VALSUSA, PROTESTA NO TAV PER LA TRIVELLA: TENSIONE CON LE FORZE DELL’ORDINE

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SUSA – Mattinata di tensione a Susa, tra No Tav e forze dell’ordine, per l’attività delle trivelle nelle varie zone della città, tra cui i terreni vicino alla casa di riposo San Giacomo. Alle ore 7 alcuni No Tav si sono ritrovati in piazza d’Armi a Susa per bloccare il passaggio dei mezzi necessari a spostare la trivella.

Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine sgomberare il blocco. I No Tav hanno quindi  raggiunto il sito di trivellazione a San Giuliano (Borgata Braide), sorvegliato da numerosi agenti.

(Foto di Notav.info)

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24 COMMENTI

  1. Penso che sarebbe veramente ora di smetterla con l’anacronistico TAV. È già preistoria e solo il suo costo, denaro già speso, sarà il futuro… un problema per il futuro

  2. Si abbia, per misericordia verso gli anziani residenza, la decenza di chiudere per sempre l’Istituto San Giacomo. Non è giusto venire rinchiusi in un istituto che , per quanto si occupi delle persone anziane, è purtroppo situato in mezzo al nulla, e inoltre con un’autostrada di fianco. Se si va a trovare qualcuno che si trova sulla sedia a rotelle, è del tutto impossibile portarlo anche solo a sorseggiare un caffè in un bar. Susa ha un piazzale enorme dove era situata l’Assa, che venga sanificato il terreno, che vengano piantati giardini con tavolini e panchine, e venga costruito un nuovo istituto che si trovi in mezzo alle case e alla gente, non isolato in un posto nascosto e lontano dalla città, come se le persone anziane non si dovessero vedere. E poi che si costruiscano marciapiedi idonei, privi di barriere architettoniche, in maniera che le persone anziane, possano raggiungere il mercato o la Via Roma anche sulla sedia a rotelle: sono anziani, non carcerati, aiutiamoli a socializzare e a poter stare tra la gente. Ho un ricordo bellissimo di una RSA di Noordwijk, nei Paesi Bassi. Sita nel centro della cittadina a vocazione turistica, ha i corridoi con vetrate molto ampie, tant’è che si vedono gli anziani passeggiare nei corridoi molto luminosi, addirittura sulle sedie a rotelle elettriche, in maniera che siano più autosufficienti. La vista è su dune meravigliose e sul mare del nord. Di fianco alla Rsa partono le attività commerciali, negozi, bar, ristoranti… e zero barriere architettoniche sui marciapiedi… gli anziani escono DA SOLI con le sedie a rotelle elettriche, e se lo desiderano, nessuno nega loro di andare a sorseggiare un caffè, un thè, di andarsi a mangiare un bel panino con le aringhe, specialità locale… quello che voglio dire è che sono LIBERI, non sono sepolti dietro un’autostrada. Escono sia quando i parenti vanno a trovarli, sia quando non hanno nessuno, sempre che siano in grado di farlo. E la struttura ha le sembianze di un albergo, tant’è che non ho capito subito di cosa si trattasse, solo dopo un paio di giorni che andavo a piedi dal camping al centro città e al mare, ho capito che era una residenza per anziani. Perché noi siam sempre anni luce indietro? Oltre tutto se adesso il San Giacomo ha di fianco le trivelle oltre all’autostrada, è proprio ora di emigrare e di mettere gli anziani in condizione di VIVERE invece di essere sepolti vivi prima del funerale, perchè diciamolo, se una persona non cammina più e si trova lì, è impossibile portarla in centro a Susa.

    • Sono cose che ha già scritto.
      È inutile ribadirle.
      In Olanda soldi né hanno,se poi li ottengono perché sono una colonia della Germania , perché sono un paradiso fiscale che drena risorse dagli altri paesi o perché sono oculati a gestire le proprie risorse non mi è dato di sapere.
      Nel dubbio si trasferisca lì.

      • Sì, e non mi vergogno di ripetermi. E’ scandaloso che persone che hanno lavorato una vita intera, debbano passare gli ultimi anni di vita sepolti vivi dietro un’autostrada, in una struttura brutta e vetusta. Il personale si fa in 4 per assistere i degenti, ma il posto appare evidente che non è adeguato. Voglio ricordarle che anche io e lei potremmo finire lì, sepolti prima del funerale. Non mi interessa se l’Olanda sia o meno colonia della Germania, ho visto un Paese ordinato e pulito, certo nulla è perfetto, e certe loro forme di svago non le condivido, ma sicuramente trattano le persone anziane con dignità, d’altro canto le prime RSA sono nate proprio lì, ma sono come delle abitazioni e le persone residenti sono messe in condizione di uscire e socializzare, non sono carcerate. Si vede che lei non ha amici al San Giacomo. Io ho 2 amiche, entrambe sulla sedia a rotelle non pieghevole, entrambe sole al mondo, dove dovrei portarle a prendere un caffè o un gelato? Peraltro è un problema comune ad altre strutture aperte in posti assurdi in mezzo al nulla, come se si volesse fare in modo che le persone avanti con gli anni non abbiano più contatti con il prossimo. Ricordiamo che sono le persone che ci hanno lavato, puliti, sfamati, coccolati, e quando si tratta di amici magari andavamo con loro a mangiare la pizza, ci facevamo scarrozzare quando non avevamo l’auto, ci invitavano a casa loro. Adesso che non sono più autosufficienti sono forse da rinchiudere in una specie di carcere. Spostarli dove c’è vita è il minimo che dobbiamo loro, magari con il pnrr invece di costruire scuole inutili per bambini che purtroppo non ci sono più, vuoi per ragioni economiche vuoi per egoismo, perchè la carriera e lo svago per molti giovani valgono più dei figli. Se lei fosse un degente di una rsa e venisse un suo amico a trovarlo, oggi che c’è un bellissimo sole, preferirebbe uscire accompagnato per comparare un giornale o un libro da leggere, sorseggiare un caffè con un dolcetto in compagnia, oppure restare su una specie di terrazzino senza visuale con la conversazione interrotta ogni piè sospinto perchè le persone devono passare dove si svolge il colloquio? Ci pensi bene… perchè la vecchiaia purtroppo arriva. Per chi evoca l’eutanasia non spendo parole, non penso che gli olandesi siano costretti ad accettarla, penso sia una scelta, che non condivido e che nulla a a che vedere con fare RSA dignitose e accoglienti in posti che permettano di vivere una vita sociale. Buona giornata.

  3. Il mio ultimo panino con le aringhe l’ho digerito in tre giorni ed avevo lo stomaco di un* ventenne.
    Agli anziani del San Giacomo dedicherei riguardi migliori, ad esempio non citare l’Olanda: avanguardia dell’eutanasia.

  4. Uno dovrebbe essere il pensionato pescivendolo che evidentemente non è contento dei guai in cui l’hanno cacciato i suoi “compagni di lotta”e forse un altra è la pasionaria rossa della Val di Susa.
    Comunque quattro gatti.
    Mi fanno quasi pena.
    Quasi.

    • Ma se lei e’ uno dei tanti lamentosi del quotidiano come puo’ sempre giudicare gli altri dopo una risposta che ha dato tempo fa riguardo cio’ che ha fatto in Valle.Mah!

  5. Ma se ad ogni No Tav infilassimo nella loro testa un casco a forma di fresa, poi ne prendiamo una ventina e li leghiamo tutti insieme … abbiamo a disposizione una nuova trivella.

  6. Un casco si infila sulla testa non nella testa.
    Forse in quella di Italiano lo si infila dentro davvero e lo si può intendere da come ragiona.
    Anche senza frese, per lui basta il casco che notoriamente dentro è vuoto.

    • I no tav la testa l’hanno già bella dura ( ad occhio siamo al grado 11 della scala di Mohs) se non capiscono che vengono usati per gli scopi di gente più scaltra di loro (ci vuole poco).
      Sarebbe ora di rovesciare la pietra e scoprire il verminaio che si annida lì sotto.Anche se qualche sospetto l’ho sempre avuto…

      • Mi pare dai suoi commenti di avere capito che tutti nei comuni siete stati usati come zerbini, proprio voi volete spiegare a altri che vengono usati? A posto siamo!

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