di IVO BLANDINO
MATTIE – Ottant’anni fa proprio il 25 aprile del 1945, l’Italia fu liberata dalla dittatura nazifascista. In Valsusa ci sono stati molti partigiani, che hanno dato il loro contributo con la propria vita e con il coraggio per la difesa della Libertà. Uno di questi è il partigiano di Mattie che abitava in borgata Menolzio: si chiamava Giulio Belmondo. Il nipote Elio ci ha raccontato la storia di suo nonno Giulio.
Elio, chi era tuo nonno?
Grazie a mia mamma Valeria (figlia di nonno Giulio), ho imparato tante cose della sua vita. Nel 1944 mio nonno aveva 19 anni, per vivere faceva il maniscalco. Anche da così giovane era già impegnato nella lotta per la libertà ed era un partigiano che insieme ad altri difendeva la propria terra, la propria libertà e la sua famiglia. Nella notte tra il 29 e 30 dicembre del 1944, in borgata Toglie (dove lui e i partigiani si nascondevano), mio nonno percepiva nell’aria un clima di insicurezza, si sentiva che prima o poi sarebbero giunti là i tedeschi per ucciderli. I suoi amici andarono a dormire, dicevano “non vengono, avranno scelto un’altra strada…”. Ma lui non si fidava in quella situazione, rimase sveglio come una sentinella. Proprio quella notte arrivarono i nazisti, erano saliti da Susa in montagna a piedi, avevano le armi in spalla per non fare rumore; mio nonno che era rimasto sveglio si accorse del loro arrivo e andò a svegliare gli altri partigiani dando l’allarme, riuscendo così a mettersi in salvo”.
Per questo gesto eroico, tuo nonno è stato premiato?
Si, domenica 24 luglio 1983 è stata scoperta a Pra-Mean di Pian Cervetto, una lapide a ricordo della battaglia dei partigiani, avvenuta il 29 e 30 dicembre 1944. Sempre in quell’occasione, il presidente dell’Anpi di San Giorio, ha consegnato a mio nonno Giulio una medaglia d’oro. Un segno di onorificenza, consegnato ad un ragazzo che a soli 19 anni, grazie alla sua prontezza, diede l’allarme ai suoi amici e compagni. Così i partigiani riuscirono a difendersi e sconfiggere i tedeschi”
Questa è senza dubbio una bella pagina della nostra storia di libertà, che ha segnato una pietra miliare in Italia e nella Valle di Susa.