AVIGLIANA, RIFIUTI E CIBO ABBANDONATI NEI BOSCHI

Condividi
FacebookTwitterWhatsAppMessengerEmailLinkedIn
In foto il pane abbandonato a Monte Cuneo / Foto tratte dal gruppo Facebook “Sei di Avigliana se…”

di ANDREA MUSACCHIO

AVIGLIANA – Esattamente una settimana fa vi parlavamo dell’inciviltà e della maleducazione che puntualmente si riversa sulle strade e nei boschi di Avigliana. Uno spettacolo indegno, con cui i cittadini aviglianesi devono fare i conti da diverso tempo: dalla discarica a cielo aperto di via Monginevro passando ai rifiuti abbandonati sui lati di viale dei Mareschi. Strade diverse, ma risultati identici.

Proprio per questo motivo le persone continuano a lamentarsi sul gruppo Facebook cittadino. “Di sicuro non eliminerà l’inciviltà della gente – propone una signora -, ma se ci fosse un cestino nel parcheggio di viale dei Mareschi, forse questo schifo non ci sarebbe“.

Maleducazione e inciviltà presenti anche lontano dalla zona che costeggia Lago grande e parco naturale. Nelle scorse ore, una cittadina aviglianese ha immortalato del pane abbandonato lungo le strade di Monte Cuneo. Inutile sottolineare la gravità del gesto. Come risaputo il pane non rientra nella dieta degli animali selvatici, e quindi potrebbe essere dannoso per le specie che vivono nei boschi presenti. Inoltre, nonostante i picchi di povertà e gli sforzi di assistenza e accoglienza delle associazioni benefiche presenti sul territorio, è al quanto deludente scrivere di persone che gettano via il cibo in questo modo. In poche parole, una vergogna. “Scena abituale lungo le strade di Monte Cuneo e in generale dei boschi di Avigliana – scrive la donna – Il pane non rientra nella dieta degli animali selvatici. Anzi fa loro male. Per piacere non gettate il pane nei boschi“.

Forse è arrivato il momento che qualcuno si prenda le proprie responsabilità. La Città “dal cuore verde” tanto decantata, inizia ad assumere in varie parti del territorio le sembianze di una discarica. Non sarebbe l’ora di intervenire, prima che sia troppo tardi?

FacebookTwitterWhatsAppMessengerEmailLinkedIn
Condividi
© Riproduzione riservata

8 COMMENTI

  1. …. e non solo ad Avigliana, se vedeste cosa c è in Alta Valle di Susa, soprattutto in val Thuras e dintorni mascherine, resti di panino, sacchetti di plastica, che si spera non li mangino, cervi e animali vari. Potessero posteggerebbero le macchine anche sugli alberi, questo è il risultato di lochkdown buttati li, senza nessun senso…. Valli deturpate da vandali….. Che dire, magari qualche controllo….

  2. Concordo, strade sporche, l’inciviltà della gente si aggiunge alla pessima Giustino e di chi si occupa della pulizia del territorio…a partire dai viali e marciapiedi fini ad arrivare ai boschi..

    • Con gli impianti chiusi, caro curioso, e l impossibilità di sciare, e l impossibilità di recarsi magari in palestra o dove qualsivoglia (salvo x cose serie, altrimenti ci vuole l autocertificazioni) mi pare abbastanza eloquente

      • Anche con gli impianti chiusi, cosa ben fatta perchè se no invece di 450 morti al giorno, se ne aggiungerebbero altre centinaia, non siamo scusati dall’essere incivili. Anche durante un lockdown si può passeggiare nella natura raccogliendo i propri rifiuti e portandoseli a casa, è solo questione di educazione non di pandemia. E da questo abbiamo anche capito che non sono soli i proprietari dei cani a dover essere redarguiti per la mancata raccolta degli escrementi, rifiuti soprattutto se in plastica fanno molti più danni, vanno finire nei fiumi, nel mare e infine uccidono animali come i delfini e le balene. Ma il problema di fondo è l’educazione civica, quella che ci fa rispettare il lockdown per il bene di tutti, anche dei più fragili, e che ci fa raccogliere i rifiuti quando andiamo in giro a fare camminate.

Rispondi a Zak Annulla risposta

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.