VALSUSA, INCIDENTE IN MONTAGNA: ESCURSIONISTA CADE DAL “MURO INFINITO” DI BUSSOLENO

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Nella foto tratta dal sito www.gulliver.it, la falesia di Cateissard

BUSSOLENO – Incidente in montagna, sabato 17 dicembre, sulla falesia Catteissard. Un’escursionista 50enne, residente a Pecetto, è caduto mentre si arrampicava lungo la parete, a quota 1000 metri. Sul posto è intervenuto l’elicottero del 118, che ha trasportato l’uomo all’ospedale di Rivoli. Prima dell’arrivo dei soccorsi, i compagni di cordata hanno riportato il ferito alla base della parete, calandolo dall’alto. Un primo intervento di cura è stato fatto dalla moglie dell’escursionista, essendo un medico.

Il sito di escursioni gulliver.it descrive in modo dettagliato il percorso del Cateissard:
“Il Neverending Wall, il muro infinito, è una sezione bassa della parete sud del Cateissard a circa 1000 m di altitudine e rappresenta per tipologia una novità per la Val di Susa. Esistevano da tempo vie lunghe, ora sono stati tracciati 10 monotiri che sfruttano l’altezza e la particolare conformazione della parete, quasi priva di cenge e riposi . I tiri vanno dai 30 ai 40 metri. Le difficoltà partono dal 6b+ fino all’8a+. Il sito è adatto a chi ha dimestichezza con vie alpinistiche di media, alta difficoltà. L’arrampicata è tecnica e di resistenza. La roccia è un calcare a tacche molto aderente. L’ambiente è di grande bellezza e in piccolo ricorda le grandi pareti delle dolomiti.
I monotiri sono stati accuratamente ripuliti ma sono nuovi e dunque va posta la dovuta attenzione, il casco è d’obbligo . Consigliata la corda da 80 metri e 24 rinvii. Le vie sono interamente naturali, in rari casi un po’ di fissante è stato usato per consolidare prese esistenti. La zona è molto calda, è un’oasi xerotermica , esposta a Sud. Il periodo per scalare sono le mezze stagioni e l’inverno, il sole dura molto a lungo . Anche dopo grandi piogge la parete tende a rimanere asciutta. Nella stagione fredda occorre verificare che la strada che porta Case Trucco sia sgombra da neve. Evitare giornate di vento, può essere molto forte. La chiodatura dei monotiri è ravvicinata, spesso azzerabile e la pulizia è più accurata, le vie esistenti hanno pulizia più sommaria e chiodatura più esigente spesso obbligatoria”.

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