di AMEDEO MACAGNO
CESANA – Oltre 130 milioni di investimento con un ritorno annuo di 10 milioni sul territorio. Ecco i primi numeri emersi mercoledì 2 luglio in Comune a Cesana, al momento della firma ufficiale che sigla l’avvio dei lavori per la costruzione del nuovo villaggio Club Med a San Sicario.
L’accordo prevede l’istituzione e la gestione, da parte della società Ream Sgr Spa, di un Fondo di Investimento Alternativo (Fia) dedicato alla realizzazione di un nuovo Resort Club Med a San Sicario Alto con partner il Club Med.
Già nei prossimi giorni partirà la cantierizzazione con il via ai lavori di costruzione del nuovo struttura del Club Med prevista per marzo 2026, con una tempistica di realizzazione di 18 mesi, come è nello standard abituale del Club Med. Il che vuol dire che nell’estate 2027 dovrebbero terminare i lavori e quindi si può pensare che già nella stagione invernale 2027-28 il Club Med possa dare ospitalità nelle sue 500 camere ai suoi oltre mille ospiti a Sansicario.
Il tutto con la garanzia occupazionale di 400 posti di lavoro diretti, più altri 100 nell’indotto, la maggior parte maestri di sci.
Un intervento che prevede una ricaduta sul territorio di 10 milioni di euro all’anno.
Ma non solo. È prevista anche una serie di nuovi impianti di risalita e innevamento oggetto di una convenzione con la società di gestione Sestrieres spa, la Regione Piemonte e l’Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea, che finanzieranno gli interventi di accompagnamento.
Dalla prossima settimana inizieranno le attività per ripulire l’area dove sorgerà il grande villaggio turistico, smantellando gli impianti sportivi presenti nell’area di Sansicario (vecchi campi da tennis, ecc.), mentre i lavori effettivi di costruzione inizieranno da marzo 2026, con l’obiettivo di terminare il nuovo Club Med di Cesana Sansicario entro 18 mesi, ossia nell’estate/autunno 2027: se tutto proseguirà senza intoppi, il nuovo villaggio turistico dell’alta Valsusa sarà aperto dalla stagione invernale 2027/2028.
Alla firma ufficiale che dà il via ai lavori era presente il presidente del Club Med, Henry Giscard d’Estaing. Dopo Pragelato, un nuovo villaggio Club Med sarà costruito anche in alta Valle di Susa, con 1000 posti letto a rotazione. Alla firma dell’accordo per l’avvio del cantiere, oltre al Club Med, c’era ovviamente il sindaco di Cesana, Riccardo Mazzoleni, e i rappresentanti della Regione Piemonte e dell’Unione Montana Vialattea.
Altro CASERMONE che andrà a deturpare il paesaggio, per non parlare del magna magna che ci girerà intorno..
A quando il comitato NO CLUB MED?
Se lo ritiene necessario, provveda Lei.
Vedremo le adesioni.
Ovviamente non mi sfiora neppure l’anticamera del cervello.Lo lascio fare a voi no tutto così lo aggiungete alla vostra collezione di comitati.
Anticamera? Anticamera di cosa …?
Di quello che lei ha mandato all’ammasso tanto tempo fa.
Riprovo:
Di quello che lei ha mandato all’ammasso tanto tempo fa.
Porterà lavoro a tutti! E un indotto nn indifferente sul territorio, ben venga! Cmq il sindaco è Daniele, nn Riccardo!
A quanto pare il comitato SI CLUB MED esiste già ed è operativo, per quale motivo non dovrebbe esistere un comitato
NO CLUB MED se qualcuno lo ritenesse opportuno? E’ per caso prerogativa di qualcuno in particolare, stabilire se un comitato debba esistere o meno?
Suggestione. Andamento storico nevicate. Centimetri neve sciabile mese/anno. Grafico.
Invece di piantare vere e proprie foreste necessarie per combattere il cambiamento climatico, si continua a cementificare, poi, ad ogni temporale estivo un’alluvione…e questa volta, con immenso dispiacere per la famiglia del commerciante deceduto e per lui stesso, purtroppo una persona ha perso la vita… Ma continuiamo a costruire, cemento cemento, e a non piantare più foreste, ma a distruggerle…di certo con si va lontano… Quello che trovo incredibile è che gli speculatori edilizi, hanno così tanta fame di soldi, da dimenticarsi che viviamo tutti sullo stesso pianeta, ricchi e poveri, e a causa di disastri ambientali, catastrofi climatiche eccetera, tutti noi purtroppo rischiamo la vita, ricchi e poveri per l’appunto.
Esatto. A quando il comitato No Club Med?
Propongo comitato No curiosità.
Riservato, perché la curiosità ti fa paura?
La curiosità, con moderazione, ci può anche stare.
Curiosità di solito fa pena.
La Valle è fragile ma, tranquilli, la rinforziamo con colate di cemento ! Ps chiedo solo agli esperti di economia: quale grande vantaggio locale porta una struttura che recluta il personale necessario da tutt’Italia/Europa, “blinda” i suoi ospiti all’interno per pasti, intrattenimento serale, souvenir. Dove sta tutto questo favoloso risultato ? Liberi di cementificare ma non illudiamoci. Speriamo arrivi presto anche lo skidome !
Complimenti per l’ironico e spiritoso auspicio nell’ultima frase.
“si può pensare che già nella stagione invernale 2027-28 il Club Med possa dare ospitalità nelle sue 500 camere ai suoi oltre mille ospiti a Sansicario.
Il tutto con la garanzia occupazionale di 400 posti di lavoro diretti, più altri 100 nell’indotto, la maggior parte maestri di sci.
Un intervento che prevede una ricaduta sul territorio di 10 milioni di euro all’anno.”
Non conosco i criteri che stabiliscono i posti di lavoro diretti e quelli indotti e nemmeno quelli che stabiliscono la ricaduta in €. sul territorio.
L’ unica cosa che vedo sono i posti di lavoro diretti lasciati dall’ autostrada e quelli che producono ( attualmente) i cantieri legati al tav. Nonché le ricadute sui territori.
Purtroppo , SEMPRE, le previsioni sono state sovradimensionate. Probabilmente hanno sbagliato senza farlo apposta.
@……. Un intervento che prevede una ricaduta sul territorio di 10 milioni di euro all’anno.
E quante perdite sono state perviste per gli attuali alberghi/albergatori che si troveranno con diverse richieste in meno?
Le previsioni ufficiali sono ottimistiche per necessità, lasciamole il tempo che trovano.
Fortunatamente il “saccheggio” di clientela alle strutture locali indipendenti è del tutto marginale.
Le infornate di clienti nelle strutture di ClubMed sono confezionate attraverso canali indipendenti e paralleli.
Non escono dal club e non comprano nulla all’esterno, ma senza il club in Via Lattea non sarebbero mai venuti.
Qualcosa come andare a Cuba per soggiornare solo nella base USA di Guantanamo.
10 milioni di euro più tutte le compensazioni opera tav, questa volta diventiamo tutti benestanti. Possiamo permetterci di rinunciare anche alla vantaggiosa zona franca.