CESANA TORINESE – Niente da fare: Lara Colturi gareggerà anche nel prossimo inverno con la nazionale albanese. Proprio nell’anno chiave delle Olimpiadi 2026 di Milano-Cortina. E’ stato raggiunto l’accordo economico tra la Federazione di Sci dell’Albania e la famiglia della talentuosa sciatrice della Valsusa: Lara gareggerà ancora per l’Albania per i prossimi 12 mesi e quindi anche ai Giochi di Milano-Cortina 2026, oltre che ovviamente per la prossima stagione di Coppa del Mondo di sci.
Un accordo che prevede un budget di 300mila euro per la stagione olimpica di Lara Colturi. E per il quale si è impegnato il governo albanese in prima persona. Lo aveva confermato qualche giorno fa ai microfoni di Top Channel TV, Elvis Toci, il presidente della federsci balcanica. “Il premier Edi Rama ci ha garantito un finanziamento straordinario di 300mila euro” ha spiegato Toci. Facendo capire chiaramente che l’Albania punta moltissimo sulla giovane sciatrice valsusina.
Il tutto è stato quindi ufficializzato dalla Federazione albanese, chiudendo il caso sul ritorno alla nazionalità italiana della 18enne di Cesana Torinese: “È stato raggiunto un accordo affinché l’atleta Lara Colturi possa continuare a gareggiare per l’Albania anche durante la stagione 2025-2026”, scrive la federazione albanese sui social. “Una buona notizia per l’Albania e per la Federazione Sciistica Albanese. Si sta lavorando intensamente sui dettagli del contratto – si legge ancora nella nota della Federazione di Tirana – A Lara, auguriamo tanto successo a scuola in questo periodo. Oltre allo sport e alla sua carriera sportiva, quest’anno Lara sta concludendo anche gli studi superiori. Tanti successi a Lara e all’Albania ai Giochi Olimpici!”.
In merito alla vicenda, ecco il comunicato diffuso dai genitori di Lara, Daniela Ceccarelli e Alessandro Colturi: “Lara proseguirà il suo percorso con la Federazione Sci Albanese, con il cui sostegno ha gareggiato nelle ultime tre stagioni, sin dall’inizio della sua carriera nella categoria FIS. In questo momento particolare, desideriamo ringraziare la Federazione Sci Albanese e le più alte Istituzioni dell’Albania per aver creduto nel nostro progetto e per averci sempre offerto il loro supporto, la loro stima e amicizia, dandoci anche l’opportunità di promuovere lo sci in un Paese che sta mostrando un interesse crescente per gli sport invernali.
La nostra priorità — così come quella della Federazione Sci Albanese — è sempre stata, e continua a essere, quella di garantire a Lara le migliori condizioni possibili per la sua crescita. Questo percorso di sviluppo “restColturimente” legato alla nostra famiglia e al nostro team, che, grazie alla libertà gestionale concessa dalla Federazione, può concentrarsi pienamente sulle sue esigenze di giovane atleta.
Come dimostrano i risultati ottenuti finora, un ambiente positivo, che le offre serenità e un adeguato supporto tecnico, l’ha messa nella condizione di puntare a traguardi sempre più ambiziosi.
In questo periodo Lara è impegnata nello studio in preparazione degli esami di maturità di scuola superiore, oltre a continuare il suo allenamento atletico. Insieme a lei e alla Federazione Sci Albanese, stiamo programmando le attività per la prossima stagione.
Per tutelare la sua e la nostra serenità, desideriamo concentrarci pienamente su questi obiettivi e non rilasceremo ulteriori dichiarazioni o interviste”.
VALSUSA, NIENTE ITALIA PER LARA COLTURI: ACCORDO DA 300.000 € PER SCIARE CON L’ALBANIA
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Faccio i miei più sinceri auguri a Lara Colturi, giovane atleta di grande talento che ha già dimostrato il suo valore.
Non nascondo però il dispiacere nel vederla ancora con la nazionale albanese, soprattutto in vista delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, evento simbolico per lo sport italiano. Capisco le motivazioni personali ed economiche, ma credo che lo sport, specie alle Olimpiadi, debba restare legato al senso di appartenenza e rappresentanza nazionale.
Vedere un’atleta cresciuta in Italia gareggiare per un altro Paese per ragioni più gestionali che sportive lascia aperte delle domande, non per criticare, ma per riflettere sul significato stesso di “nazionale” oggi.
A Lara, comunque, i migliori auguri: impegno e passione meritano sempre rispetto, al di là della maglia.
I SOLDI, I SOLDI, I SOLDI……….TUTTO LI, SINCERAMENTE IO SAREI TORNATO DI CORSA A CASA IN ITALIA.
Saresti tornato per essere uno degli ultimi del gruppo, dato che non hai supporto logistico e gestionale…
Lei fa solo quello che le dicono di fare i genitor…sicuramente esibizionisti!
Non capisco l’interesse dell’Albania per lo sci dal momento che in tutto il paese ci sono si e no un km piste sciabili. Ma!??
Investire su di un possibile talento…
Da noi, fanno l’esatto contrario!
Vergogna.
Lara segui la Tua strada.
Il talento è Tuo e hai tutti i diritti di esprimerlo, dove e con chi ritieni più opportuno.
La nazionalità, anche sportiva, è un retaggio ingombrante di una visione rivolta al passato.
Le gare che vincerai Tu, non abbiamo nessun motivo per pretenderle anche nostre.
Sorridi a chi straparla di denaro, senza aver capito che finanziare stagioni sportive ai massimi livelli non significa mettere quattrini nelle Tue tasche o in quelle della Tua famiglia.
I Tuoi guadagni, attuali e futuri, sono un argomento che nulla ha a che vedere con l’appartenenza alla Nazione che hai scelto per competere.
Chi conosce lo sci ricorda precedenti illustri, Neureuther, Girardelli per andare a tempi lontani.
Se in Albania ci sono poche piste non significa che non possa esserci passione per lo sci, Tu potrai essere il legame per portare ragazzi albanesi a praticare lo sci agonistico nella nostra Valle, riuscirci sarà un grandissimo risultato per tutti.
Immagino infine che in F.I.S.I. forse siano
mancate le attenzioni e le risposte giuste per non farti rivolgere lo sguardo altrove.
I Camerati furibondi o scritto negli accordi ,
in quel faldone di contratto con l’ Albania per cacciare gli immigrati e l’ ingratitudine di una giovane Italiana per aver rifiutato il tricolore , non è stata farina del suo sacco ma dei genitori per inserirla nell’ élite ,
un’ altro “sacco” per Roma che di zingari ne sa qualcosa , di petali di rose piovuti dal cielo in funerali con un po’ di mistero ,
di ville dorate ,di droga e criminalità finanziate .
Di candide vesti di Papa orfana o di
loschi intrallazzi ,cospirazioni, voltabandiera ,di cui l’ Italia di nomina non è fiera.
I camerati sono ” cornuti e mazziati “, pagano il soggiorno in Albania dei profughi e Rama con i proventi compra atleti Italiani !!! Ottimo investimento a costo zero!
La verità la sanno i i diretti interessati. Esprimere giudizi così trancianti mi sembra ingiusto. La famiglia ha fatto le sue scelte sicuramente motivate da diversi fattori. Leggo di molti “patrioti” che per amore della nazione dicono che sarebbero disposti a sacrificare carriera, prestigio e soldi. Bisogna trovarsi in determinate situazioni prima di essere sicuri di cosa sia giusto o sbagliato fare. La testa, il cuore e la pancia quasi sempre indicano strade diverse tra loro . I giudizi sull’ operato del Governo Albanese sono tutta un’ altra questione.
Lara va sostenuta a prescindere. Un giorno deciderà con la sua testa se essere italiana, se il suo senso di appartenenza la porterà a voler vestire i colori azzurri. Adesso, per senso di riconoscenza nei confronti dell’Albania che le ha permesso a17 anni di correre in coppa del Mondo, è giusto che corra la stagione olimpica con la bandiera albanese.
Fai quello che ti senti di fare e in particolare modo che ti faccia stare bene. Tutto il resto è contorno, per non parlare di alcuni commenti.
Anch’io da Italiano sono dispiaciuto che una atleta Italiana corra per una Nazionale diversa dalla sua.
Non credo proprio che come qualcuno ha scritto sia colpa dei soldi, che per altro mi puzza da notizia voluta per screditare l’Atleta. Certo se la FISI a suo tempo avesse lavorato meglio adesso la situazione potrebbe essere un’altra, ma come spesso accade a certi livelli, il modo per metterti i basoni tra le ruote, li trovano sempre, anche i piu’ subdoli.
Comunque anche un CAMPIONE come Marc Giradelli che è Austriaco, gareggiava però per il Lussemburgo.
Quindi se tanto mi da tanto Auguro a Lara il meglio possibile per la sua carriera un saluto anche a mamma Daniela e papà Alessandro che tanto anno dato all’Italia nella loro carriera.
Grandi campionesse come Tina Maze, Lara Gut e Mikaela Shiffrin hanno avuto e hanno il loro team privato. Il guaio è che da noi l’eccellenza è considerata un demerito, preferiamo la mediocritas
ma saranno fatti suoi ? o no?