SUSA, RITROVATA UN’ANTICA SCULTURA RUBATA IN UNA CAPPELLA

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DALL’UFFICIO STAMPA DEI CARABINIERI

SUSA – Oggi, domenica 6 gennaio alle ore 11.30 presso la Cattedrale di “San Giusto”, in occasione della messa dell’Epifania, alla presenza del vescovo Alfonso Badini Confalonieri e del comandante del nucleo Tutela Patrimonio Culturale (TPC) di Torino Silvio Mele, si è svolta la cerimonia di riconsegna di un’antica scultura lignea policroma del XVIII secolo raffigurante “Sant’Espedito”, trafugata agli inizi degli anni Settanta dalla cappella votiva sita in località “Pian de Ruine” a Giaglione.

Le indagini del nucleo, coordinate dalla procura di Torino, sono scaturite dalla segnalazione di un cittadino che, il 24 aprile 2017, ha rinvenuto alcune parti della statua nel bosco di Avigliana. I successivi sopralluoghi condotti dai carabinieri di Avigliana e dal personale del nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Torino hanno poi consentito di rinvenire le rimanenti parti della scultura. La comparazione dell’immagine dell’opera recuperata, con quelle contenute nella banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti (la più completa banca dati di opere d’arte rubate esistente al mondo gestita dal comando dei carabinieri) ha consentito di scoprire che la statua era stata sottratta dalla cappella di Giaglione.

La conferma è giunta dal riscontro con i documenti presenti negli archivi fotografici ecclesiastici che monsignor Severino Savi, scomparso nel 1997 e noto per la sua vigorosa opera di tutela e catalogazione del patrimonio storico-artistico e religioso della Valle di Susa, aveva curato nel corso della sua attività. Monsignor Savi, con grande sensibilità ed attenzione, aveva diligentemente fotografato la statua nel deposito della parrocchia di Rivera, prima di trasferirla nella cappella dalla quale è stata poi rubata.

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