di IVO BLANDINO
ALMESE – “1955 – 2025″. Quest’anno Ciadit Naturally Protected festeggia un traguardo speciale: il suo 70° anniversario. In questi anni, l’azienda di Almese è cresciuta, consolidandosi come punto di riferimento nel settore della disinfestazione e del Pest Control.
Ma come è nata la Ciadit? Ne parliamo con il titolare dell’azienda, il dottor Luca Vitillo, che con la sua famiglia da tre generazioni dirigono la nota azienda di Almese.
“Partiamo dal 1934, quando mio nonno Vincenzo Pasquale Vitillo, inizia a Torino a lavorare per una nuova azienda, fondata in Italia quell’anno, che si chiama Libco – spiega Vitillo – Mio nonno viene assunto come venditore di un prodotto pesticida contro i roditori, e dopo alcuni anni di attività alcuni clienti chiesero la possibilità di non acquistare il prodotto, ma di acquistare il servizio. Allora mio nonno si rivolse alla casa madre, chiese la possibilità di fare questo e gli viene accordato”.
Passano gli anni e arriva l’importante decisione di mettersi in proprio.
“Negli anni ’50, per vari motivi, mio nonno lascia il ruolo di dipendente per l’azienda Libco e ne fonda una sua – spiega il ceo di Ciadit – all’inizio si chiama Vitillo & C. Negli anni ’60 entra in azienda anche mio papà, Ottone Vitillo. A differenza del nonno, che si focalizza per l’attività solo sul nord Italia, mio padre aveva una visione più imprenditoriale e con lungimiranza: voleva far crescere l’azienda di famiglia a livello nazionale”.
Un ulteriore passo importante avviene nel 1967, proprio in Valsusa.
“In quell’anno, mio padre fonda una sua azienda – racconta Vitillo – lavorando sempre in collaborazione con la ditta di mio nonno Vincenzo. Mio padre si focalizza di più sul mercato nazionale. Nel frattempo la mia famiglia si trasferisce ad Almese e proprio in quello stesso anno, nel 1967, nasco io. Appena compiuto 1 mese di vita, i miei genitori decidono di trasferirsi in Valsusa. Siamo venuti ad Almese e l’azienda di mio papà è stata fondata qui, perché lui si era innamorato del posto, di questo luogo che gli piaceva tantissimo”.
La Ciadit si sviluppa quindi proprio ad Almese.
“Per alcuni anni le due aziende di famiglia collaborano in un modo parallelo. Purtroppo nel 1972 muore il nonno Vincenzo – spiega Luca Vitillo – mio papà acquisisce le due aziende, unendole insieme, e dal quel momento sarà solo più Ciadit”.
Negli anni si evolve anche il servizio offerto ai clienti: “Quello che nel tempo era definito servizio curativo per la disinfestazione – aggiunge Vitillo – cambia l’approccio e diventa un servizio preventivo, garantendo una maggior efficacia”.
Dal 2021 Luca Vitillo dirige la Ciadit: un’importante eredità imprenditoriale.
“Dopo la morte di papà, mancato nel 2021, ora sono io che guido l’azienda – spiega Vitillo – ho 4 figli, e con me a lavorare in ditta c’è mio figlio maggiore Nicolò”.
Nonostante sia un’azienda leader nel settore della disinfestazione in Italia, la famiglia Vitillo ha scelto Almese. Qual è il vostro legame con la Val di Susa?
“Almese è la casa madre di tutta la nostra attività, anche se abbiamo aperto varie sedi in altre parti d’Italia e in Svizzera. Negli anni dal 1969 al 1975 la Ciadit ha fondato anche una società di softball, uno sport di squadra che si gioca con la palla più morbida rispetto al baseball, su un campo di dimensioni minori. Questa società sportiva era nata per volere di mia mamma: i miei genitori erano stati negli Stati Uniti d’America. Sempre per quanto riguarda lo sport, mio padre aveva già fondato una società calcistica con il nome Ciadit, ed era un grande appassionato di bici. Nel segno di questa passione, oggi c’è mia figlia Matilde, che è una brillante ciclista e ha già vinto diverse competizioni a livello europeo e mondiale.”
Dagli anni ’50 siamo arrivati al 2025, il mondo è totalmente cambiato. Quali sono, oggi, i principali obiettivi di Ciadit?
“Da tempo ci occupiamo della sostenibilità e dell’ambiente, è al centro di tutta la nostra filosofia aziendale: vogliamo lasciare un mondo migliore di quello che abbiamo trovato. Vogliamo far capire ai nostri clienti che “il risultato è legato al metodo”. Avendo un po’ più di pazienza e cura negli interventi, si può ottenere lo stesso risultato nelle attività di disinfestazione e pest control, con un minor impatto sull’ambiente che ci circonda. Noi cerchiamo di lavorare in questa direzione.
Un altro aspetto importante è l’internalizzazione della nostra società. Puntando sempre sull’innovazione e sulle nuove tecnologie. E’ importante ricordare che negli anni ’80 mio padre Ottone fu il primo a brevettare il dispenser pesticida: oggi è la normalità, lo usano tutti”.
Nel 2025 Ciadit compie 70 anni di attività. Dove è arrivata fino ad oggi?
“Oggi ci sono 30 aziende nella Rete Ciadit in Italia, e una in Svizzera. Ad Almese lavorano 14 dipendenti, ma in totale diamo lavoro a 170 persone. Tutte le aziende si presentano sul mercato come un’entità unica e a novembre organizzeremo la festa per i nostri 70 anni di attività. Ci sarà pure una sorpresa, non voglio anticipare nulla, ma sono sicuro che piacerà a molti”.