
COMUNICATO DEL COMITATO “L’ACQUA SICURA”
BUSSOLENO – Il Comitato L’Acqua SiCura ha partecipato, con una sua delegazione, mercoledì 4 giugno, ad un incontro di aggiornamento del tavolo di confronto e lavoro sui PFAS nelle acque della Valsusa, alla presenza del presidente dell’Unione Montana Valle Susa Banchieri e dell’assessore all’Ambiente Gastaldo, oltre al funzionario verbalizzante Favro.
Assenti i rappresentanti dell’Unione Montana Alta Valle.
Il presidente Banchieri ha provveduto alla lettura della corrispondenza tra le Unioni Montane e il CNR-Irsa, da cui abbiamo potuto ricavare alcune informazioni sulla situazione. Il rapporto di collaborazione che si instaurerà tra le unioni e il CNR prevedrebbe l’analisi e lo studio dei dati esistenti (forniti dalla stessa Smat) relativi alle acque potabili prima e dopo i potabilizzatori, sulle acque superficiali e su quelle sotterranee.
Nella proposta del CNR è indicato che dopo l’analisi si provvederà all’elaborazione di un piano di monitoraggio per la ricerca delle fonti di inquinamento. Questo però non sembrerebbe essere incluso in questo primo step.
Il tempo di lavoro è stimato in un mese di analisi e studio di un solo ricercatore. Le due Unioni Montane hanno provveduto allo stanziamento dei fondi richiesti con una variazione a bilancio già l’8 aprile scorso.
L’attesa della formalizzazione del contratto di collaborazione sembra sia legata al rinnovo del Consiglio di Amministrazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Ci si augura che ciò avvenga a breve seppure queste procedure negli enti pubblici abbiano tempistiche spesso dilatate, il che comporterebbe nuovi rinvii sulle urgenti attività di analisi ed intervento.
Nel frattempo le Unioni si sono impegnate a fare richiesta al gestore SMAT e agli altri enti preposti ai controlli, per ottenere tutti i dati disaggregati che serviranno al ricercatore incaricato, Dott. Polesello.
In ogni caso l’analisi non inizierà prima di settembre. Il presidente Banchieri ha inoltre comunicato di aver chiesto all’ATO3 (Autorità d’Ambito Torinese) di sollecitare Smat a fornire un aggiornamento del Piano di Sicurezza delle Acque (PSA).
ATO 3 avrebbe risposto che Smat si è attivata prendendo contatto sia col CNR sia con gli enti sanitari per avere istruzioni a riguardo.
Infine, su nostra richiesta, le Unioni si sono impegnate ad inviare richiesta ad Arpa Piemonte per un‘indagine ambientale urgente nei punti dove sono stati riscontrati valori elevati dei PFAS nell’acqua.
A breve dovrebbe essere riconvocato il tavolo di lavoro con SMAT, ARPA, ASL e ATO3. Al netto di quanto sopra il Comitato, visto il prolungarsi dell’attesa per l’inizio dei lavori, intensificherà le serate informative allo scopo di aumentare la consapevolezza e la diffusione dei dati ufficiali che attualmente sono di difficile reperibilità per i singoli cittadini.
La nostra azione vuole essere di stimolo continuo affinché la richiesta delle Unioni di ottenere al più presto un PSA, un maggiore controllo di ATo3 sulle attività di Smat ed una responsabilizzazione maggiore di sindaci ed amministratori sul fattore acqua, si trasformi in realtà, anche in vista delle imponenti opere che in valle andrebbero a incidere su questa fondamentale risorsa.
Noi continueremo a vigilare affinché gli impegni presi vengano portati a termine e manterremo alta l’attenzione, continuando a documentare ed informare la popolazione, per salvaguardare la nostra preziosa risorsa dalla speculazione e dagli interessi privati.
Fa piacere l’interesse dell’Unione Montana Alta Valle!!!
Per la Politica dell’ alta valle unico e indispensabile parametro e sparare ,
sparare acqua per non spararsi e morire , sparare neve non troppo candida per qualche additivo non solo chimico ma vero incentivo , sparato dalla Regione per salvare la situazione ,sperando che la temperatura sia sotto zero come il conto salato che pagheremo noi ,lo Stato.
Gli impianti di innevamento artificiale non usano PFAS.
Si cominci intanto ad eliminare l’uso delle scioline che al contrario le sostanze alchiliche perfluorurate le usano eccome.
Speriamo che questo CNR non faccia solo delle ricerche ma faccia in modo che la popolazione riceva acqua pulita…ci sono troppe malattie…
Ma lei sa che cosa è il CNR?
I PFAS sono sostanze chimiche utilizzate in molti prodotti, inclusi i contenitori di plastica. Come raccolgono il campione di acqua nella foto? In una BOTTIGLIA DI PLASTICA!
Cosa che avevo fatto notare anche io…