VALSUSA, L’ATTIVISTA NO TAV LUCA ABBÀ TORNA LIBERO

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da NOTAVINFO NOTAV

EXILLES – Condividiamo una buona notizia che ci è arrivata ieri: Luca torna finalmente libero dopo quasi un anno di regime di semilibertà!

Si conclude oggi la mia esperienza detentiva cominciata il 14 settembre scorso – scrive Luca Abbà – Terminata il 30 giugno la licenza Covid di 3 mesi, l’ultimo mese è stato piuttosto pesante rientrare: tra lunghe e faticose giornate in campagna, poco sonno, lunghi viaggi serali e caldo afoso negli ultimi giorni. Ringrazio calorosamente chiunque mi abbia sostenuto e aiutato in vari modi. Grazie anche a chi ha mantenuto viva la mobilitazione contro il progetto Tav negli ultimi mesi. Un caro abbraccio a chi ancora è sottoposto a restrizioni, e a chi lo sarà prossimamente, per la sua attiva militanza“.

Non è stato facile rimanere saldo e forte in questo ultimo anno – conclude – ma credo che questa esperienza carceraria abbia contribuito alla crescita delle mie convinzioni sulla degenerazione di questa società umana. Seguiranno altre riflessioni, ma intanto mi godo questa ritrovata libertà“.

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11 COMMENTI

  1. Non è la società ad essere degenerata, ma il cervello di gente che sale sui tralicci dell’alta tensione per un treno.

  2. Tanto ci ricasca,questi sono fanatici fino al midollo.Non gli è bastato essere miracolato due volte,la prima per la folgorazione e conseguente caduta dal traliccio,la seconda per essersi fatto neppure un anno di semilibertà con tutto il pregresso penale che aveva accumulato.E tutto questo per una linea ferroviaria,manco fosse un deposito di scorie radioattive….

    • Per chi studia o ha studiato psicologia è evidente che qsto è un gesto estremo per sensibilizzare delle coscienze insensibili, come ci spiega pure J.J. Rosseau. A volte ci arriva a capirlo anche chi la materia non l’ha studiata. La condanna è stata data perché altri non prendessero esempio e per un qualsiasi altro motivo prendessero spunto nel compiere gesti estremamente pericolosi . Detto ciò chi non conosce bene il problema e inizia a documentarsi e si imbatte sulla lettura del fatto raccontato da Mauro Galliano, oltre all’accoglienza data ai membri del Tribunale dei Popoli , si pone molte domande sull’utilità, la necessità e la motivazione di un’opera del genere. Guardate che il ponte su Genova l’hanno finito! Qui sono passati almeno 30 anni ….ma scherziamo!!!!!!!!!!!!!!!! CAMPA CAVALLO CHE L’ERBA CRESCE! Prima cosa hanno fatto si sono grattati? E tutti i soldi che hanno ricevuto? E i No Tav sono attivi specialmente dopo il 2005. Quindi , se prima del 2005 non hanno fatto un piffero è colpa dei NO TAV ? E no è il Governo! ahh! Questo governo non fa nulla, gli atri non hanno fatto nulla, perché la frase è la stessa ogni volta, insomma si grattano tutti!!!!!!!!!!!!

  3. Io credo che quello che hay fatto e stato completamente inutile,hay corso dietro il vento.
    Se devi metterti in gioco fallo per dei valori più alti,come la famiglia,i figli ecc.
    Non per delle partite perse in partenza e per giunta a tavolino.
    La vita e più preziosa dei sciacallaggi politici ricordalo .

  4. LA NOUVELLE HELOISE 1761 J.J.ROSSEAU :la natura sembra volere nascondere agli uomini le sue vere bellezze ,alle quali essi sono troppo insensibili, giacchè la sfigurano tosto che vi possano mettere mano. Essa fugge i luoghi frequentati: le cime de’ monti ,il fondo delle foreste e l’isole deserte sono le scene ove essa spiega i suoi più delittuosi incanti. Coloro che l’amano , e non possono raggiungerla cosi’ lungi, sono ridotti a violentarla, ed a costringerla in qualche modo ad abitare con loro, e tutto questo non si può fare senza qualche illusione. Mi pare chiaro che già 250/300 anni fa circa e ancora prima c’era chi pensasse che il fanatismo o il cervello della gente non avesse nulla a che fare con l’incapacità di avere rispetto verso la natura. Natura costretta a abitare con loro disse ROSSEAU … nome francese…premetto…non era italiano….e potrei mettere anche le riflessioni di REISE IN DIE SCHWEIZ ,impressioni sulla bellezza delle Alpi, dal libro le Alpi testo di Alessandro Gogna ( allegato al quotidiano LA STAMPA ). Già allora alcune persone che sfruttavano le Alpi venivano mal giudicate…..ahi ahi ahi , poi scrivono che i francesi non si lamentano di quest’opera. E è già morto Rosseau , ma se fosse vivo, ve ne canterebbe tante in modo poetico e vi direbbe le cose in modo talmente elegante che non sareste in grado di capire….ma a me è bastato capire l’opinione di Margherita Hack sull’uomo italiano….tanto intelligente e bravo si vantava d’essere da rimanere fermo dov’era! Beh complimenti!

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