VALSUSA, LE ACQUE INQUINANTI DEL VIADOTTO FINISCONO NELL’OASI PROTETTA DI OULX / FOTO

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Il viadotto autostradale di Oulx, in uno dei punti da cui viene scaricata l’acqua inquinante

di FABIO TANZILLI

OULX – Da troppo tempo, nei terreni del Sito di Interesse Comunitario (Sic) dell’oasi naturale del Lago Borello, una riserva naturale che teoricamente dovrebbe essere tutelata dal punto di vista ambientale, continua a “piovere dall’alto” acqua inquinante, proveninente dal viadotto autostradale dell’A32 Torino-Bardonecchia. Le pozze si formano direttamente sul sentiero dell’area protetta, che da Oulx conduce a Savoulx e Beaulard, meta quotidiana di passeggiate ed escursioni.

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Le pozze di sale inquinante lungo il sentiero della riserva naturale di Oulx, in una foto scattata in primavera

Non si tratta di semplice acqua piovana, bensì di sostanze contenenti cloruro di sodio in cristalli grossolani, misto a materiali inerti, come sabbia e ghiaia. Soprattutto il sale, utilizzato per il manto autostradale in inverno, cadendo sui terreni comporta gravi problemi di natura ambientale, riversandosi totalmente nella riserva naturale di Oulx.
Questo accade perchè manca, nel viadotto auostradale “Pra Long” (costruito dalla Sitaf in occasione dei Mondiali di sci di Setriere nel 1997) l’impianto di fognatura che permetta di raccogliere queste acque. Per risolvere il problema, si sono interessati direttamente il consigliere comunale di opposizione Ivano Martinuz e i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle. Alcuni cittadini hanno documentato i danni visibili, causati dalla soluzione salina che viene versata dal viadotto.
È stata qindi presentata un’apposita interrogazione in Regione, con prima firmataria la consigliera Francesca Frediani, chiedendo cosa si possa fare per fermare il progressivo degrado dell’habitat naturale della zona del Lago Borello.
“Nessuna sostanza tossica limita la crescita delle piante, più di quanto non sia in grado di fare il sale, che determina fenomeni di stress salino – spiegano i 5 Stelle nell’interrogazione – molti degli ioni salini sono tossici per le cellule vegetali, quando sono presenti in concentrazioni elevate nell’ambiente. Gli ioni sodio sono tossici per la maggior parte delle piante, con evidenti effetti negativi”. Il tutto accade initerrottamente proprio nella riserva naturale del Lago Borello di Oulx, che dal 2004 è stato riconosciuto come dalla Regione Piemonte come sito da tutelare.
La Regione cosa farà? Intanto ha replicato all’interrogazione dei 5 Stelle, spiegando che, negli anni in cui è stato costruito il viadotto, ovviamente non erano ancora previsti dalle normative i vincoli di tutela ambientali per l’oasi del Lago Borello. A tal proposito è stata interpellata la Sitaf, la quale ha ribadito non c’è l’obbligo di legge per “avere tale sistema di raccolta delle acque, e in tal senso non era stata posta alcuna prescrizione autorizzativa”.
Ma al di là delle normative, come si risolve il problema dell’inquinamento continuo? La Sitaf ha promesso di intervenire, anche se non obbligata dalla legge, realizzando nei prossimi mesi l’opera di raccolta e scarico delle acque del viadotto, evitando quindi che finiscano nell’oasi. Questo intervento, insieme ad altri previsti dalla società autostradale, deve essere ancora autorizzato dal ministero delle Infrastrutture: “Quando il piano finanziario sarà approvato dal ministero – assicura la Regione Piemonte – Sitaf potrà attivarsi per la realizzazione di tali lavori, tra cui il sistema di raccolta acque per il viadotto”.

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