VALSUSA, “INSULTI E MINACCE ALL’ARBITRO”: MAXI SQUALIFICA PER ALLENATORE E PRESIDENTE DEL CHIANOCCO DOPO IL DERBY CON IL VENAUS

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CHIANOCCO – Il derby di calcio valsusino di Prima Categoria tra Chianocco e Venaus, disputato il 22 gennaio, è stato vinto dal Venaus per 2 a 1. Ma al di là del risultato sportivo, giovedì 26 gennaio sono arrivate le decisioni del giudice sportivo a seguito di quanto avvenuto durante la partita. Sono stati squalificati per un lungo periodo l’allenatore del Chianocco Calcio e il presidente della società sportiva.
Il mister del Chianocco Alessio Negro è stato squalificato fino al 21 luglio 2023, mentre il presidente Massimiliano Rossero è stato inibito a svolgere ogni attività fino al 21 aprile 2023. Ma non solo: il giudice sportivo ha anche deciso di sanzionare la società Chianocco Calcio con una multa di 300 euro.
Le decisioni del giudice sportivo.
Ecco cosa viene riportato nel comunicato ufficiale del Comitato Regionale Piemonte Valle d’Aosta della Lega Nazionale Dilettanti, che potete leggere integralmente qui.
Il Giudice Sportivo, avvocato Laudi Chiara Francesca Maria, coadiuvato dai sostituti avvocati
Armando Francia, Marco Bertuzzi, Franco Corbo e Marco Maria Schiavone, nella riunione del 24 e 25 Gennaio 2023, ha adottato queste decisioni.
L’allenatore del Chianocco è stato squalificato fino a luglio con queste motivazioni scritte: “Per condotta gravemente irriguardosa nei confronti dell’arbitro, concretizzatasi in contatto fisico e minacce al limite della condotta violenta. Nello specifico, a seguito di un’espulsione, il sig. Negro inveiva contro l’arbitro, che lo espelleva; alla notifica del provvedimento, il tesserato entrava velocemente in campo e si poneva a 4/5 cm dal direttore di gara, urlandogli in faccia, minacciandolo e chiaramente cercando un contatto fisico. Veniva portato via a forza dai propri giocatori e nel mentre, in segno di ulteriore minaccia, mostrava il pugno chiuso all’arbitro. Il sig. Negro per il restante tempo di gioco restava a bordo campo, dal lato degli spogliatoi, e dava indicazioni ai giocatori. Al termine della gara, rientrava senza autorizzazione sul terreno di gioco, raggiungeva l’arbitro e riprendeva a minacciarlo e insultarlo, impedendogli di raggiungere lo spogliatoio ostruendo il passaggio col proprio corpo e colpendo più volte col petto l’arbitro che tentava di uscire dal campo. In questa situazione, nessuno dei dirigenti della Società Chianocco interveniva a supporto del direttore di gara e il sig. Negro veniva bloccato a fatica da due giocatori, mentre continuava a mostrare i pugni chiusi in segno di sfida e minaccia. La gravità della condotta tenuta dal tesserato, e soprattutto degli insulti delle reiterate minacce riportati dall’arbitro nel proprio referto determina l’entità della squalifica, considerato che la condotta descritta si pone, ad avviso di questa Giudice, a metà strada tra le fattispecie di cui agli artt. 35 e 36 Codice di Giustizia Sportiva”.
Il presidente del Chianocco è stato inibito a svolgere ogni attività fino ad aprile con queste motivazioni scritte: “Al minuto 35 del secondo tempo di gioco, entrava senza autorizzazione sul terreno di gioco e, invitato dall’arbitro a qualificarsi ed allontanarsi, si presentava dicendo che, in quanto Presidente della Società, poteva fare ciò che voleva. Allontanato dal recinto di gioco anche con l’aiuto del capitano, nell’uscire minacciava l’arbitro e poi prendeva posto dietro alla panchina del Chianocco”.
La multa alla società. Ecco le motivazioni scritte dal giudice: “Per aver permesso l’ingresso in campo ad un soggetto non autorizzato in quanto non presente in distinta (il presidente della Società) ed inoltre per il comportamento offensivo, intimidatorio ed antisportivo dei propri dirigenti e dell’allenatore, che in diverse occasioni hanno insultato e minacciato il direttore di gara, creando un clima di tensione e paura che ha indotto l’arbitro a chiamare i Carabinieri al termine della gara (quando, da dentro al proprio spogliatoio, sentiva giungere minacce alla sua persona e colpi contro la porta), per essere scortato fuori dall’impianto e sino alla sua vettura. Condotte del genere non sono accettabili e non possono in alcun modo essere avallate dalla Società e compiute dai suoi tesserati e dirigenti, che dovrebbero essere un esempio positivo di fair play e rispetto per i calciatori, e non il contrario”.
La replica del Chianocco Calcio. In attesa di ricevere, per diritto di replica, l’eventuale comunicato da parte del Chianocco Calcio su tutta la vicenda e che il nostro giornale attende per la pubblicazione, in un post sulla pagina Facebook della società sportiva viene criticata la condotta del direttore di gara, dove così viene riportata la vicenda: “La partita era equilibrata fino a quando l’uomo nero (oggi vestito di giallo) non ha deciso di prendersi la scena…5 ammoniti, 5 espulsi…il secondo gol del Venaus in fuori gioco di più di un metro, 15 minuti giocati in 8 contro 11…Ma va bene così…poteva finire a goleada per loro, ma siamo stati bravi a non mollare, chi è rimasto in campo ha fatto il suo e quello di chi mancava… prendiamo quello di buono che c’è stato e andiamo avanti… domenica altra partita, altra battaglia, altro protagonista (speriamo di no)”.

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14 COMMENTI

  1. La cosa vergognosa è che questi sono stati anche protagonisti dell’aggressione all’arbitro durante la partita conto il Caselette (che ha – giustamente – comportato 2 anni di squalifica al giocatore aggressore) e hanno fatto le vittime in una lettera. Ma quale società sportiva, sono un’associazione a delinquere!

  2. Troppi errori, questo non è fare calcio ma show, forse e meglio che sia allenatore che presidente si dedicano a fare altro forse avranno più successo.

  3. Il calcio è una cosa pulita se vista ai soli giocatori , mentre il contorno è fatto di MENTECATTI ignobili , peggio se si frequentano le partite dei giovanissimi dove anche i genitori rientrano nella categoria dei MENTECATTI (forse non tutte ma la stra gran maggioranza si)

  4. Replica del Chianocco calcio “domenica altra partita, altra battaglia..” altra battaglia..!!??? altra battaglia..???!!! ma quale insegnamento date ai giovani, al futuro di questi ragazzi.. che dovrebbero vedere e apprendere nello sport insegnamento di fraternità, di condivisione, di alleanza di rispetto. Voi Chianocco calcio insegnate battaglia…!!!??? Vergognatevi.. e chiedete scusa ai cittadini di Chianocco che non si meritano tale vergogna.

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