VALSUSA, MIGRANTE SI FERISCE IN UN SENTIERO: INTERVIENE IL SOCCORSO ALPINO

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CESANA – Questo pomeriggio i tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese insieme al Soccorso Alpino della Guardia di Finanza sono intervenuti nel comune di Cesana Torinese in soccorso a un migrante infortunatosi nel tentativo di raggiungere la Francia. L’uomo ha chiesto aiuto intorno alle 12 affermando di trovarsi a monte della frazione di Rhuilles, nel vallone che conduce alla borgata abbandonata di Chabaud. Mentre la squadra di soccorritori si preparava, l’uomo è sceso autonomamente a Rhuilles dove è stato trovato dai tecnici con una sospetta frattura a una caviglia. È stato stabilizzato e trasportato a bordo di un mezzo fuoristrada fino alla strada carrozzabile, dove è stato consegnato a un’autoambulanza per l’ospedalizzazione.

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13 COMMENTI

  1. Voglio rubare il mestiere a Curiosità e a Chiedo per un amico…una domanda…come mai, secondo le regole del virus di stato, un cittadino italiano non può andare da Susa a Bardonecchia per fare una passeggiata mentre questo signore non residente ha attraversato prima altri paesi e poi tutta l’Italia?

    • Perchè si divertiva tantissimo ad attraversare a piedi il confine in montagna al gelo nella neve e sul ghiaccio; di notte poi, con la luna, è bellissimo.
      Evid gli italiani non sanno godersi questi momenti d’incanto.

  2. Fosse stato un normalissimo cittadino tutti i benpensanti da divano sarebbero li a tuonare invettive :
    – chi paga i soccorsi?
    – ma con il Dpcm non doveva essere li?
    – ecco uno che porta il virus in montagna?
    -ecco, vanno in montagna e si fanno male, mettono a repentaglio i soccorritori e poi intasano gli ospedali;
    – mancano i controlli, ci vogliono I droni…

    • Veramente ti stai confondendo con gli imbecilli da divano. Le persone che usano un cervello non stanno mai a sindacare sui costi o sul motivo per cui qualcuno finisce in difficoltà. La gente si soccorre e basta.

  3. Difatti la mia era una provocazione. Ho voluto prendere spunto da questa vicenda per far rilevare come, ogniqualvolta si legga una notizia di qualcuno che attiva i soccorsi in montagna subito vi sia il coro di lamentele stucchevoli (diciamo pure che hanno rotto le scatole )Respingo al mittente le accuse di razzismo, ideologia che non mi appartiene. Resta comunque evidente che nel 2020 non dovrebbero esserci persone che tentano di espatriare in questa pericolosa e drammatica maniera.

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