COMUNICAZIONE DEL PARCO ALPI COZIE
A causa delle copiose piogge di primavera nelle aree naturali (aree umide, prati, aree a bosco) quest’anno si sono sviluppate diverse specie di zanzara che stanno causando infestazioni diffuse.
Il territorio della bassa Val di Susa, racconta Giovanna Mazzoni, refrente del progetto di lotta biologica ai Culicidi per i Parchi Alpi Cozie, ospita una grande varietà di specie di zanzare, oltre 20, che utilizzano come propri siti riproduttivi habitat diversi, tutti legati alla presenza di acqua stagnante, permanente o temporanea, visto che le larve delle zanzare sono acquatiche.
Nell’area di Avigliana, i siti riproduttivi delle zanzare sono sicuramente le aree umide, come la Palude dei Mareschi e la torbiera di Trana, ma anche tutti i terreni che possono essere soggetti ad allagamenti a seguito delle piogge come prati, campi e boschi oltre agli innumerevoli siti creati involontariamente dall’uomo nelle aree urbane che si possono trovare in orti, giardini, balconi.
Nelle aree abitate, le piogge di piccola entità possono creare siti riproduttivi, detti focolai, mentre per far diventare focolai i terreni di maggiori dimensioni è necessario che gli episodi piovosi siano almeno di media entità, cioè maggiori di 30 mm di pioggia.
Questa primavera, gli episodi piovosi sono stati talmente intensi da provocare frane e smottamenti sui versanti collinari e montani, con allagamenti in molte parti del Piemonte. Le piogge sul territorio del Comune di Avigliana hanno fatto misurare 470,9 mm di pioggia dal 1° marzo al 15 di maggio (stazione di Avigliana, ARPA Piemonte) ma è stato il picco di più di 200 mm caduti tra il 16 e il 18 del mese di aprile che ha causato la maggior parte degli allagamenti che si sono estesi dalla torbiera di Trana ai terreni a prato, a bosco e alle aree umide (Palude dei Mareschi) a nord del Lago Grande, compresi quelli limitrofi all’area industriale condivisa con il Comune di Sant’Ambrogio. Vista la quantità di pioggia caduta, e il ripetersi nelle settimane successive degli episodi temporaleschi, anche ampie porzioni dei boschi situati alle pendici del Monte Pirchiriano e del Monte Cuneo sono state interessate da allagamenti.
Da queste sommersioni sono nate diverse specie di zanzare. In questo momento le specie con il maggior numero di individui sono Ochlerotatus cantans che nasce nelle aree umide e Ochlerotatus geniculatus tipica dei boschi. Tutte e due le specie, in anni di bassa piovosità, rimangono preferibilmente nelle vicinanze dei propri siti riproduttivi spostandosi di poche decine di metri mentre negli anni a media ed intensa piovosità, a seguito dell’esplosione di popolazione, arrivano a diverse centinaia di metri fino a borgate, frazioni e in molti quartieri della zona urbana limitrofa. L’allagamento di vaste aree, inoltre, è avvenuto anche la primavera dello scorso anno con conseguente aumento delle uova di queste specie che necessitano di diverse sommersioni prima di schiudere l’anno o gli anni successivi.
La scorsa settimana i trattamenti larvali sono stati effettuati in alcuni punti del territorio di Avigliana e saranno estesi in tutti i territori dei Comuni di Progetto (Parco di Avigliana e dei Comuni di Avigliana, Villar Dora, Trana e Sant’Antonino di Susa) nei prossimi giorni in modo da contrarre la presenza di zanzare. Purtroppo, i trattamenti larvicidi di aprile e inizio maggio, necessari per il contenimento delle specie di aree sommerse, non sono stati effettuati per ritardi burocratici che hanno impedito l’inizio delle attività del Progetto di lotta alle zanzare nel periodo consueto.
Per quanto riguarda la zanzara di bosco, questa specie non può essere soggetta al contenimento tramite trattamenti larvali, avendo focolai sparsi in centinaia di ettari di bosco.
Tutto ciò ha portato alla situazione odierna e al grande disagio della popolazione, peggiorato dal fatto che alcune delle specie sfarfallate sono capaci di rimanere attive anche durante il giorno in situazioni di cielo interamente o parzialmente coperto e/o di alta umidità nell’aria. L’intensità dell’infestazione attuale andrà scemando con il passare delle settimane in modo simile a come avvenuto lo scorso anno, poiché le femmine, che sono le uniche a prelevare il sangue dagli “ospiti” vivono dalle tre alle cinque settimane.
Si ricorda che sui focolai di zanzare di maggiori dimensioni (aree umide, canali, fossi, prati e incolti allagati ecc.), i trattamenti vengono effettuati con trattori muniti di canna di gomma per spruzzare il prodotto a base di Bacillus thuringiensis var. israelensis. Questo prodotto è innocuo per le persone e gli animali, compresi gli invertebrati, tranne che per le larve delle zanzare e di poche altre famiglie di insetti loro cugini (ditteri).
Per i focolai di dimensioni medie e piccole come caditoie stradali, manufatti e rifiuti abbandonati, copertoni, teloni si utilizzano compresse di un prodotto larvicida innocuo per i vertebrati.
Visto che la stagione di presenza delle zanzare urbane come l’Aedes albopictus o zanzara tigre e la Culex pipiens, la nostra “zanzara domestica”, sta per iniziare e che queste specie rimangono vicino ai siti di nascita, si invita la cittadinanza ad eliminare tutti i possibili focolai chiudendo le raccolte d’acqua piovana nei giardini e negli orti, svuotando regolarmente i sottovasi, evitando i ristagni sui teloni di copertura, nelle grondaie etc.
La zanzara tigre sfrutta la presenza della più piccola traccia d’acqua stagnante per cui anche bottiglie ed altri oggetti abbandonati che si trovano ovunque nelle nostre città possono trasformarsi in ambienti idonei alla deposizione.
Ricordiamo che i pesci nei laghetti e nelle fontane ornamentali sono predatori micidiali di zanzare.
Come lo scorso anno il larvicida in distribuzione gratuita per i residenti nei Comuni di Progetto non è il Bacillus thuringiensis var. israelensis ma un prodotto a base di PDMS silicone che forma una pellicola sottile sul pelo dell’acqua impedendo la respirazione delle larve e delle pupe di zanzara che utilizzano l’ossigeno atmosferico e non quello dell’acqua come la maggior parte degli animali acquatici. È da utilizzare solamente nei focolai in cui non siano presenti libellule, pesci o anfibi.
Il prodotto è disponibile presso la sede dell’Ente Parco in via Monte Pirchiriano 54 ad Avigliana che segue il seguente orario: 9.30 – 12.00 e 14.00 – 15.00 dal lunedì al giovedì e 9.30 – 12.00 il venerdì; previa prenotazione telefonica si può chiedere la consegna a domicilio.
Può essere ritirato anche presso l’Ufficio Tecnico del Comune di Avigliana, del Comune di Villar Dora e Sant’Antonino di Susa e presso il Municipio del Comune di San Didero.
Si consiglia ai gestori di attività produttive, qualora lo ritengano necessario, di eseguire disinfestazioni in modo autonomo poiché l’utilizzo di adulticidi non è contemplato all’interno del Progetto di lotta biologica se non durante manifestazioni pubbliche e, comunque, con interventi finanziati con largo
anticipo.
Per informazioni telefonare all’Ente Parco ai numeri 011 93 13 000 o 011 43 26 589 oppure mandare una mail all’indirizzo mazzoni@alpicozie.eu.
Non sono solo i parchi e i laghi, basta caminare in avigliana per essere bersagli delle zanzare.
Ma la cosa peggiore è l’ideona del comune di avigliana di concedere orti urbani vicino alle scuole, esattamente alla Calvino con annessa scuola dell’infanzia. Come genitore sono molto preoccupata perchè mio figlio arriva a casa punzecchiato dalla zanzare che prolificano nei bidoni pieni di acqua degli orti urbani confinanti con il muro di recinzione della scuola elementare anche se in parte coperti, le zanzare vivono lo stesso e in più arrivano anche dalla putrefazione degli sfalci, addossati sempre contro il muro di recinzione, che sono veicolo e aiuto per la moltiplicazione delle zanzare.
Non parliamo di un orto con erba altissima abbandonato a se stesso sempre confinante con la scuola, possibile che l’assessore all’ambiente non possa verificare di persona il disastro. E poi parliamo di green…..
Non esageriamo ,non sarà certo colpa degli orti , l’ acqua stagnante c’è dappertutto ,
l’ erba alta ….attenzione al fumo di quella essiccata .
Appunto, parliamo di green e siamo contrari agli orti… Nel nord Europa i bambini sono liberi di infangarsi, rotolarsi nelle pozzanghere, nella neve eccetera, in orario scolastico, quello che qui chiamiamo intervallo… i bambini hanno estremo bisogno di perdere il cellulare almeno fino a 14 anni e di stare nella natura, liberi di correre e sporcarsi, ed è anche utile avere un orto scolastico come si fa in alcuni posti… i bambini cinesi a scuola a 4 anni sanno cucinare tutto, e lo fanno divertendosi… Poi certo, la profilassi per le zanzare va fatta puntualmente, in maniera ecologica, ma le persone che vogliono eliminare gli orti, oppure una persona che conosco che mi ha detto che nella nostra zona per pulire i prati bisogna tagliare tutti gli alberi, non sanno cosa sia il riscaldamento globale e di cosa parlano… gli orti in città sono dei polmoni per la nostra terra, purchè fatti in maniera biologica, e inoltre molti fiori andrebbero piantati per la sopravvivenza delle api che indicano a che punto è l’inquinamento: in parole povere, se muoiono le api , moriamo pure noi, le malattie legate all’inquinamento ci uccidono. Le città devono essere molto più ricche di parchi, orti, aiuole…per contrastare il riscaldamento globale e per darci ossigeno e polline per le api…e i bambini hanno molto più bisogno di giocare con la terra, di piantare e raccogliere pomodori, melanzane eccetera, di giocare con cagnolini e gattini, per cresce sani e forti e salvare anche il cervello dai cellulari… poi ripeto, si faccia pure una profilassi contro le zanzare in maniera ecologica, ma non demonizziamo gli orti, al massimo si potrebbero trovare altri metodi di irrigazione.
Avigliana = Degrado
Continuate a votare un amministrazione che da 30 anni e oltre conduce i propri interessi e non quello della popolazione.
Han sempre fatto poco o nulla, evidentemente alla popolazione va bene così.
Svegliatevi aviglianesi, è giunto il momento.
Questa città potrebbe essere una perla.
Natura, paesaggi, sport, associazioni che senza aiuti portano avanti i loro progetti.
Invece con tutto il rispetto state diventando Nichelino.
Se io fossi di Nichelino mi offenderei… nessuno sceglie dove vivere o nascere, la vita ti porta in posti che mai avresti pensato…magari in domani sarà costretto a vivere a Nichelino, dove ci sono esseri umani come me e lei… Comunque il degrado sono i rifiuti buttati in giro, lo spaccio di droga, i furti, la malavita, che ci sono purtroppo un po’ ovunque, non di certo gli orti che contribuiscono a creare ossigeno… magari si potrebbe studiare un metodo diverso di irrigazione perchè l’acqua non ristagni.
Ci sarebbero da togliere un pò di zecche anche nel comune di San Giorio! 🙂
Buona sera sig. Gwen, forse lei non ha capito che non sono orti degli allievi della scuola elementare, che a forza di giocare hanno ridotto l’estensione dell’erba del parco della scuola e da anni il comune non provvede a riseminarla, anzi i bambini giocano con la sabbia tanto la terra è diventata arida…….Sono orti urbani con le conseguenze che tutti vediamo e sappiamo sono rifugio di tutto….l’irrigazione come dice lei essendo gli stessi provvisti di cisterne di plastica caricate con pompa bastarebbero e avanzerebbero invece no!!! tanti bei bidoni oltre alle cisterne….. cmq se non crede pazienza……
il comune invece orti incolti e sono ben 3 porzioni, rifugio di tutto…..avrebbero potuto renderlo parco con piante e panchine e parco giochi……invece….. tutto questo non per contraddire perchè ognuno è convinto della propria opinione ma bisogna anche vivere le varie situazioni.
La colpa è del comune cambiamo squadra