VALSUSA, MISURAZIONE TEMPERATURA A SCUOLA: LA PRESIDE CHIEDE CHIARIMENTI A CIRIO

Condividi
FacebookTwitterWhatsAppMessengerEmailLinkedIn
A sinistra la preside valsusina Barbara Debernardi. A destra: il presidente Cirio mentre misura la temperatura a sua figlia

Pubblichiamo il testo integrale della lettera indirizzata al dott. Cirio e al dott. Manca da parte del dirigente scolastico Barbara Debernardi. La professoressa Debernardi ha tenuto a precisare che non si tratta di “lettera aperta”, ma di comunicazione istituzionale e di richiesta di parere e che come tale intende vada considerata: non è stata fatta pervenire in redazione dalla Dirigente scolastica della DD Lambert, ma è giunta al giornale per altre vie.

di BARBARA DEBERNARDI (Dirigente scolastica della scuole dell’alta Valsusa)

Spett.le Direttore Ufficio Scolastico Regione Piemonte Dott. FABRIZIO MANCA
Spett.le Governatore Regione Piemonte Dott. ALBERTO CIRIO

OGGETTO: Linee di indirizzo per la riapertura delle scuole piemontesi. Rilevazione temperatura in entrata. Comunicazioni e richiesta parere.

Gentilissimo Direttore, Illustrissimo Governatore,

in relazione al documento in oggetto, ritengo necessario trasmettervi alcune considerazioni di ordine pratico e richiedervi un parere rispetto alla scelta messa in atto nella DD Lambert di Oulx circa il rilevamento quotidiano della temperatura degli allievi.

Ci leggono per conoscenza, per ovvie ragioni di trasparenza, le Famiglie e il Personale scolastico, che colgo qui l’occasione di ringraziare per la piena collaborazione che stanno dimostrando nell’attuazione dei protocolli interni di sicurezza predisposti per le nostre Scuole.

La Direzione Didattica Lambert consta di 12 differenti sedi (11 scuole e 1 segreteria didattica), site in 7 diversi Comuni dell’Alta Valle di Susa, su un territorio di oltre 200 Km quadrati, per una popolazione scolastica di circa 500 studenti.

In aggiunta alle tante misure di sicurezza messe in campo per ogni plesso, già nel mese di agosto ho dotato ogni sede di un termoscanner per la misurazione della temperatura, che tuttavia non risulterebbe affatto sufficiente per il controllo quotidiano di ogni bambino in ingresso.

Va infatti precisato che, al fine di evitare assembramenti e per scongiurare uno scaglionamento negli orari che il particolare contesto geografico di alta montagna renderebbe ingestibile, ogni scuola ha individuato molteplici porte di accesso, per un totale di 24 ingressi separati e distinti.

A ciò si aggiunge poi l’esiguo numero di collaboratori scolastici assegnati (15 alla data attuale), che ovviamente pare congruo in relazione al numero degli iscritti, ma che è certamente insufficiente data la loro disseminazione geografica.

Al fine di garantire comunque, pur nell’esiguità delle risorse umane e strumentali, la tutela della salute e della sicurezza di allievi e personale, ho sottoscritto con ogni famiglia una integrazione al patto di corresponsabilità, già acquisita agli atti, che riporta quanto segue:

“PATTO di corresponsabilità: INTEGRAZIONE a.s. 2020/21. Delibera n° 5, Collegio docenti del giorno 1 settembre 2020. PREVENZIONE e CONTENIMENTO EPIDEMIA da COVID-19.

La Scuola si impegna:
a mettere in atto tutte le misure indicate dal CTS e dal MI in materia di prevenzione e contenimento dell’epidemia e a fornirne puntuale e dettagliata informazione alle famiglie;
ad educare i bambini e le bambine a corretti comportamenti e a una corretta igiene: distanziamento, lavaggio delle mani, divieto di scambio di materiali fra compagni, uso -dove previsto- della mascherina ecc.;

La Famiglia si impegna:
a collaborare attivamente con la Scuola nell’azione di educazione dei bambini ai sopra menzionati corretti comportamenti e a una corretta igiene;
a non mandare i bambini a scuola con 37,5 gradi di temperatura o sintomi influenzali;
a collaborare con la Scuola nel caso in cui si rendesse nuovamente necessario il ricorso alla didattica a distanza”.

Personalmente ritengo che tale impegno reciprocamente assunto in forma scritta e ufficiale possa sostituire il modello con firma giornaliera della famiglia che la Regione Piemonte ha predisposto con le medesime finalità e con la medesima presunzione di correttezza e serietà da parte dei genitori.

Vorrei quindi continuare a mantenere questa forma di controllo, senza sostituirla con l’esibizione quotidiana di un documento che non presenta maggiori garanzie di veridicità rispetto a quelle fornite dal sopra indicato Patto di corresponsabilità.

Sottolineo inoltre che nessuna azione educativa può essere efficace se alla base della stessa non sussiste un principio di fiducia reciproca. Fiducia che ritengo di poter riporre nelle famiglie, chiedendo formalmente di non portare a scuola bambini ammalati, così come le stesse famiglie si fidano delle quotidiane azioni di igienizzazione e sorveglianza sanitaria che la scuola mette in atto, senza che io debba quotidianamente certificarle.

Qualora invece l’USR o la Regione Piemonte non dovessero ritenere sufficiente, a garanzia della salute della collettività, questo reciproco impegno sottoscritto tra Scuola e Famiglia, richiedo fin d’ora cortesemente la messa a disposizione di adeguata strumentazione per il controllo della temperatura in ogni plesso scolastico e di personale aggiuntivo da destinare alla mansione, poiché non riterrò a mia volta sufficiente la semplice compilazione quotidiana di una auto dichiarazione genitoriale.

Certa che vorrete fornire urgente riscontro e tempestive disposizioni, pronta per ogni ulteriore chiarimento, saluto cordialmente e auguro buon lavoro.

LA DIRIGENTE SCOLASTICA

Dott.ssa Barbara Debernardi

FacebookTwitterWhatsAppMessengerEmailLinkedIn
Condividi
© Riproduzione riservata

5 COMMENTI

  1. Gentile dott.ssa Debernardi , per fare una firma su un foglio di carta ci vogliono dai due ai tre secondi , per misurare la temperatura ad un o una figlia ci vogliono almeno cinque minuti . Tutti noi genitori lavoratori , sappiamo la mattina quale e quanti impegni tra vestiario colazioni preparazione zainetti ecc. ecc. , questo ci impegna mentalmente e con tempistiche tirate all’osso . Quindi è umano che una mattina si possa mettere una firma ma NON controllare la temperatura ai figli .
    Quindi per la sicurezza di tutti , figli , genitori e nonni , credo che sia una tra le poche iniziative prese con intelligenza e lungimiranza da tutti gli amministratori partendo da Roma in giù .

Che cosa ne pensi? Scrivici la tua opinione

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.