VALSUSA, L’EX PRESIDENTE DEL PARCO: “ECCO PERCHÈ MI SONO DIMESSO”

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Mauro Deidier

LA LETTERA DI DIMISSIONI INVIATA AL PARCO DA MAURO DEIDIER

Dopo aver provveduto nell’ambito del Consiglio Direttivo a predisporre il bilancio di previsione
e programma 2021 mettendo al sicuro l’ente da incertezze gestionali, con la presente comunico le dimissioni dalla carica di Presidente dell’Ente Parchi Alpi Cozie.

Tali dimissioni, da me rassegnate senza che mi siano state richieste, vengono da me comunicate nella prima seduta utile del Consiglio Direttivo, ovvero 27 aprile 2021 alle ore 18 pertanto ai sensi dello statuto citato sono da tale data efficaci ed irrevocabili.

Per una singolare circostanza mi trovo a lasciare questo incarico comunicandolo da una situazione critica ovvero da un letto di ospedale dove sono sottoposto a ossigenoterapia
per polmonite bilaterale da Covid-19.

Dopo aver in passato svolto per un trentennio attività di Dirigenza pubblica ed aver presieduto per circa vent’anni, un altro Parco Naturale, l’Orsiera Rocciavrè con unanime consenso per diversi mandati da parte dei sindaci, ho constatato che nel Parco Alpi Cozie non è possibile portare avanti, senza continue tensioni e contrasti interni in primis con la Direzione dell’Ente, i molti obiettivi che mi ero preposto in attuazione delle indicazioni della Comunità delle aree protette ed in coerenza con gli attuali indirizzi regionali.

In particolare con il Direttore dell’Ente ho riscontrato visioni gestionali diametralmente opposte e difficili da contemperare, che hanno pregiudicato il normale svolgimento delle attività prefissate pur nel rispetto dei diversi ruoli; in particolare nei mesi scorsi si sono verificati continui, ripetuti e documentabili contrasti che non mi consentono di portare avanti proficuamente l’incarico assunto e che protraendosi nel tempo finirebbero per arrecare pregiudizio all’ente Parco.

Non è infatti nel mio stile ricoprire tale incarico per adempiere solo alla firma di atti burocratici e di delibere, ma neppure di dover continuamente superare tensioni pressochè su ogni scelta adottata.

Ringrazio il Presidente della Giunta Regionale per la fiducia ricevuta, in particolare il Vice
Presidente Fabio Carosso ed il Consigliere del territorio Valter Ma rin per il costante confronto e per il tempo che mi hanno dedicato condividendo con me le proposte di miglioramento del sistema che potranno forse svilupparsi nel prosieguo, ringrazio i tanti Sindaci del Parco e fuori parco che mi hanno sostenuto, i Consiglieri del Parco, i giornalisti del territorio, le tante associazioni in particolare quelle legate alle attività pastorali fatte di persone meravigliose, nonché i tantissimi semplici valligiani che mi hanno inviato messaggi di condivisione rispetto alle posizioni assunte in questi mesi.

Lascio il Parco alla responsabilità del Vice Presidente Remo Tabasso che dispone dell’esperienza necessaria per traghettare l’ente fino alla nomina del nuovo Presidente.

Mi spiace anche molto che queste dimissioni avvengano nonostante che io abbia ricevuto pubblicamente la costante condivisione da parte dell’Assessore Regionale ai Parchi Carosso circa la necessità di tutelare prioritariamente le attività economiche di montagna ad iniziare da quelle pastorali ed al riguardo esprimo soddisfazione per le molteplici azioni al riguardo intraprese dalla Regione.

Sinceramente avevo accettato questa nomina con convinzione ed entusiasmo, non chiedendo nulla a nessuno, ma la situazione gestionale da me riscontrata è purtroppo molto diversa dalla mia idea di Parco Naturale Alpino che, a mio parere, accanto alla mera funzione di tutela, di studio e di ricerca fine a se stessa, dovrebbe salvaguardare e tutelare anche chi ancora vive e lavora in montagna.

In questi anni, in Parchi come le Alpi Cozie, si è radicato un sistema che ha finito per orientare l’impiego di gran parte delle risorse economiche e professionali, nella prevalente funzione di conservazione e di burocratica applicazione di norme vincolistiche, senza attivare significative azioni di sviluppo e di tutela della presenza dell’uomo e delle sue fragili attività economiche.

Un cordiale saluto.

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2 COMMENTI

  1. Carissimo Mauro, innanzitutto mi dispiace moltissimo per la tua condizione di salute, sinceramente quando hai fatto quelle dichiarazioni sul lupo, te lo scrissi subito che non saresti durato, La tua visione del Parco che corrisponde alla mia, non è compatibile con i giochi delle lobby, che tengono molto all’ “apparire ma molto poco alla Sostanza”. I bastoni tra le ruote sono stati messi da subito e condivido la tua volontà di dimetterti.
    Hai dimostrato ancora una volta la coerenza con le tue idee.
    Sicuramente per le popolazioni del parco sarà una grande perdita.

  2. Mauro, un sincero augurio di pronta guarigione, eri per noi che viviamo la montagna, una speranza per un nuovo cammino
    purtroppo la burocrazia, tipica Italiana è molto peggio di una pandemia.

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