VALSUSA, NUOVO CLUB MED A CESANA: I LAVORI IN PRIMAVERA, 130 MILIONI DI EURO E 1100 POSTI LETTO

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CESANA – Sabato 21 dicembre, a Serre Chevalier, il presidente di Club Med Henri Giscard D’Estaing, durante l’inaugurazione del complesso francese riammodernato, ha annunciato che dalla primavera 2025 partirà in Valsus il cantiere del nuovo villaggio Club Med a Sansicario. Lo ha fatto alla presenza dei sindaci dell’Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea.
Per Cesana e per tutta l’Alta Valle Susa il progetto del nuovo Club Med a Sansicario è strategico: “Parliamo di un investimento da 130 milioni di euro per un nuovo villaggio da 500 camere, per un totale di 1100 posti letto – commenta il sindaco di Cesana Mazzoleni – Un’operazione che andrà alla creazione non indifferente di centinaia di posti di lavoro in loco con un giro di affari sul territorio alquanto importante. Stante al cronoprogramma il resort dovrebbe essere inaugurato a fine 2027 e l’inizio lavori è previsto per la prossima primavera. Un resort che non sarà solo sci, ma garantirà importanti ricadute anche nel periodo estivo e quindi funzionale a quella destagionalizzazione che stiamo perseguendo con grande convinzione”. Il sindaco è ancora convinto del progetto dello ski dome, della pista di sci al coperto, dove ora sorge la pista di bob abbandonato: “Questo strategico investimento del Club Med rilancia poi in modo determinante la nostra idea di costruire lo Ski Dome al posto della pista da bob che dovrà essere smantellata e che garantirebbe agli ospiti del Club Med la possibilità di sciare 365 giorni all’anno”.

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9 COMMENTI

  1. attenzione che avete messo la prima foto con il progetto definitivo e le altre due sono invece di un progetto non approvato e quindi modificato

  2. Sembra incredibile.
    Posizione ottimale, vista Chaberton, superficie pianeggiante, aree già edificabili nel piano regolatore, notevole cubatura disponibile, zona degradata ex tennis clinic dismessa da recuperare, arrivo cabinovia e partenza seggiovia al posto giusto, estetica degli edifici che fortunatamente che ci risparmia l’imperversante e superato “finto baita”.
    Sembra che ci sia persino un varco per la le due piste in arrivo da zona Chalmettes-Forte anche se ormai innevate per una quindicina di minuti a stagione.
    Bravi francesi, saranno stato convinti dall’introduzione delle strisce blu nei posteggi in paese?

  3. Va bene tutto ma non illudiamoci che ciò porti economia sul territorio. Chi entra nel Resort non esce neanche per i souvenir (all’interno trova tutto, ristorazione, intrattenimento, bar, etc) I posti di lavoro saranno anche qualche decina ma reclutati ovunque (non certamente locali – villaggio olimpico di Sestriere docet). La cosa più assurda è eliminare un fallimentare ecomostro (bob) per costruirne uno nuovo (skidome); non ci sono parole !

    • Pietose, non Pie illusioni.
      Uno skidome, per quanto di una stupidità inaudita, potrebbe essere concepito in una metropoli con milioni di abitanti o a Malpensa o presso un qualsiasi altro hub.
      Collocato alla portata di un potenziale di utilizzatori enorme potrebbe persino trasformare in profitto (di pochi) il danno ambientale di tutti.
      Pensarlo seriamente a Pariol consentirebbe uguali pensieri a qualsiasi paesello in declino, tipo Chiomonte e buona parte delle vecchie stazioni sciistiche dell’Appennino.

  4. 1.100 posti letto e pista da sci al coperto per sciare anche ad agosto ?
    Invece di offrire turismo di qualità compatibile con le varie stagioni, si vogliono “dominare” e “piegare” le stagioni !
    Buona fortuna a chi caccia i soldi e al Sindaco, ne avranno bisogno.

  5. Il sindaco di Cesana parla con entusiasmo della creazione di centinaia di posti di lavoro in loco. Senza considerare la nuova colata di cemento sulle pendici del monte Freiteve, segnalo al sindaco che avendo casa a Cesana dal 1979, negli ultimi anni quando ho avuto bisogno di un imbianchino, muratore, piastrellista, idraulico, elettricista non trovando manodopera in loco son dovuto ricorrere ad imprese di Torino. Ormai Cesana (meno di 900 abitanti) come tutta l’alta valle soffre della stessa crisi demografica che attanaglia il resto d’Italia con l’aggravante dell’abbandono da parte di quasi tutti i giovani ormai, oltre che diplomati o laureati, non più interessati a proseguire le attività di famiglia, tanto che anche le poche attività rimaste in piedi (per lo più bar o ristorazione) faticano a trovare personale (lo stesso Comune non riesce a trovare un gestore per CASA CESANA, piccola struttura alberghiera lascito delle olimpiadi TORINO 2006). Quindi chiedo al sindaco: come pensa di riempire quelle centinaia di posti di lavoro?

  6. Club Med ,come sarebbe bello che quel Med
    indicasse la cura della salute ma alla faccia del bisogno un resort da sogno ,il sogno di potersi curare senza permettersi grandi spese , Mazzo….leni il dolor previeni alla faccia di inutili ambulatori e ospedali,mazzoletti di fiori mai più colti in quei prati ma abbelliti di loculi tombati….

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