VALSUSA, LA MANIFESTAZIONE NO TAV AL CANTIERE DI CHIOMONTE

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COMUNICATO DEL MOVIMENTO NO TAV

GIAGLIONE – Si è svolta questa mattina a Giaglione l’Assemblea NoTav a cui hanno partecipato 500 persone contro l’allargamento del cantiere di Chiomonte messo in atto da Telt, con il supporto della Questura che ha dispiegato ingenti quantità di forze dell’ordine. Presenti anche diversi Amministratori locali, tra cui il Sindaco di Giaglione che ha nuovamente lamentato l’invadenza del dispositivo di sicurezza e la militarizzazione, per giorni, dell’intero paese.

Al termine dell’assemblea i NoTav sono partiti in marcia prendendo il sentiero Gallo Romano. Circa trecento No Tav hanno preso i sentieri alti, vie impervie tra boschi e difficoltà. Ad un certo punto, una grande raffica di lacrimogeni è stata lanciata dalle forze dell’ordine contro i No Tav che hanno continuato ad avanzare con l’obiettivo di raggiungere il Presidio dei Mulini​.

“Quella di oggi​ – dicono i No Tav – è stata una grande giornata di lotta che evidenzia la vitalità del Movimento e rappresenta il costo politico dell’operazione scellerata messa in atto da Governo, Telt e Questura di Torino”.

“Oggi ci troviamo di fronte ad un passaggio epocale​ – è intervenuto​ Francesco Richetto – la pandemia e la crisi finanziaria che ne è conseguita impongono alle nostre comunità scelte uniche e irripetibili. Il Recovery Fund messo a disposizione dalla Comunità Europea, va progettato e investito in modo lungimirante con uno sguardo rivolto al futuro. Solo nove miliardi in Italia sono destinati alla sanità, contro i 35 della Germania mentre sempre nel nostro Paese ben 27 miliardi sono destinati alle infrastrutture. Questo è un crimine morale e politico. Non lo dicono i NoTav​ – ha proseguito Richetto – lo dicono gli ospedali pieni e le centinaia di morti che ogni giorno piangiamo insieme alle loro famiglie. È a loro che dobbiamo delle scuse, è a loro che la politica, spalleggiata da imprese come Telt e la Questura di Torino devono spiegare lo spreco di risorse e la devastazione fatta in questi giorni a Chiomonte”.

“Le ruspe sono arrivate nelle prime ore dello stesso giorno in cui il Governo aveva fissato le audizioni per i rappresentanti delle istituzioni locali​ – ha dichiarato ​Nicoletta Dosio – evidentemente private di ogni potere decisionale sull’opera ​e ridotte al ruolo di semplici questuanti a cui promettere l’elemosina delle compensazioni”.

Infatti, nella notte del 10 dicembre, Telt ha cominciato a disboscare i terreni circostanti al cantiere, per terminare il giorno seguente spianando due ettari di terreno boschivo, tra cui diversi alberi secolari, oltre alla pianta nutrice della Xerinthia Polissena, su cui la stessa Telt insieme al Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi, dell’Università degli Studi di Torino avevano realizzato un progetto per tutelare la farfalla, reputata dalle leggi comunitarie una specie protetta.

“Hanno iniziato i lavori a mezzanotte​ – ha detto ​Alberto Perino – incuranti del coprifuoco, anzi sfruttandolo a loro favore, hanno militarizzato Giaglione​ come avevano fatto nel 2005 a Mompantero. La frattura conlagente della valle è sempre più profonda  e l’odio verso Telt e le forze dell’ordine è sempre più grande. Si mettano il cuore in pace – ha poi concluso – resisteremo un metro ed un minuto più di loro​”.

Quello dei NoTav, dunque, è un allarme sull’utilizzo oculato delle risorse, dei mezzi e degli strumenti che lo Stato ha a disposizione, un’incessante resistenza che in questi giorni ha celebrato i suoi quindici anni dalla liberazione di Venaus, di quel famoso 8 dicembre 2005, ma “ad essere sotto attacco​ – hanno concluso i ​NoTav – è anche la libertà di dissenso. Chiunque provi ad opporsi a quest’opera devastante, viene denunciato e in fretta condannato, anche per le sciocchezze. Dana si trova in carcere per aver parlato ad un megafono, altri sono agli arresti domiciliari, come​Stella perché volantinava, ma anche Emilio, Fabiola, Mattia e Stefano e tanti altri a cui rapidamente sono state assegnate ​misure restrittive ch elimitano duramente la propria libertà personale​”.

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7 COMMENTI

  1. Nel solito comunicato si sono dimenticatii,come al solito, che la reazione delle Forze dell’Ordine è seguita al solito lancio di pietre e bombe carta e che per raccattare abbastanza gente hanno dovuto invitare la meglio gioventù dai centri sociali di mezza Italia.E per finire se c’è qualcuno che è inviso ai Valsusini,che non siamo fessi e vi abbiamo inquadrato per quelli che siete, questi sono proprio i no tav violenti che infestano la Valle.

    • Non credo che le forze dell’ ordine vincano qlcosa se fermano/ menano quelli che manifestano e nemmeno qlli che manifestano vincono qlcosa, altrimenti avrei visto un riscontro.Quindi non serve a un piffero prendersela con qlli delle forze dell’ ordine.Detto cio’ per quanto qllo dell’8 dicembre sia stato un fatto vergognoso, non credo sia coerente radunarsi in un periodo come questo.Il giallo nelle regioni non serve per fare raduni o altre cose simili.Serve semplicemente più che altro per le attivita’ commerciali. Deve essere chiaro che il comportamento di ognuno deve essere qllo di uscire se necessario e non in gruppo.Si puo’ fare un giro in più ma da soli.Non so se per i lavori della Tav avessero un’ autorizzazione, so che c’ era una polenta tempo fa e eravamo in zona rossa o arancione.Fate un po’ voi.Avere delle idee chiare e coerenti non serve se voi ci si comporta diversamente.

  2. Evidentemente dovevano esserci tantissimi giornalisti e televisioni presenti che con i loro occhi hanno visto quello che poi pressocché all’ unanimità hanno scritto ovvero che le forze dell’ ordine hanno risposto con i lacrimogeni al lancio di sassi da parte dei NO TAV.
    Ringrazio il sistema mediatico e i giornalisti italiani che con il solito scrupolo, non obbediscono alle istruzioni impartite loro da una delle parti ma si recano sul posto faticando duramente affinchè le notizie arrivino al grande pubblico non pilotate ma imparziali . Se i presenti alla manifestazione fossero così gentili da indicarmi i nomi delle tv o delle testate giornalistiche presenti li vorrei ringraziare personalmente.

    • Caro Galliano ero al primo mese di gravidanza mentre pedalato e mi e’ arrivato in oggetto alle spalle da un auto in corsa.Pensai che l’ auto avesse beccato con la ruota un sasso e fosse balzato nella schiena….che dolore.Non era qllo ma un’ altra cosa.Ora ha mai ricevuto un Sasso contro??? Fa male cavolo! Se non si ha i tenzione di fare male i sassi non si tirano mi dispiace.

  3. Non mi interessa la causa della manifestazione, ma mi lascia di stucco come nessuno di loro si preoccupi fattivamente di non diffondere il coronavirus. Hanno tanta paura dell’amianto,mentre uccidere genitori e nonni e magari pure sconosciuti con un virus letale per il quale sono vietati gli assembramenti va bene? C’è un egoismo e un cinismo generale ovunque, in chi non rinuncia allo shopping nella folla e anche in chi non rinuncia a manifestare per fermare una malattia potenzialmente letale che sta ancora uccidendo quasi 500 persone al giorno solo in Italia, non lo nascondo, provo disgusto.

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