VALSUSA, LA SITAF CHIUDE TECNOSITAF: A RISCHIO 160 LAVORATORI, SOCIETÀ IN LIQUIDAZIONE

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di FABIO TANZILLI

SUSA – La Sitaf prosegue il suo piano di “smantellamento” delle società controllate, a seguito del cambio di proprietà – ormai a maggioranza privata – per mano del gruppo Gavio. Oltre alla possibile vendita della società Ok Gol / Ross, la Sitaf ha infatti deciso di liquidare un’altra società controllata, la TecnoSitaf. Un’azienda con 70 dipendenti e circa 90 lavoratori precari nei cantieri (tra contratti in somministrazione e leasing) in Valsusa e nel resto d’italia. La messa in liquidazione è stata deliberata il 21 aprile dall’assemblea degli azionisti di Tecnositaf. Il liquidatore entro 90 giorni avrà l’incarico di presentare un piano di efficientamento. Questa crisi di TecnoSitaf appare davvero strana: negli ultimi anni ha operato anche all’estero, dalla Russia alla Turchia, per nuove infrastrutture. Solo 6 anni fa, al 31 dicembre 2016 il portafoglio lavori di Tecnositaf ammontava a 33,8 milioni di euro. Dal 2014 la società lavorava in Algeria, nel 2015 ha ottenuto appalti di rilievo in Qatar e nel 2017 in Russia. Nel Golfo Persico era stata aperta la “succursale” Tecnositaf Gulf, che ha portato a bilancio della società 135mila euro di dividendi per il 2015 e 238mila euro come rivalutazioni da partecipazioni per il 2016. Sempre in tema di bilanci, l’esercizio 2016 era stato chiuso con un utile netto pari a 376mila euro (l’anno prima ammontava a 255mila euro), con un valore di produzione pari a 14,9 milioni.

COMUNICATO DELLA CGIL // In seguito all’incontro sindacale tenutosi il 27 aprile con Rampino, rappresentante aziendale di Tecnositaf (nonché liquidatore), si sono svolte nella giornata del 2 maggio le assemblee con tutti i lavoratori di Tecnositaf, presso la sede di Torino in corso Svizzera e presso la sede operativa di Susa.
Le assemblee si sono svolte in un clima di tensione e forte preoccupazione da parte di tutte/i le lavoratrici e i lavoratori, perché la comunicazione delle deliberazioni assunte del Consiglio di Amministrazione di Sitaf S.p.A. in data 21 aprile, hanno sorpreso e stupito tutte le maestranze. Non vi è comprensione, del fatto che i conti economici aziendali abbiano potuto in così poco tempo generare delle “perdite Importanti”, così come è stato illustrato alle parti sociali (O.S. e RSU) ed anche nel corso di una riunione aziendale a tutti i lavoratori.
Inoltre è emersa forte preoccupazione per la tenuta dei livelli occupazionali e per il pericolo di depauperamento delle competenze professionali presenti in azienda. L’assemblea dei lavoratori ha deliberato, a fronte della complicata e non chiara situazione aziendale, lo stato di agitazione permanente e ha richiesto ai sindacati di inoltrare formale richiesta alla società/liquidatore, per essere messi a conoscenza nei tempi più rapidi possibili delle intenzioni e scelte che si intendono intraprendere, ritenendo che i 90 giorni a disposizione del liquidatore per presentare il piano di efficientamento economico siano non compatibili con la continuità operativa e lavorativa.
È stato dato mandato ai sindacati per il coinvolgimento di tutti gli attori sociali e istituzionali per denunciare e gestire la situazione industriale e i livelli occupazionali dei lavoratori Tecnositaf e i numerosi lavoratori somministrati presenti in azienda.

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12 COMMENTI

    • Prova a leggere l’articolo sopra al tuo commento e vedi a chi interessavano i soldi…. ohh ma sono pubblici e non privati, hai proprio scritto una ca*****

    • Sicuro che invece non interessano a i manager del pubblio e ai politici? Hai provato a leggere il commento sopra al tuo?

  1. Genovese smettila di fare lo struzzo, e datti da fare insieme agli altri politici per risolvere o aiutare questa situazione, mezza Susa lavora in quelle aziende, datti da fare, ma sul serio, non scherziamo a questo giro.

    • Veramente era il vecchio sindaco Plano che aveva voce in capitolo sulla SITAF … il sindaco attuale Genovese si occupa di sanità

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