VALSUSA, LA STORIA DEL CANE OSCAR: SALVATO AD AVIGLIANA, HA UNA NUOVA FAMIGLIA

Condividi
FacebookTwitterWhatsAppMessengerEmailLinkedIn

LETTERA FIRMATA

AVIGLIANA – Quella che vi vogliamo raccontare è la storia di Oscar, un cucciolo di 7 mesi che in così poco tempo ne ha già passate tante e ha vissuto un’avventura terrificante. Prelevato da un contesto che non gli ha permesso di socializzare come doveva si è trovato in una famiglia a lui sconosciuta che purtroppo non ha messo in preventivo il fatto che lui avrebbe potuto tentare la fuga. Così è stato. Oscar dopo due giorni scappa e fa perdere le sue tracce. La famiglia e alcuni volontari tra cui me e Filomena lo cercano invano fino a che otto giorni dopo viene ritrovato a parecchi km di distanza investito. Chi lo ha soccorso, giustamente, ha attivato la procedura avvisando i carabinieri che si presentano con il veterinario dell’ASL. Nel mentre il Tam Tam mediatico fa arrivare la voce del ritrovamento di Oscar anche alla famiglia che lo aveva adottato che si reca sul posto. Oscar viene subito portato dal veterinario che purtroppo riscontra la frattura di due vertebre. Bisognava intervenire subito per tentare di recuperare qualcosa o comunque non peggiorare la situazione. Qui iniziano i problemi. I proprietari del cane non se la sentono di affrontare la convivenza con un cane disabile e soprattutto i costi che si palesano per intervento e varie visite. Passano tre giorni e danno l’okay al veterinario per sopprimere Oscar. Io e Filomena siamo disperate. Oscar è un cucciolo meraviglioso che non può morire a causa della leggerezza con cui è stato trattato. Arriva una telefonata inaspettata. Il ragazzo che ha soccorso Oscar si è tenuto in contatto con il proprietario che gli riferisce di aver deciso di sopprimere Oscar la mattina seguente. Lui non vuole dice che ha davanti agli occhi lo sguardo di Oscar decide di adottarlo, non gli importa che sia disabile o che abbia un costo elevato il suo mantenimento. Riusciamo a convincere il proprietario a cedercelo e lo portiamo a casa. Ad accogliere Oscar ci sono il ragazzo, la compagna e i loro due cani. La situazione non è facile. Inizia un percorso fatto di visite, risonanza magnetica, medicina e pannolini. Oscar si attacca tantissimo ai suoi nuovi padroni che sono due persone dolcissime e ce la mettono tutta per accudirlo al meglio. Insorge il primo problema: la convivenza con i cani già presenti in famiglia. Oscar non è tanto ben accetto. Probabilmente la sua disabilità lo rende diverso. Il secondo problema è la gestione. Un cane disabile non è facile, lui ha bisogno di avere una persona vicina sempre e i ragazzi, purtroppo si assentano per andare al lavoro. Inizialmente era stato detto che Oscar non necessitava della spremitura della della vescica per urinare Ma così non è. Deve stare troppo tempo sdraiato con il pannolino e questa posizione crea problemi al suo intestino. Da qui, a malincuore, i ragazzi ci chiedono di trovare una nuova sistemazione ad Oscar, per il suo bene. Io e Filomena veniamo a conoscenza di una signora di nome Laura che a casa sua privatamente ospita cani anziani disabili o con patologie gravi. La contattiamo le spieghiamo la situazione e lei capisce immediatamente che è grave proprio per la sua enorme esperienza. Ci dice di portarele Oscar al più presto. Andiamo a prenderlo lo carichiamo in macchina con tanti accessori che erano stati acquistati per lui e partiamo. Arriviamo a Masone in provincia di Genova a casa di Laura e ci si presenta uno spettacolo stupendo e sbalorditivo allo stesso tempo. Tantissimi cani un po catorcetti o balenghi come li chiama Laura ci corrono incontro abbaiando, scodinzolando ma soprattutto felici. Cani come Oscar al quale è stata data la possibilità di vivere malgrado tutto e soprattutto di vivere bene ed essere curati nel modo corretto. Adesso Oscar dovrà essere curato per dei problemi nati da una cattiva gestione, malgrado fatta assolutamente in buona fede. In seguito a una visita specialistica emerge la presenza di schegge d’osso vicino alla colonna vertebrale che con il tempo potrebbero causare setticemia ma purtroppo Oscar non è operabile perché l’intervento è troppo invasivo e doloroso. A causa della sua mobilità ha avuto il prolasso dell’ano per cui subirà un intervento per riposizionare l’ano in sede. È stato noleggiato un carrellino nuovo su misura perché quello che utilizzava è diventato troppo piccolo. Tutta questa storia triste ha fatto capire a me e a Filomena una cosa importantissima. Un cane disabile a livello di Oscar ha bisogno di tantissime cure, accortezze e competenze. Probabilmente, anzi sicuramente, neanche noi che siamo nel mondo del volontariato da anni non saremo in grado di farlo.
La spremitura della vescica se non fatta correttamente causa infezioni che compromettono i reni. La mobilità crea problemi all’apparato intestinale e infatti a Oscar ha causato il prolasso. La pulizia va effettuata più volte al giorno in modo scrupoloso, il pannolino non può essere lasciato notte giorno perché causa le piaghe e tante altre piccole cose che però se fatte male creano danni enormi. Quindi se si decide di adottare un disabile bisogna farlo mettendo in conto che l’amore pur immenso e sincero purtroppo non basta. Oscar è in mani sicure ed esperte e non ringrazieremo mai abbastanza Laura per averlo accolto ma il grazie non basta. Le spese che Laura dovrà affrontare per Oscar sono tante per cui chi vorrà aiutarci per poter continuare a curare Oscar e a far sì che possa vivere come un cane quasi normale può contattare me Monica o Filomena al numero 331 56 76031 oppure 3394072056.
Grazie da Oscar.

FacebookTwitterWhatsAppMessengerEmailLinkedIn
Condividi
© Riproduzione riservata

1 COMMENTO

  1. La situazione è davvero complessa da un punto di vista fisico e anche emotivo, empatico. Amo moltissimo gli animali, i cani sono sicuramente i miei favoriti, attualmente ne ho 2 di cui una da un canile del sud sempre strapieno. Le amo e le curo, ma effettivamente avere degli animali è diventato un lusso per i costi che si devono affrontare, figuriamoci se poi si prospettano pure delle situazioni come queste. Otto anni fa 2 pittbull aggredirono la mia incrocio Lhasa Apso facendole collassare un polmone e mordendola ovunque, solo grazie all’intervento dei passanti in nostro aiuto e la bravura del veterinario che la operò la salvarono, e grazie a questo la mia adorata cagnetta visse ancora altri 7 anni e mezzo, ma dal proprietario dei pittbull che se li lasciò scappare mentre la mia cagnolina era al guinzaglio, non vidi manco un euro, perchè il mondo è pure fatto di disonesti che se la cavano sempre, e io spesi una cifra piuttosto elevata, cifra che comprendo benissimo che magari un’altra persona o io stessa in un altro momento non avremmo potuto spendere. Tanto di cappello alle associazioni di volontariato che salvano la vita a molti animali e danno loro una seconda opportunità. Trovo però che molte associazioni siano arrivate ad un tale livello di esaltazione personale da confondere la cura dell’animale con l’accanimento terapeutico, la disgrazia e l’avvenimento imprevisto che può succedere a tutti con le cattive intenzioni di esseri umani che sicuramente non volevano causare alcun male al povero Oscar. E mi stupisco che in genere, perchè ne conosco tra persone a me molto vicine, si finisce per provare più empatia e dolore per i cani o i gatti malati che per i bambini nella Striscia di Gaza, oppure massacrati nell’attentato del 07 ottobre, o rapiti in Ucraini e portati con la forza in Russia o che si trovano in zone dell’Africa o di altri continenti dove siccità, calamità naturali, mancanza di cibo e di vaccinazioni e cure mediche, sterminano ogni giorno tantissimi bimbi che potrebbero essere salvati. Vorrei che si capisse bene che sono assolutamente favorevole alle cure animali, la mia cagnolina salvata dai pittbull è diventata sorda e cieca e in queste condizioni e con la malattia renale e le zampe posteriori che cedevano, ho speso molto per averne cura finchè lei dimostrava di voler vivere, non dimenticherò mai come stava tra le mie braccia e mi appoggiava il musetto sul cuore negli ultimi mesi di vita, perchè aveva terribilmente bisogno di contatto fisico. Poi purtroppo il precipizio e la scelta dell’eutanasia, sofferta terribilmente, perchè rischiava a causa di crisi epilettiche sempre più frequenti di morire soffocata…ancora oggi questa scelta sofferta mi fa stare male, ma la mia povera piccina non ce la faceva proprio più… Ammiro moltissimo la signora Laura della provincia di Genova…lo dice lo stesso articolo che ha tantissimi cani catorcetti e balenghi che però deambulano e scodinzolano…anche se dovessero deambulare con il carrellino, finchè scodinzolano e mangiano e fanno le feste, ne vale veramente la pena perchè la loro è vita vera…
    Ma se un cane purtroppo giovanissimo ha la colonna vertebrale rotta e inoperabile e per tutta la vita dovrà subire la spremitura della vescica, la pulitura dell’intestino e tutta una serie di cose che gli rendono la vita molto molto difficile, mi soffermo a pensare e mi domando se non siamo anche un po’ egoisti a volerlo fare vivere a tutti i costi invece di addormentarlo perchè non soffra più… può suonare molto crudele detto così, ma a volte l’accanimento terapeutico fa sopravvivere animali che fanno veramente una vita infelice, mentre se si addormentano non soffrono più, solo che noi facciamo tanta fatica ad accettarlo. C’è poi anche una questione etica, perchè ripeto, abbiamo una sanità alla frutta, io stessa devo fare esami medici e non riesco a farli perchè non hanno posto, ci sono persone anziane costrette a percorrere 400 km tra andata e ritorno per una visita… e nel mondo è pieno di bambini che muoiono senza cure… Dunque indubbiamente dobbiamo avere cura dei nostri animale, altrimenti è meglio non prenderli, ma non bisogna neanche diventare indifferenti alle problematiche economiche di chi magari prende un cane o un gatto, lo tratta benissimo, lo vaccina, lo porta dal veterinario quando sta male eccetera, ma non ha i soldi magari per esami dai 500 euro in su o per interventi dai 1000 euro in su… purtroppo la maggioranza delle persone cosiddette normali non hanno 500 euro per fare una visita a loro stessi, come fanno ad averli per il cane o per il gatto? Se però possono avere il cane o il gatto solo i ricchi, bisogna dirlo, chiaramente, e non bisogna lamentarsi se i rifugi sono pieni di poveri animali che vorrebbero solo una famiglia. Facendo un esempio pratico, un pensionato che magari prende 600 o 700 euro di pensione, con le bollette che arrivano ora, il costo del cibo e del vestiario, le visite da fare a pagamento perchè se aspetti l’asl puoi morire, può fare dei sacrifici e dare il cibo giusto al cane o al gatto, ma può veramente sostenere i costi delle tac, degli interventi più costosi? Forse bisognerebbe rivedere i tariffari in maniera che i veterinari guadagnino, mi pare ovvio, mica possono vivere di beneficenza, ma al tempo stesso vi siano dei prezzi accessibili alla media delle persone con stipendi medio bassi oppure bisogna decidere che cani e gatti vengono dati in adozione solo a chi guadagna da 2000 euro in su al mese, perchè per gli altri è impossibile fare certi interventi e quando spiegano di avere problemi economici pare quasi che siano dei fuorilegge, in un mondo dove, ripeto, purtroppo, anche i bimbi e gli anziani muoiono di fame o per mancanza di cure. Voi dite che al ragazzo che ha soccorso Oscar non gli importa che sia disabile o che abbia un costo elevato il suo mantenimento. Questo ovviamente gli fa onore, ma non mi sento di giudicare male la famiglia a cui di fatto è capitata una disgrazia e purtroppo non è stata in grado di fare altrettanto. Anche perchè alla fine pure il soccorritore ha dovuto cedere per ragioni di forza maggiore, quindi, come vedete, capita a tutti.
    La frase che trovo più disdicevole è “Oscar è un cucciolo meraviglioso che non può morire a causa della leggerezza con cui è stato trattato.” Oscar è un cucciolo meraviglioso e basta. Alla famiglia è scappato… tra tutti i possessori di cani, mi verrebbe da dire “scagli la prima pietra colui a cui non è mai scappato un cane di casa”… purtroppo i nostri compagni e amici a 4 zampe sono molto furbi o a volte spaventati e può succedere che scappino. Ovviamente è meglio che non accada, ma può succedere a tutti, anche ai volontari dei rifugi, per cui non mi sento di pronunciare un giudizio così intransigente, anche perchè non mi pare che se ne siano infischiati, si sono fatti aiutare a cercarlo e la situazione è girata davvero storta, e ora il povero Oscar è in condizioni che effettivamente non tutti riescono a supportare.
    Vi chiedo solo di essere un po’ più comprensivi con chi ha perso un cane, lo ha ritrovato in condizioni pazzesche, dovrebbe avere migliaia di euro per farlo sopravvivere e forse veramente non ce la fa… Credo che il beneficio del dubbio vada dato a tutti, non possiamo attribuire loro cattive intenzioni, semplicemente questo imprevisto orribile ha ribaltato la situazione, se no voglio immaginare che questa famiglia avrebbe amato Oscar e lo avrebbe trattato come un membro della famiglia. Detto questo, auguro il meglio ad Oscar nella speranza che dalla signora Laura possa vivere una vita almeno accettabile, senza troppe sofferenze, e con dei compagni di vita che saranno pure catorcetti, ma scodinzolanti.

Che cosa ne pensi? Scrivici la tua opinione

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.