VALSUSA, RAGAZZA MORÌ NEL LAGO DI AVIGLIANA: PROCESSO AGLI ACCOMPAGNATORI, UNO GIÀ CONDANNATO PER OMICIDIO COLPOSO

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AVIGLIANA – Non fu suicidio, ma un tragico incidente. Due anni fa, il 24 aprile 2021, una giovane 19enne originaria dello Sri Lanka, disabile psichica, morì annegata nel Lago Grande di Avigliana durante una gita di gruppo con accompagnatori, a cui avevano partecipato 6 giovani. L’autopsia aveva escluso la morte per malore. La giovane si immerse in acqua per nuotare poco distante dal locale Malibù, ma la corrente la trascinò sul fondo: il cadavere venne recuperato dopo ore di ricerche dai vigili del fuoco soltanto verso sera, intorno alle 19.30.
I due accompagnatori del gruppo, entrambi operatori sanitari, sono stati messi alla sbarra con l’accusa di omicidio colposo. Uno dei due è già stato condannato a 6 mesi di reclusione (pena sospesa) con il rito abbreviato, mentre per l’altro inizierà il processo con rito ordinario da giovedì 13 aprile 2023.
Secondo la procura di Torino, i due accompagnatori avrebbero delle responsabilità sulla morte della giovane: le hanno permesso di fare il bagno nel lago, avrebbero rifiutato anche il supporto diretto di alcuni passanti, che si erano offerti di tuffarsi in acqua al loro posto, e avrebbero dato l’allarme in modo tardivo. I parenti della vittima vivono in provincia di Biella e sono stati già risarciti dagli organizzatori della gita, finita in tragedia.

 

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