che prima passavano sulle statali ora passano quasi interamente in autostrada, tranne quelli che vanno alle aziende locali. Chiunque abbia vissuto nell’epoca pre-autostrada ricorda le code si decine di chilometri di TIR sulle statali ogni volta che cadevano due fiocchi di neve, e le code chilometriche nei week end di sciatori e merenderos che rientravano dall’alta valle. Le statali erano pericolosissime per la presenza di mezzi pesanti ovunque.

  2. Quante banalità! ma il signor Giorno è lo stesso Giorno Claudio dipendente dell’ ATIVA? lo stesso rappresentante sindacale della FILT-CGIL? Lo stesso che si opponeva all’ autostrada in valsusa negli anni 80? e poi signor Giorno Claudio le merci alle industrie localizzate in valle (almeno quelle poche che resistono) come le facciamo arrivare dagli svincoli autostradali ai loro magazzini? ah già dimenticavo con i carri trainati dai buoi….

  3. Il solito pippone no tav,tanto per cambiare.Sempre i soliti concetti ripetuti allo sfinimento sperando di continuare ad abbindolare i valsusini.
    Domanda:ma la destinazione del materiale trasportato dal mezzo l’avete accertata leggendo i documenti di accompagnamento?

  4. Vero che si diceva così….ma se l’autista deve scaricare a Borgone….?
    Più che vietare l’accesso ai tir forse sarebbe il caso di….caricarli meglio. Quello va sanzionato, non l’accesso dei tir….sennò impediamo anche l’accesso del rifornimento carburanti all’Agip….potrebbe esplodere mentre transita in via Abegg…

  5. Condivido pienamente la posizione di Claudio giorno,anche perché lo ritengo una persona competente, e profondo conoscitore delle dinamiche politiche autostradali del nostro territorio, nonché informato sulle vicende inerenti alla questione tav.per ciò lo ringrazio dei sue preziose riflessioni, su ciò che il nostro territorio, e i nostri concittadini si trovano a dover subire ,soprattutto da parte di questa classe di politici sempre più attenti alla loro carriera, e sempre più lontani dai cittadini

  6. Concordo in toto la riflessione di Claudio giorno,anche perché lo ritengo una persona molto competente in tema di politiche autostradali, nonché profondo conoscitore delle dinamiche legate al tema ,alta velocità.per questo lo ringrazio dell articolo da lui scritto su questo giornale, denunciando per l’ennesima volta quanto sia lontano dalla gente ,e dal nostro territorio la politica con la p maiuscola,

  7. Lei sa dove sono le aziende di Borgone? …vicino allo svincolo autostradale! Quindi si possono tranquillamente annullare i passaggi nel paese con un limite peso…

    • Pensi che esista solo Borgone? E chi deve andare in altri comuni cosa fa, vola? Quanta arroganza in certe risposte da incompetenti.

  8. Posto che ovviamente bisognerebbe assicurarsi che il carico non possa cadere strada facendo, è semplicemente impossibile pensare che i TIR non circolino mai sulle Strade Statali. Se potessero viaggiare unicamente in autostrada, come farebbero ad effettuare le consegne?? Prima o poi dovranno pur uscire dall’autostrada e raggiungere il punto di consegna.
    Meno male che non è accaduto nulla di grave.

  9. Forse ad invasati è sfuggito il banale dettaglio che nella vicinissima Rivoli l’ingresso dei mezzi pesanti non è consentito da anni.
    Spesso volano come gli asini e gli elefanti rosa ma solo pochi eletti riescono a vederli (gli asini e gli elefanti rosa, non i tir che quando volano sono invisibili per tutti).

    • Ma lei crede veramente che la perdita del carico sia prerogativa dei soli TIR?
      Mi sa che l'”invasato” quì è solo lei,caro il mio Brüno no tutto/so tutto.

    • A Rivoli esistono alternative gratuite. A Borgone no. Ergo, nessuno può vietare una beata cippa, perché nessuno può obbligare alcuno a passare su una strada con pedaggio. Può arrivarci anche un asino come lei, anche se non vola.

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