VALSUSA, MAMMA SITAF SEMPRE PIÙ RICCA: INCASSA 221 MILIONI DAI PEDAGGI, BILANCIO DA 97 MILIONI DI UTILE NETTO

Di tutti questi soldi, cosa rimane alla Valsusa? Niente. E i politici stanno zitti.

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L’INCHIESTA DI FABIO TANZILLI (prima parte)

SUSA – Mamma Sitaf sempre più ricca. Il bilancio 2024 appena approvato dagli azionisti, vede un utile netto di 97,5 milioni di euro per la società autostradale dell’A32 e Traforo del Frejus: lo scorso anno l’utile netto era stato di 64,4 milioni di euro.
Un risultato che fa sorridere la società autostradale del Gruppo Gavio, che da alcuni anni ha comprato le quote di maggioranza dagli enti pubblici, senza che nessuno battesse ciglio.
Ma la domanda è: di tutti questi soldoni, cosa rimane alla Valle di Susa?
Dei 97.5 milioni di utile nel bilancio 2024 di Sitaf, o dei 221 milioni di euro incassati grazie ai pedaggi autostradali di Avigliana, Salbertrand e Frejus, cosa rimane alla Valle di Susa?
Niente.

E i politici? Tutti zitti ovviamente.
Nel 2024 sono aumentati i ricavi della gestione autostradale: Sitaf ha incassato oltre 223 milioni di euro (+ 37,4 milioni di euro rispetto al 2023, quando i ricavi superavano i 185 milioni).
Quasi tutti i soldi, circa 221 milioni, arrivano alla Sitaf grazie ai “cari” pedaggi dei caselli autostradali di Avigliana, Salbertrand e del traforo del Frejus. Ricordiamo infatti che l’A32 è tra le autostrade più care d’Italia.
Nelle entrate dei pedaggi, la parte del leone la fa ovviamente il tunnel che collega l’Italia alla Francia: nel 2024 al Tunnel del Frejus i ricavi netti dai pedaggi ammontano a 151 milioni di euro, aumentando di oltre il 24% (nel 2023 erano stati 121 milioni), mentre sull’autostrada A32 i ricavi netti dai pedaggi ammontano a 70,5 milioni di euro (+11,6% rispetto al 2023).
La Sitaf ha incassato più soldi dai pedaggi grazie a due fattori: l’aumento del traffico a causa della chiusura del Traforo del Monte Bianco, e l’aumento delle tariffe al Traforo dewl Frejus (incremento del 5,1% dal 1° gennaio 2024).
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LA GALLINA DALLE UOVA D’ORO: IL TUNNEL DEL FREJUS
La vera gallina dalle uova d’oro per la Sitaf è il Tunnel del Frejus: le entrate sono notevoli, mentre i costi operativi sono minimi. E vedremo aprendo la seconda canna, cosa succederà.
Nel 2024 Sitaf ha incassato 151 milioni dai pedaggi del tunnel, mentre i costi operativi sono stati appena poco i 20 milioni (spese per opere di manutenzione e personale). Il margine operativo lordo (EBITDA) si attesta quindi su un valore pari a 136.4 milioni di euro, ed è stato principalmente condizionato dall’incremento dei ricavi netti da pedaggio.
L’autostrada A32 invece frutta un po’ meno, il margine operativo lordo si attesta su circa 20 milioni di euro, perché i costi di manutenzione e di personale sono più alti rispetto al tunnel.
Nel 2024 Sitaf ha incassato 70,5 milioni di euro dai pedaggi ad Avigliana e Salbertrand, ma nel contempo ha speso 63 milioni in costi operativi (di cui circa 33 milioni in manutenzione autostradale, con il rifacimento di vari viadotti, e 15,4 milioni per il costo del personale).
Sull’autostrada A32 sono aumentati i costi del personale, perché vari lavoratori delle società controllate o “vicine” sono stai trasferiti alla dipendenza diretta di Sitaf: nel dettaglio, 15 dipendenti dalla Musinet Engineering, 3 dipendenti della Sitalfa e ben 26 lavoratori nel servizio viabilità A32 provenienti dalla controllata Ross.
Nonostante l’aumento dei costi, nel 2024 in autostrada il margine operativo lordo è salito a 20,2 milioni di euro (raddoppiato rispetto al 2023, quando si attestava a 11 milioni), grazie all’incremento dei ricavi netti da pedaggio e degli altri ricavi, tra cui gli 8 milioni di euro che Telt ha pagato alla Sitaf.
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I SOLDI PURE DA TELT
La società Tunnel Euralpin Lyon Turin sta realizzando la linea Tav Torino-Lione, con il cantiere di Chiomonte, e ha pagato 8 milioni alla società autostradale come “riconoscimento del rimborso delle spese sostenute dalla Sitaf in relazione alle attività correlate alla gestione della interferenza tra la rete autostradale e la costruzione della tratta ferroviaria ad alta velocità”.

 

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33 COMMENTI

  1. E nemmeno due spiccioli da destinare a barriere antirumore nel tratto in Alta Valle? che vergogna! ed i politici locali?

  2. Bravo Direttore un articolo pungente e veritiero , una riflessione su quanto spendiamo ( da Avigliana in sù) per questa Autostrada che come la terra promessa doveva essere gratis per i valligiani , purtroppo i Sindaci fatti fessi con promesse e compensazioni…..questa storia assomiglia ad un’ altra di “binari” sistemi, codici cifrati , teoremi criptati , tombati .

  3. Sì può veramente parlare di popolo gregge: ci pelano e ci tosano come vogliono. Pedaggi alle stelle per guadagni milionari che vanno ad ingrassare i soliti noti. E pensare che per farcela digerire, a suo tempo, ci dissero che l’autostrada per i valsusini sarebbe stata gratis… Gratis è stato solo mettersi a 90…

  4. In Italia le autostrade vengono affidate ad un gruppo privato. I comuni mortali pagano il pedaggio. Chi ha la gestione del percorso guadagna.
    Non fa una piega. Salvo il fatto che la A32 è la seconda più cara in Italia. I politici? Sono oberati di lavoro nel garantirsi il posto ed a ricambiare favori a chi li ha votati oppure chi li aiuta.

    • Sarebbe la logica conseguenza se l’obiettivo di un’opera pubblica fosse quello di dare un servizio ai cittadini
      Se non li abbassano, invece, potrebbe significare che l’obiettivo è un altro, come ad esempio drenare soldi dai cittadini per poi dimostrare la riconoscenza anche alla classe politica, non assente, che consente, se non addirittura favorisce, tutto ciò

  5. È palese come la Valsusa sia stata scelta come territorio mangiatoia con la scusa di essere un “corridoio strategico” e i diritti di chi ci abita possono tranquillamente essere calpestati in favore dei profitti delle mafie. La cosa divertente è che gli abitanti sono complici continuando a dire che chi tra loro si oppone alle grandi opere sta sputando sulla ricchezza. Invece ci troviamo con le tasche vuote e una valle sempre più cementificata.

  6. La perfetta politica italiana……le perdite a carico di tutti i peones……gli utili nelle tasche dei soliti ….vedi Fiat, Telecom, ect ect

  7. Articolo chiaro e ben argomentato, commenti in libertà.
    Sitaf nel 2004 era tecnicamente fallita, fu salvata solo dalla presenza e dall’apporto dello Stato, in attesa di saldare i debiti con i futuri profitti attesi.
    La domanda dovrebbe essere:
    Perché è finita in mani private nel momento in cui, estinti i debiti, ha cominciato a macinare utili?
    Detto questo:
    I pedaggi (possibilmente equi) si devono pagare, un calmiere per il pendolarismo locale già c’è e potrebbe essere migliorato. Lo spostamento occasionale e sporadico dei residenti incide in modo irrilevante, tale da non giustificare privilegi.
    Il gettito maggiore deriva dal tunnel, decisamente esoso, utilizzato per transiti non locali.
    Una manutenzione costante e più accurata servirebbe ad una migliore fruizione dell’infrastruttura ed a ridurre di conseguenza gli utili.
    L’infrastruttura porta con sé carenze progettuali e costruttive che la rendono molto costosa per mantenerla in ragionevoli efficienza e sicurezza, queste condizioni sarebbero a favore anche per chi la utilizza poco.
    Le emissioni ci ricadono senz’altro nei polmoni, ma quelle di un tempo sulle statali facevano ben di peggio ed erano rilasciate davanti alle nostre finestre.
    La restante viabilità ordinaria, così libera a fluida, dipende esclusivamente dall’assenza del traffico transitante in autostrada, in sua assenza sarebbe l’inferno.
    Il peccato originale rimane il tunnel transfrontaliero, la vera gallina dalle uova d’oro, che, dopo la sua apertura nel 1980, rese indispensabile l’autostrada ed il conseguente destino della Valle ad essere corridoio di transito, a scapito di tutte le altre opportunità per valorizzarla.
    Questa faccenda del corridoio per indiscutibile volontà divina, ha avuto il suo trentennale seguito con la costruenda, ultima sciagurata infrastruttura.

    • Lo chieda all’ Appendino? Il sindaco Fassino -detto per inciso non l’ho mai votato- quando ha ceduto le quote del comune di Torino le allienò all’Anas, in modo che il 51% -anche se il comune ci rimise qualche cosa in fatto d’incasso dalla cessione- restasse in mano pubblica…. la 5stelle fece ricorso al tar e da qua la cessione del 51% al gruppo Gavio…..

  8. Sono in piena sintonia con ciò che ha scritto il direttore, se poi penso che ci sono tratti di autostrada, senza far nomi la Salerno-Reggio Calabria, costati un’enormita’ di soldi pubblici, spartiti tra politici locali e mafia ed ancora oggi … Gratis. Questa si che è una grande vergogna italiana.

    • 281 addetti in più nel SSN o nell’ASL locale manterrebbero le stesse famiglie con vantaggi collettivi decisamente più interessanti.

      • No, non mi pare proprio che l’idea di assumere le stesse persone nel SSN (1) senza che siano necessarie, (2) senza che siano competenti e (3) a carico della fiscalità generale, sia “uguale” e con maggiori vantaggi collettivi. SITAF è un’azienda privata e i suoi dipendenti li paga con i soldi che guadagna. Prendere l’autostrada non è un obbligo per chi non è interessato. Assumere la gente a cazzo nel pubblico, tanto paga pantalone, è ciò che ha portato questo paese almeno 2 volte sull’orlo del fallimento. Gente come lei ha idee dannose quanto inutili.

  9. La Sitaf è tutta privata, grazie alla lungimiranza del pubblico che ha venduto le quote per fare cassa subito. Succede sempre così (vedasi TRM per il termovalorizzatore). Adesso più nessuno può metterci becco. Un privato si autogestisce ed i sindaci possono anche ballare la tarantella ma non hanno alcuna voce in capitolo (e si è visto bene in più occasioni, durante i lavori ed i cantieri). Fa sorridere che, con un margine simile, Sitaf utilizzi ancora lsvoro interinale per le società satellite. Non basta mai !

  10. Gli incassi da Rivoli a Bardonecchia sono ridicoli, perché se togliamo i tir, e i francesi che vanno avanti e indietro perché forse alcol e sigarette costano meno da noi, il guadagno penso sia basso…E allora prezzo del biglietto alle stelle, e per il traforo devi vendere un braccio

    • L’opera è stata costruita, come tutte, con i soldi pubblici. Ma SITAF fa tutta la manutenzione ordinaria e straordinaria, oltre ad aver finanziato in proprio la seconda canna del Frejus. Una azienda che ha bilanci sani e fa il suo mestiere è da ammirare, non da criticare. Se il costo del pedaggio è elevato dovete ringraziare chi a suo tempo ha fatto inquadrare anche il tratto di bassa valle come “autostrada montana” (una trovata ridicola tutta politica), chi a suo tempo ha fatto incrementare i costi di costruzione con le varianti e i milioni di automobilisti che ogni anno percorrono le tratte Rivoli-Avigliana, Bussoleno-Susa e Oulx-Bardonecchia GRATIS senza contribuire alla manutenzione dell’autostrada.

  11. Non metto in dubbio la buona fede e le competenze di chi ha scritto l’ articolo, ne tantomeno ho conoscenze in materia da sfoggiare se non la mia ignoranza , ma siamo sicuri nei numeri e nei termini usati : 221 milioni di euro incassati e 97 milioni di euro di utile netto ?

    • “Siamo sicuri” cosa significa? Parliamo di bilanci, non chiacchiere da bar. Basta leggere l’articolo con attenzione.

      • e il gruppo Gavio toglie un piccolo benefit ai pensionati, benefit ch’è bene ricordarlo risaliva agli 80… e niente a che vedere con le recenti inchieste

      • Forse Galliano voleva mettere in risalto che l’utile è molto grande, quasi incredibile, rispetto agli incassi, una vera gallina dalle uova d’oro che vengono deposte nelle tasche private

        • L’opera è stata costruita, come tutte, con i soldi pubblici. Ma SITAF fa tutta la manutenzione ordinaria e straordinaria, oltre ad aver finanziato in proprio la seconda canna del Frejus. Una azienda che ha bilanci sani e fa il suo mestiere è da ammirare, non da criticare. Se il costo del pedaggio è elevato dovete ringraziare chi a suo tempo ha fatto inquadrare anche il tratto di bassa valle come “autostrada montana” (una trovata ridicola tutta politica), chi a suo tempo ha fatto incrementare i costi di costruzione con le varianti e i milioni di automobilisti che ogni anno percorrono le tratte Rivoli-Avigliana, Bussoleno-Susa e Oulx-Bardonecchia GRATIS senza contribuire alla manutenzione dell’autostrada.

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