VALSUSA, 7 PERSONE BLOCCATE IN MONTAGNA DI NOTTE: RICOVERATE IN OSPEDALE

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GIAGLIONE / EXILLES – Si è concluso intorno all’1.30 di lunedì 17 febbraio un intervento congiunto del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese con il Servizio Regionale di Elisoccorso di Azienda Zero Piemonte nel territorio di Giaglione, con i vigili del fuoco. Intorno alle 22 un gruppo di 7 escursionisti ha lanciato la chiamata di emergenza lungo il sentiero che dal Passo Clopaca conduce al rifugio Vaccarone. Erano partiti da Grange della Valle, a Exilles, con l’intenzione di raggiungere il rifugio ma sono rimasti bloccati dalla neve alta senza riuscire né a proseguire, né a tornare indietro anche a causa del fatto che alcuni di loro iniziavano ad accusare i primi sintomi di ipotermia.
La centrale operativa ha optato per l’invio dell’eliambulanza in operatività notturna con un tecnico del Soccorso Alpino aggiuntivo a supporto dell’equipe che è stato imbarcato presso la pista dell’ospedale di Susa. Nonostante le difficoltà di comunicazione con i malcapitati, è stato possibile localizzarli con una certa precisione e sbarcare in loco l’equipe al completo con una delicata operazione speciale notturna. Mentre il medico prestava le prime cure a coloro che avevano maggior bisogno, i tecnici hanno organizzato il recupero che è avvenuto con due rotazioni più una terza per l’imbarco dell’equipe. Tutti i membri della comitiva sono stati ricoverati all’ospedale di Susa.

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21 COMMENTI

  1. Ringrazio di cuore il soccorso alpino, l’elisoccorso e il personale del pronto soccorso.
    In una situazione davvero difficile hanno svolto un gran lavoro.

    • Sette persone scomodano per capriccio ed insipienza, soccorso alpino, elisoccorso, vigili del fuoco, un tecnico aggiuntivo ed un medico.
      Non paghi intasano il pronto soccorso dell’ospedale di Susa ed uno di loro (si presume che lo sia) ha pure la faccia di tolla di ringraziare di cuore.
      Fossero stati almeno sette migranti, un motivo serio lo avrebbero avuto.

    • Premessa: chiunque si trovi in difficoltà ha diritto di essere aiutato, qualunque sia la causa che lo ha portato ad essere in difficoltà. Altrimenti anche le ambulanze dovrebbero evitare di portare in ospedale chiunque “se lo sia cercato”, dall’automobilista incauto al fumatore incallito. Per cui non posso che provare pena per chi continua a fare commenti del caxxo su soccorsi per chi merita o presunti pagamenti.

      Detto questo però, da escursionista con una certa esperienza e che ha percorso quei sentieri molte volte, mi chiedo cosa passi nella testa di sette persone che vogliono raggiungere il Rif.Vaccarone da Grange della Valle, a Febbraio, di sera, con neve non trascurabile e temperature piuttosto rigide. Un percorso che anche d’estate in condizioni ottimali è estremamente lungo (quasi 4 ore di percorrenza). Non a caso non sono arrivati nemmeno al Passo Clopacà, che sarebbe stato in termini di percorso lineare nemmeno metà strada…

      Possiamo dirlo una banda di “incauti” ?

      • Ribadisco, capriccio ed insipienza.
        Incauti potrebbero essere stati se avessero tentato di raggiungere il Vaccarone in scarpe da tennis o di notte senza torce, confidando nel chiaro di luna.
        Nulla da eccepire sul fatto che siano stati soccorsi, la mia rimostranza si è limitata alla “faccia di tolla”, un misto di arroganza, presunzione e supponenza (sempre nell’ipotesi che questo ringraziamento sia venuto da uno dei Magnifici sette).
        Non venendo da uno di loro non potrebbe essere altro che ironia.

  2. La terapia in ospedale l’ inoculazione di sale nella zucca , perché vi è forte carenza e non consapevole limitazione , devono ringraziare uno Stato che comunque non trascura la vita e la salute , non lesina sui costi e la priorità in base benefici -costi , perché in quel tempo in cui sono state impegnate risorse umane e tecnologiche assai costose c’erano persone bisognose di tempestive cure , l’ emergenza mobilita
    l’esiguo personale medico , egoisti questi sono sfidando l’ inverno per esaltare il proprio ego , incoraggiando altre persone a mettersi nel pericolo.

  3. E il piemonte…con la p minuscola… è una regione che non ha mai applicato la legge per fare pagare i soccorsi agli imprudenti.
    Complimenti..paghiamo noi con altri balzelli. Viva la giunta regionale

    • Premesso che la sua ipotesi vorrebbe dire tutti su un divano a fare niente, così nessuno si fa male, ovvio che alcune attività sportive, pur con tutte le precauzioni possibili (io, ad esempio pratico mountain bike da 30 anni…), possono presentare rischi che devono comportare soccorsi adeguati nel caso. Quindi facciamo pagare le cure a chi fuma o è sovrappeso o non si alimenta correttamente?
      Comunque sia il gruppo è stato altamente imprudente a non considerare la neve, in inverno a quella quota!

      • Sig. Valligiano, Lei è sicuramente dotato di buonsenso ed esperienza, vista la 30ennale attività! In Inghilterra, comunque, ai fumatori ultrasessantenni fanno pagare tutte le cure, per malattie correlate al fumo…. In effetti, sono loro che se le sono cercate ….

  4. Allora perché non far pagare anche chi si infortuna giocando a pallone, si rompe sciando in pista, cade andando in bici o magari si deve far curare le malattie cardiovascolari causate dalla sedentarietà perché non ha fatto niente di tutto ciò?

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